THE TERROR - Un disastro di spedizione


Amazon Prime continua a farmi conoscere bellissime serie tv. L'ultima piacevole scoperta si chiama "The Terror", serie tv horror che punta tutto sull'aspetto visivo, vincendo alla grande.

Trama: Due navi, la Erebus e la Terror, si dirigono sull'Artide e tentano di attraversare il passaggio a nord ovest. Tuttavia, durante la spedizione, le imbarcazioni rimangono bloccate a causa del ghiaccio. Mentre gli uomini cercano di trovare un modo per sopravvivere al gelo e per riprendere il viaggio, qualcosa comincia a farli fuori...

Sviluppata da David Kajganich e uscita nel marzo di quest'anno, "The Terror" è una serie televisiva horror, basata sull'omonimo romanzo di San Simmons, uscito nel 2007. Mentre negli USA è stata trasmessa sull'emittente AMC, da noi e in altre regioni è arrivata su Amazon Prime.

Il cast è numeroso ed è difficilissimo da tenere a mente. Per fortuna i personaggi principali sono pochi: il Capitano Francis Crozier (Jared Harris), al comando della Terror; il Capitano Sir John Franklin, a comando della Erebus; il Comandante James Fitzjames (Tobias Menzies); il dottor Harry Goodsir (Paul Ready), il competente dottore della ciurma; Cornelius Hickey (Adam Nagaitis); Thomas Blanky (Ian Hart), uno degli uomini più fidati dei due capitani; Lady Silence (Nive Nielsen), una misteriosa donna inuit che i protagonisti incontrano durante il viaggio.
Degli infiniti personaggi secondari, vale la pena ricordare Collins (Trystan Gravelle), Tozer (David Walmsley), Little (Matthew McNulty), Irving (Ronan Raftery) e Gibson (Edward Ashley), membri dell'equipaggio che hanno una notevole importanza nella storia. La situazione esterna alla spedizione, sia tramite flashback che nelle scene presenti, è rappresentata da Lady Jane Franklin (Greta Scacchi), moglie di Sir Franklin.

Nonostante i tantissimi personaggi, quelli più rilevanti possiedono tutti dei caratteri interessanti. Crozier parte come il personaggio negativo per eccellenza: burbero, bugiardo, codardo. Tuttavia, i terribili eventi che si susseguono nel corso della storia lo trasformano completamente e diventa una sorte di eroe. Franklin invece è il veterano, il capitano saggio e calmo, speranzoso di ridare lustro al suo nome grazie alla sua ambiziosa spedizione. Fitzjames (nome strambo a parte) sembra il tipico braccio destro destinato a rimanere nell'ombra, ma possiede più integrità lui che tutta la ciurma messa insieme. Stesso discorso per il Dottor Goodsir, probabilmente l'unica anima pura all'interno dell'equipaggio, sempre disponibile ad aiutare e curioso di conoscere ogni cosa di cui è ignorante. Hickey è il folletto del gruppo: furbo, a volte maligno a volte buono, non si fa mettere sotto dalle autorità. Blanky è il terminator del gruppo, resistente, cazzuto, riesce sempre a cavarsela.
Lady Silence è l'unico personaggio principale femminile (Lady Franklin e sua nipote sono solo delle brevi comparse, in confronto) in mezzo a centinaia di uomini e riesce a farsi notare, sia grazie alla sua forte personalità sia per merito della misteriosa cultura inuit, importante ai fini della trama.
A differenza dei personaggi più protagonisti, è difficilissimo distinguere i vari uomini ricorrenti, figuriamoci delineare una loro personalità, eccezion fatta per pochissimi individui (per esempio, mi sono affezionato al leale Little).
Anche grazie a questa indefinita caratterizzazione dei personaggi, non è facile prevedere i loro comportamenti e le loro reazioni di fronte alle varie rogne che incontreranno nel corso della storia. Verso la fine, però, sarà chiaro chi sono i buoni e chi i cattivi.

La storia è davvero interessante, soprattutto perché è la versione romanzata di un evento realmente accaduto, ovvero la spedizione perduta di Sir Franklin, avvenuta dal 1845 al 1848. Il fatto che le circostanze degli avvenimenti non siano ancora state chiarite del tutto rende il tutto ancora più misterioso e inquietante. Se controllate su Wikipedia i dettagli, vi spoilerate il finale (anche se è comunque prevedibile), quindi prima finitevi la serie, poi andate a sbirciare la storia vera.
La storia sembra iniziare con una forte nota di speranza, grazie all'eccitazione dell'equipaggio e le aspettative del capitano. Tuttavia arriva subito il primo, grande ostacolo: il ghiaccio. Cosa giusta, essendo le navi nell'Artide. Spero non si aspettassero le Hawaii.
Il ghiaccio è così spesso che le navi rimangono bloccate in mezzo al nulla. La ciurma è costretta a rivedere sia i piani che le proprie priorità. 
Poi arriva il secondo, ENORME problema. Un mostro indefinito comincia a fare secchi i vari membri dell'equipaggio. Non sapendo con cosa abbiano a che fare, i personaggi cominciano a cadere nel baratro del terrore. "The Terror" non solo rievoca una delle due navi, ma anche la sensazione prevalente che provano sia i personaggi della storia che gli spettatori che decidono, a loro rischio e pericolo, di andare avanti con la serie.
Ma non è ancora finita: non basta la desolazione che circonda gli sventurati, né tantomeno la minaccia bestiale che ogni tanto viene a massacrare le persone. Ci si mettono pure i problemi interni, tra persone che impazziscono, malattie, provviste inaffidabili e altro. Si tratta di un vero incubo.
Con il passare degli episodi, la paura e la disperazione aumentano e il ritmo della storia diventa ancora più forte. Il finale è soddisfacente ma allo stesso tempo triste. Come già detto, è facile prevedere come andrà a finire, ma essendo una versione romanzata, può esserci sempre il colpo di scena, soprattutto perché, in mezzo a troppi personaggi, si finisce per affezionarsi ad alcuni di essi.
In alcuni episodi vengono inseriti dei flashback utili per capire il trascorso di alcuni personaggi e riescono a integrarsi bene nella struttura della serie.

Anche la sceneggiatura è di ottimo livello: la battute sono intelligenti, la storia scorre bene (alcuni episodi durano più di 50 minuti ma il tempo vola) e i personaggi dal maggiore potenziale sono ben sviluppati. Molto interessante anche la componente inuit: la loro cultura merita un approfondimento a parte. 

Passiamo all'atmosfera horror. Io l'ho trovata ben fatta, soprattutto grazie all'ambientazione desolata e silenziosa. Essendoci sono il nulla, è difficile aspettarsi un attacco del mostro. La violenza viene rappresentata in maniera brutale, ma molto realistica. Questa serie riesce a essere più spaventosa del 90% dei film horror di vario genere che ci vengono propinati negli ultimi anni.

Tornando all'ambientazione, è stupenda. Le navi sono grandi e interessanti, ma il panorama desolato, ghiacciato e vasto dell'Artide cattura l'interesse sin dalle prime scene. Immagino non sia tutto naturale, ma frutto del CGI, ma non sembra affatto finto. Il suo estremo realismo riesce a immedesimare il me spettatore al punto che sembra di essere entrati nello schermo. Per fortuna non è così, sennò sarei stato già dilaniato dalla creatura.
Colonna sonora perfetta, azzeccatissima a ogni scena, contribuisce a trasmettere angoscia e solitudine. La sigla è davvero bella, anch'essa in linea con la storia. Per una volta, ho ignorato il doppiaggio e mi sono messo a sentire le voci originali, l'accento britannico ha sempre una marcia in più; anche la parlata inuit è molto interessante.

"The Terror" dimostra che la roba horror si può ancora fare. Anzi, roba horror in grado di essere sia spaventosa che in un certo senso poetica. Davvero un gran bel lavoro, non vedo l'ora di vedere la seconda serie, soprattutto perché riguarderà una storia completamente diversa.

RedNerd Andrea

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