LOVE, DEATH + ROBOTS - Arte visiva a go go




Le serie antologiche stanno piano piano aumentando, nell'universo televisivo e cinematografico. A differenze delle serie standard, che presentano la stessa trama e gli stessi personaggi dalla prima all'ultima stagione, le opere antologiche, a ogni stagione, cambiano tutto. Questo tipo di lavoro mi piace molto perché impedisce alla storia di campare troppo per le lunghe e, se fatto bene, è in grado di regalare trame più intriganti di quelle precedenti. "American Horror Story" è uno dei maggiori esempi di serie antologica.
"Love, Death & Robots" porta il genere antologico a un livello successivo: ogni episodio è una storia a sé, senza nessun legame con le altre. Inoltre, quasi tutti gli episodi sono stati realizzati da studi di animazione diversi!
Con queste premesse, era impossibile non rimanere affascinati. Infatti, ho divorato la serie in pochi giorni. Sì, dico "giorni", nonostante, vista la durata degli episodi, avrei potuto metterci pochissime ore a finirla, ma, tra università e altri impegni, ho preferito gustarmela con calma: un'opera così affascinante mica si trova tutti i giorni.

"Love, Death & Robots" (oppure "Love, Death + Robots") è una serie antologica di animazione PER ADULTI, uscita su Netflix come prodotto originale. Tra i produttori vi troviamo David Fincher (regista di "The Social Network" e "Il Curioso Caso di Benjamin Button") e Tim Miller (regista del primo "Deadpool"). La serie si può definire un reboot del film animato "Heavy Metal", uscito nel 1981, anch'esso diviso in varie storie autoconclusive.

Ognuno dei 18 episodi rappresenta una storia a sé stante, senza collegamenti con le altre. L'unico punto in comune è rappresentato dal titolo della serie: infatti troviamo quasi sempre l'amore, la morte e i robot come tematiche maggiori delle trame.

Le trame sono molto interessanti, in quanto sono di vario genere: Alcuni episodi variano più sull'horror, come "La Guerra Segreta" (soldati dell'Armata Rossa vs non morti) e "Il Succhia-anime" (una troupe di mercenari e archeologi incontrano un terribile demone); altri si concentrano sul folklore, come "Buona Caccia" (Storia di una donna-volpe e di un uomo che l'ha incontrata durante una caccia) e "Mutaforma" (Due soldati in grado di trasformarsi in lupi mannari). Altre storie riguardano il genere sci-fi, come "Suits" (Un gruppo di contadini affronta un'armata di alieni), "Dolci Tredici Anni" (Una ragazza deve pilotare una navicella con la reputazione di essere estremamente jellata) e "Dare una Mano" (Un'astronauta è costretta a fare scelte drastiche per sopravvivere...mi ha ricordato un po' "Gravity"), altre sul fantasy, come "La Notte dei Pesci" (Due venditori porta a porta rimangono in panne e vivono una particolare esperienza, di notte nel deserto). Alcuni episodi sono più concentrati sulla commedia, come "Tre Robot" (un trio di robot visita una città abbandonata), o addirittura sulla demenzialità, come "Il Dominio dello Yogurt" (viene creato uno yogurt così intelligente da poter conquistare il mondo) o "Alternative Storiche" (tramite un applicazione, è possibile simulare cambiamenti storici...per esempio, si può uccidere Hitler quando è ancora giovane e vedere cosa succede in seguito, attraverso vari possibili scenari). Alcuni episodi, invece, sono più improntati sul drammatico, come "Oltre Aquila" (a causa di un guasto, tre persone finiscono in un luogo totalmente diverso dalla loro destinazione), "Zima Blue" (un artista particolare e molto riservato decide di dare un'intervista) e "La Testimone" (una ragazza assiste a un omicidio e fugge dal killer). Interessante anche la presenza de "L'Era Glaciale", episodio sul fantasy che unisce sia computer grafica che attori veri (Mary Elizabeth Winstead e Topher Grace).
Nonostante le storie siano molto diverse tra loro, i tre temi principali rappresentati dal titolo appaiono in maniera ricorrente. La componente sci-fi è molto forte, quasi ogni storia è un tripudio di robot, ambientazioni spaziali e astronavi; molte storie si basano sull'amore, sia fraterno che sentimentale, tra i protagonisti; la morte è sempre in agguato e alcuni episodi finiscono in maniera alquanto tragica.
Nonostante gli episodi durino molto poco (alcuni persino 6-8 minuti!), le storie riescono comunque a essere di trama soddisfacente. Sarebbe simpatico, se dovesse essere prodotta una seconda stagione, poter vedere un continuo degli episodi pieni di roba interessante: solo "Alternative Storiche" potrebbe essere materiale per uno spin-off, magari pure interattivo. Sai che figata poter vagliare tantissime alternative riguardo gli eventi storici più importanti?
I colpi di scena sono sorprendentemente molti, alcuni episodi finiscono in una maniera del tutto imprevedibile. Ogni episodio, grazie alla trama breve ma affascinante e ai colpi di scena (alcuni da vero e proprio trip mentale), è risultato molto godibile.
Mi è piaciuta la possibilità di poter vedere diversi generi, come commedia, dramma, sci-fi e horror. Se durante alcuni episodi mi è presa veramente malissimo per il finale deprimente (in alcuni frangenti me lo sarei dovuto aspettare, ma anche davanti all'evidenza continuo sempre a tifare per l'happy ending), in altri ho riso: uno yogurt in grado di manipolare il mondo è follia pura. Adoro. Per non parlare della possibilità di accoppare quel simpaticone di Hitler in svariati modi...persino schiacciato da una gelatina.
Questo alternarsi di roba seria e non-sense mi è piaciuto molto.
"Tre Robot" è genialità pura, sia per la gradevole ironia che per la forte critica sociale: i robot dicono delle sacrosante verità, riguardo la rovina degli uomini.

La sceneggiatura è buona, le battute sono ovviamente limitate ma sono scritte bene, si alternano momenti più tesi, drammatici e pieni di adrenalina con altri più leggeri e senza senso.
Nonostante le storie brevi, i personaggi vengono resi affascinanti e si finisce, negli episodi più drammatici, per fare il tifo per loro. Lo yogurt è un caso a parte.
Oltre alla critica sociale presente nell'episodio con i tre robot, secondo me ci sono molti altri messaggi nascosti nella serie, come la tolleranza per chi è diverso, l'importanza dell'arte e l'avidità senza fine delle persone.

Tutto molto figo...peccato che la serie non sia per tutti. Infatti "Love, Death & Robots" è una serie PER ADULTI: non solo ci sono scene di forte violenza, sangue, ma anche di sesso abbastanza esplicito e di nudo integrale, nonostante non vengano coinvolte persone reali. Già dal primo episodio si può percepire l'atmosfera molto bollente.
Chi è molto sensibile o pudico è meglio che non veda la serie...anche se, a mio modesto parere, si perde una bella opera.

La grafica è il fiore all'occhiello di questa serie. Ogni episodio è animato secondo una tecnica diversa dagli altri. Fondamentalmente, alcune storie sono rappresentate in grafica 2D, altre in computer grafica, però c'è chi va più per il cartoon, chi per lo stilizzato, chi per il deformed e chi per il realismo.
Sinceramente, ho apprezzato ogni singola stile animato, faccio sentiti complimenti a tutti gli studi di animazione coinvolti. Secondo me, alcune tecniche di animazione riescono a rendere alla perfezione il genere della storia. Mi sono piaciuti molto di più gli episodi in computer grafica, i personaggi sono stati resi in maniera davvero realistica. In alcune scene, sembrava di essere in un videogioco, tipo "Resident Evil".
Anche le ambientazioni sono uscite davvero bene: alcune sono molto inquietanti, come le caverne, mentre i luoghi più spaziali sono bellissimi e accattivanti.
La musica, a differenza delle varie grafiche, non rimane fortemente impressa.

"Love, Death & Robots" è un esperimento davvero interessante e conferma che le serie antologiche sono un genere che merita più attenzione. Che la grafica sia l'elemento su cui la produzione ha puntato di più è palese, ma anche le storie risultano affascinanti, grazie alla loro diversità di genere: alla fine, non si cade proprio nel mero esercizio di stile. Se avessi tempo, correrei subito a leggere le storie a cui si sono ispirati (sì, ogni episodio è basato su un racconto breve).
Anche se alcune scene sono esageratamente forti, tutta la serie è godibilissima, anche grazie alla durata molto breve. Rappresentare ogni storia con una grafica diversa è una trovata geniale.
Sono sicuro che ci sono ancora tantissime storie brevi legate alle tre tematiche titolari da poter rappresentare, quindi spero davvero che possano realizzare una seconda stagione. Sarei davvero curioso di vedere cosa potrebbero fare, mi piacciono i progetti ambiziosi.

Per concludere, mi è difficile dirvi quale sia l'episodio migliore o peggiore perché sono tutti diversi tra loro, ma ugualmente interessanti. Posso dire sicuramente di aver apprezzato molto "La Testimone" per la storia da trip mentale; "Oltre Aquila" per la bellissima grafica e per i colpi di scena; "Buona Caccia" per il folklore asiatico e per il rapporto tra i protagonisti; "Tre Robot" per l'ironia e per la forte critica sociale; "Zima Blue" per l'atmosfera puramente artistica; "L'Era Glaciale" anche solo per la presenza di Mary Elizabeth Winstead e "Alternative Storiche" perché vedere Hitler morire male ha sempre il suo quid di categoria.
Premio trash a "Il Dominio dello Yogurt": geniale nella sua follia.

RedNerd Andrea

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