Io, senza ansie non riesco a vivere. Lo stesso discorso vale per quando vedo film e serie tv. Su 4 serie che riesco potenzialmente a vedere in un mese, sicuramente 2, addirittura 3 hanno una componente thriller/crime/horror.
"The Alienist" rientra sicuramente nelle serie che contengono tali componenti.
Trama: 1896, New York. Un maniaco sta uccidendo, in modo brutale, giovani ragazzi che vivono lavorando come prostitute. La polizia brancola nel buio e il commissario è costretto ad affidarsi all'alienista Laszlo Kreizler...
Uscito da noi quest'anno come esclusiva Netflix, "The Alienist" è un telefilm crime a tinte horror, basato sull'omonimo romanzo di Caleb Carr, pubblicato nel 1994.
L'alienista è Daniel Brühl ("Rush" e "Captain America: Civil War"). I suoi improbabili compagni di squadra sono John Moore (Luke Evans, "Lo Hobbit"), un illustratore; Marcus e Lucius Isaacson (Douglas Smith e Matthew Shear), due fratelli detective, e Sara Howard (Dakota Fanning), segretaria del commissario della polizia e prima donna a lavorare in quell'ambiente.
Altri personaggi importanti sono Theodore Roosevelt (Brian Geraghty), commissario della polizia di New York (prima di diventare celebre Presidente della Casa Bianca); Stevie, Cyrus e Mary (Matt Lintz, Robert Wisdom e Q'orianka Kilcher), tre fedeli servi di Kreizler; Connor (David Wilmot), disgustoso capitano della polizia; Joseph (Jackson Gann), un prostituto, e Thomas Byrnes (Ted Levine), predecessore di Roosevelt nella polizia.
Innanzitutto, Kreizler è uno di quei protagonista difficili da apprezzare a pieno, non solo a primo impatto, ma in tutto il telefilm. Sì, è intelligente, conosce benissimo la psiche umana (dopotutto, l'alienista studia le malattie mentali), ma con persone che non siano potenziali pazienti è terribile: scava profondamente nel loro passato, fa domande scomode...non è proprio la persona a cui mi affiderei completamente. Inoltre, lui stesso sembra aver subito pesanti traumi, in passato.
Anche Moore e Sara non hanno dei trascorsi allegri, ma sono di certo persone più positive e battagliere. Di Moore ho trovato divertente la sua facile impressionabilità, nonostante il suo carisma e la sua estrema eleganza. Un Luke Evans più drammatico e meno action, cosa molto rara.
Sara è una grande sorpresa, soprattutto perché non trovavo simpatica Dakota Fanning per colpa della saga di "Twilight", ma questa serie mi ha fatto cambiare opinione perché ho apprezzato molto la sua performance. Sara, inoltre, ha un carattere molto interessante che mette in mostra molte più sfaccettature, nel corso degli episodi.
Tre personaggi, tre caratteri totalmente diversi, ma insieme un trio davvero notevole. A completare il gruppo, due simpatici detective gemelli (ironicamente ho trovato più simpatico Lucius, il gemello più messo in ombra) e un Roosevelt combattuto tra il restare nelle regole della polizia o affidarsi alle indagine meno convenzionali del Team Kreizler, ma in grado comunque di rimanere un uomo dalla forte moralità.
D'altra parte abbiamo personaggi orribili come Connor e Byrnes. Nonostante siano anch'essi legati alle forze dell'ordine, non hanno la minima traccia di correttezza e si macchieranno di cattiverie per cui meriterebbero il patibolo. Tra loro e il serial killer, fanno gara a chi è più schifoso.
I servi sono belle persone, ma li ho trovati poco incisivi, tranne Stevie in alcune occasioni.
La storia è molto inquietante, un po' Jack Lo Squartatore, ma in versione americana e con altre leggere differenze.
Ultimamente, a New York vengono uccisi dei giovani ragazzi che si guadagnano da vivere vendendo il loro corpo per strada o nei bordelli. Ogni cadavere viene trovato orribilmente mutilato. Se Roosevelt cerca di trovare indizi, incontrando tantissime difficoltà, altri come Connor se ne fregano. L'unico a provare reale interesse per il caso è Kreizler, che decide di formare una squadra. Il gruppo ottiene migliori risultati, ma viene anche continuamente ostacolato dai poteri alti. Nel frattempo, i cadaveri aumentano...
In ogni episodio appaiono sempre più dettagli macabri ma utili sul modus operandi e sull'identità del killer, che non risulterà ovviamente la stessa dall'inizio alla fine della storia. Il modo in cui il gruppo lavora, con persone che adottano metodi diversi tra loro, è molto interessante.
Ovviamente non sarà tutto rose e fieri, ogni personaggio correrà svariati rischi e più si avanza nell'indagine, meno tempo rimane per salvare la prossima vittima.
Ci sono tematiche che sanno essere molto attuali, nonostante sia una storia ambientata più di 100 anni fa: vediamo omofobia, maschilismo nelle maniere più becere, abuso di potere, pregiudizi a go go...insomma tante belle persone piene di bei preconcetti. Che schifo.
Ci sono tematiche che sanno essere molto attuali, nonostante sia una storia ambientata più di 100 anni fa: vediamo omofobia, maschilismo nelle maniere più becere, abuso di potere, pregiudizi a go go...insomma tante belle persone piene di bei preconcetti. Che schifo.
L'atmosfera è molto pesante, non ci sono scene allegre, è un'opera completamente drammatica. Le scene horror sono ricorrenti, soprattutto perché ogni vittima subisce orribili ferite, viste anche da molto vicino. Chi è facilmente impressionable come il buon Moore potrebbe avere qualche difficoltà nella visione.
Il finale delude un po' sotto vari aspetti, ma in generale la serie regala una storia molto avvincente.
Anche la sceneggiatura non è facile: i dialoghi sono complessi, soprattutto le parti più tecniche di Kreizler, ma gli scambi tra i personaggi coinvolgono. La storia è strutturata bene e molti personaggi sono ben sviluppati.
Ho trovato molto interessante la presenza di personaggi storici. Nel caso di Roosevelt, sentire le persone dargli dell'uomo che non ha un futuro è esilarante, sapendo poi chi diventerà...
L'ambientazione è molto bella, vediamo New York nel 1986, con celebri monumenti come la Statua della Libertà. Ci sono poche scene assolate, la maggior parte della storia avanza in momenti molto bui. In questi ultimi casi, l'ansia fa da padrona.
Colonna sonora molto d'impatto, le tracce sono azzeccate.
"The Alienist" è un bel telefilm, presenta una storia coinvolgente e inquietante con dei protagonisti lontani dalla banalità.
Ancora non si sa se ci sarà una seconda stagione, ma è molto probabile, in quanto l'autore ha già scritto altri romanzi su Kreizler.
RedNerd Andrea
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