Voglio giocare al remake di Resident Evil 2


Questo E3 mi ha regalato molte gioie, nonostante siano tutti titolo che non posso giocare perché non ho le console adatte. La cosa bella è che manca ancora un po' alla loro uscita, quindi ho tempo per rimediare.

Personalmente, ho apprezzato molto il nuovo "Soulcalibur", "Super Smash Bros." per Switch, sono rimasto intrigato dal prossimo "Devil May Cry" e, naturalmente, fremo per "Kingdom Hearts 3", grazie all'uscita di alcuni nuovi trailer ma soprattutto all'annuncio di una data di uscita.
Un altro titolo, però, ha destato molto il mio interesse: il remake di "Resident Evil 2", un gioco che ha fatto la storia e che, a distanza di molto anni, riesce ancora a farmi paura.
Oltre al trailer ufficiale, siamo stati deliziato da un gameplay di circa 20 minuti, pieno di tante cosette belle e interessanti. 

Innanzitutto, è ambientato nella Centrale di Polizia di Raccoon City, resa ancora più bella grazie alla nuova grafica e senza stravolgimenti innovativi. La fontana, i corridoi, le finestre sbarrate, tutto è stato replicato alla perfezione, persino gli enigmi, come la cassaforte e le chiavi con i manici diversi. Molto probabilmente verranno aggiunti altri indovinelli.

Il protagonista indiscusso di questo segmento è Leon S. Kennedy. Dopo gli ultimi titoli, in cui abbiamo visto il ragazzo come l'eroe cazzuto e tutto d'un pezzo, sono contentissimo di rivederlo agli albori, quando ancora era un poliziotto nel suo primo giorno di lavoro, preso alla sprovvista da tutto quell'orrore. La sua fragilità viene messa bene in mostra, nelle varie scene.
Altro personaggio che rivediamo è Marvin Branagh, il suo superiore.
Sia personaggi che zombie sono resi benissimo.

Nonostante il "RE2" avesse un sistema di movimento rigido e con telecamere mobili, il remake adotta la modalità in terza persona introdotta dal quarto capitolo e mantenuta sin da allora. Devo dire che anche qui fa la sua porca figura.
Per gioia dei fan della vecchia scuola, torna la barra di salute a forma di elettrocardiogramma, in grado di cambiare colore a seconda dei danni subiti. A ogni ferita, la barra viene aggiornata in tempo reale. Almeno stavolta non bisogna cliccare ripetutamente il pulsante menù per vedere se l'ultimo mozzico ha provocato danni ingenti. 
Parlando di danni, Leon viene morso. Poco tempo dopo, in una cutscene, la ferita si può vedere ancora molto bene, non so se in maniera permanente. Come idea è assolutamente interessante, chissà come verrà sviluppata nel gioco completo. 
Proprio come nell'originale, non ci sono barre di salute e delle munizioni fosse sulla schermata. Anzi, qui il contatore di proiettili appare solo quando si punta l'arma. Inoltre la care, buone e sante erbe di vario colore sono ancora la nostra ancora di salvezza, insieme allo spray di primo soccorso. 

Un elemento che torna da capitoli più recenti è l'uso di armi dedicate all'autodifesa. Infatti Leon viene dotato di un coltello di combattimento utili sia per il corpo a corpo che per evitare morsi: basta piantarla addosso allo zombie per allontanarlo. Tuttavia, se si vuole recuperare il coltello, bisogna ammazzare il non morto e riprenderlo dalla carcassa. Molto usa e getta, ma recuperabile.

Uno dei momenti più angoscianti è quando le barriere di legno si infrangono e le braccia delle creature cercano di afferrarti. Qua, però, si può evitare il fastidio, coprendo i buchi con apposite barriere recuperabili per la villa.

Passiamo all'elemento horror, ciò che ha reso il gioco una pietra miliare del genere. A parte l'ingresso della centrale, è tutto buio. A parte rare eccezioni, l'unica fonte di luce proviene dalla torcia di Leon. Ergo è impossibile prevedere l'apparizione degli zombie, nonostante si sentano i versi. Ci possono essere zone libere e tranquille e altre più pericolose. Parlando di zone libere...sembra ci saranno le safe room (qualcuno si ricorda la camera in cui era possibile sviluppare le pellicole fotografiche?), con tanto di macchina da scrivere.
Quindi sembra che l'elemento "ansia psicologica" verrà sviluppato a dovere. Bene così, si torna a non dormire più, soprattutto perché anche il livello di violenza è altissimo (complimenti per la resa di un certo cadavere, ho ancora i brividi a pensarci).

So che non bisogna giudicare l'intero gioco basandosi solo su un gameplay introduttivo, ma se gli sviluppatori rimangono su questa strada, potremmo trovarci davanti al migliore remake di sempre. Le ambientazioni sono omaggiate alla perfezione, i personaggi sono resi molto bene e l'esperienza di gioco sembra non aver subito stravolgimenti.
Spero che si torni a salvare il gioco con i nastri d'inchiostro.
Sono molto curioso di vedere la nuova versione degli altri personaggi, come la mitica Ada Wong e la famiglia Birkin, per non parlare dei mostri iconici come l'alligatore, i licker e i Tyrant.
Ma soprattutto...come gestiranno il sistema degli scenari? Dovremo rigiocare a Leon A, Leon B, Claire A e Claire B?
Per avere risposta a tutti questi dubbi c'è ancora tempo: il gioco uscirà a fine gennaio del 2019. Per chi ancora non ha la PS4 o l'Xbox One e vuole giocarci su PC, ha ancora tempo per recuperare la console.

Ora attendo con trepidazione un gameplay dedicato a Claire Redfield. La poverina, infatti, è apparsa solo in pochi secondi del primo trailer e di sfuggita nel gameplay di Leon. Voglio rivedere una delle mie crush videoludiche finalmente in versione HD. 

RedNerd Andrea 

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