DELITTO SOTTO IL SOLE - Un grande classico estivo




Agatha Christie ha segnato la mia infanzia. Sin da piccolo, mi sono visto i vari adattamenti televisivi e cinematografici delle sue storie più famose.
Conosco quasi tutte le indagini di Miss Marple ed Hercule Poirot.
Ogni tanto, mi viene voglia di prendere uno dei DVD che ho collezionato nel corso degli anni e di vedermelo per l'ennesima volta. Anche se ormai so a memoria lo svolgimento delle trame e alcuni adattamenti differiscono dagli originali, c'è qualcosa in queste storie che impedisce ad esse di risultare noiose perfino alla decima visione.

Non so per quale motivo, ma la voglia di rivedere qualcosa di Agatha Christie si manifesta principalmente d'estate, probabilmente perché la prima volta che ho visto gli adattamenti televisivi è avvenuta quasi sempre durante quella stagione, stesso discorso per i film degli anni '70 e' 80.

Questi ultimi sono gli adattamenti che preferisco. Nonostante i rifacimenti televisivi siano più recenti e abbiano nel cast molti attori conosciuti e apprezzati, i film più vecchi hanno un fascino davvero unico. 
"Assassinio sull'Orient Express", "Assassinio sul Nilo" e "Delitto Sotto il Sole", per me, sono dei classici assoluti.

Vorrei parlare del "meno famoso" dei tre, ovvero "Delitto Sotto il Sole": location da urlo, personaggi particolari e delitti ingegnosi rendono questo film una vera chicca.

Trama: il celebre detective Hercule Poirot viene incariato da un milionario di risolvere un caso di falsificazione. L'indagine lo porta su una lussuosa isola sull'Adriatico. Quando una degli ospiti viene assassinata, Poirot mette subito in moto le sue celluline grigie così da risolvere in fretta il caso...

Diretto da Guy Hamilton, "Delitto Sotto il Sole" (in originale "Evil Under the Sun) è un film giallo del 1982, adattamento cinematografico dell'omonimo libro di Agatha Christie, uscito nel 1941.

L'intelligentissimo ma stravagante detective Hercule Poirot è interpretato da Peter Ustinov, alla sua seconda apparizione in questo ruolo.
Il simpatico baffuto è affiancato da un gruppo di sospettati molto particolare:
- Arlena Marshall (Diana Rigg), attrice che è in vacanza con il nuovo marito Kenneth (Denis Quilley) e la figliastra Linda (Emily Hone);
- Daphne Castle (la leggendaria Maggie Smith), proprietaria dell'albergo sull'isola e acerrima rivale di Arlena;
- I coniugi Patrick (Nicholas Clay) e Christine (Jane Birkin) Redfern;
- Il produttore teatrale Odell Gardener (James Mason) e sua moglie Myra (Sylvia Miles);
- Rex Brewster (Roddy McDowall), un giornalista e super fan di Arlena;
- Sir Horace Blatt (Colin Blakely), un miliardario.

I personaggi sono molto divertenti, ognuno con un bel caratterino. 
Poirot è inimitabile. Intelligente, meticoloso, con i suoi baffetti sempre perfetti. È più umile di Malgioglio e sa essere più rompipalle di Bruno Barbieri in "4 Hotel". Averlo come ospite, con le sue pretese, è davvero snervante.
Però è un genio. Se non fosse per lui che salva la situazione, Scotland Yard sarebbe già fallita da molti anni.
Il suo accento francese (ben marcato nel doppiaggio) è irresistibile. Ogni volta che qualcuno sbaglia il suo nome o la sua nazionalità (confondere Francia e Belgio è facile come respirare, se ci si basa solo sull'accento), ha delle reazioni che non hanno prezzo.
Non sarà Conan Edogawa o la mia amatissima Jessica Fletcher, ma Poirot è una vera icona del mondo giallo. 

Passiamo ai sospettati. 
Adoro il fatto che Maggie Smith interpreti molto spesso donne che possiedono grande carattere, stile ed ironia. È nata per questo tipo di personaggi. I fan della professoressa McGranitt saranno felicissimi di vederla in una versione più giovane e affascinante. 
La sua arcinemica (rivale è troppo riduttivo, visto che si odiano) Arlena è anch'essa affascinante e tosta, ma ha un grosso difetto: è un'emerita stronza patentata. Non c'è una scena in cui lei non dia il peggio di sé. Tradisce il neomarito, maltratta la figliastra, ignora i suoi ex produttori e minaccia il suo fan, per non parlare del suo odio per Daphne (giustamente ricambiato)...ma ha anche dei difetti.
In pratica, la sua sensuale figura urla sgolata "SO LA VITTIMA PERFETTA, SU AMMAZZATEME MALE".
Trash a palate, adoro. 
Piccola curiosità per i fan di "Game of Thrones": Diana Rigg, che veste i panni di questa simpatica attrice piena di sé, è l'interprete della sola e unica Olenna Tyrell. Fa strano vederla giovane ed estiva, in questo film, non trovate?
Rimanendo sul fronte Marshall, il marito Kenneth alterna momenti in cui si comporta da zerbino con altri in cui tira fuori gli artigli (stuzzicato dalle persone giuste), mentre Linda esterna il suo malumore perenne (causato dalla dolcissima Arlena) sugli altri. Fa tenerezza, sì, ma resta comunque sulle pelotas.
I coniugi Gardener sono i migliori. Odell si atteggia a grande stratega e pensatore, ma finisce per risultare incomprensibile e i suoi piani falliscono miseramente. Menzione a parte per il suo nome: ogni volta che lo sento pronunciare, mi viene voglia di cantare lo Yodel a squarciagola e saltellando. Sua moglie Myra è ancora più esilarante: ogni sua singola frase trasuda sarcasmo misto a insulti, il tutto reso più gradevole con delle occhiatacce così arcigne che quelle dell'oscuro signore, al confronto, sembrano degli occhiolini sexy.
Altro trash, adoro.
I coniugi Redfern sono agli antipodi: lui è pimpante, carismatico, provolone, mentre lei è introversa, piena di complessi e problemi di salute e, ovviamente, mal sopporta le simpatie che il marito mostra alle altre donne.
Rex merita il premio di "Personaggio più irritante": Arlena è il male, ma almeno diverte in qualche modo, ma Rex è un fan boy disagiato, falso e inopportuno. È sempre bello vedere come tutti lo sfanculizzino con finta gentilezza.
Anche Sir Horace Blatt(a) è un mostro di simpatia, tutto pomposo e dalla prosopopea facile.

Gli attori sono mostruosi: esprimono a pieno la personalità dei loro personaggi e sanno giocare molto con gli sguardi.
Interessante il legame che tutti hanno con Arlena: curioso che tutti gli ospiti (padrona di casa inclusa) la conoscessero già prima della vacanza. La signora è molto ricercata, vedo.

La storia consiste in una classica detective story: Hercule Poirot è incaricato da Sir Blatt di indagare sulla falsificazione di un suo oggetto prezioso: a quanto pare, il sospettato principale del crimine pernotterà nel lussuoso albergo di Daphne, quindi il miliardario chiede al detective di dirigersi lì in modo da cogliere il/la furfante con le mani nel sacco e recuperare il vero oggetto prezioso.
Fin qui tutto facile, ma poi succede l'imprevedibile: avviene un omicidio.
Ognuno degli ospiti è sospettato, ma in un modo o nell'altro, sembra che abbia un alibi.
Sta a Poirot scoprire tutti gli inganni e i trucchi utilizzati per commettere il delitto.
Il mistero è ben strutturato e originale, non ci sta niente di cervellotico. Una volta capito il trucco principale e collegati tutti gli indizi, la soluzione appare chiara. Semplice, ma efficace e sorprendente. 
Belle anche le scene di indagine con Poirot. Il panciuto detective pone il suo interesse su ogni potenziale elemento sospetto e non si fa scrupoli con gli indagati. Meno male che poi alla fine riesce a risolvere sempre i suoi casi, sennò sai quante denunce per calunnia...
A rendere il caso più gustoso e leggero è l'elemento comico. Ci sono molte battute ironiche e gag.
Si vede molto l'impronta classica dei film di inizio anni '80. C'è molta teatralità quando è richiesta, la volgarità è rappresentata in modo molto light. Tutto molto gradevole. 

La sceneggiatura è buona, le battute sono coinvolgenti. Gli insulti velati che i vari personaggi si lanciano sono ben graditi. 
La storia scorre bene e il mistero coinvolge. Io, personalmente, provo sempre un po' di magone quando il film finisce.
I personaggi sono tutti simpatici e odiosi, la mia anima trash avrebbe gradito scene più grottesche che sapessero sfruttare al meglio il caratteraccio dei sospettati (mi sarei divertito a vedere Myra e Linda sputare nel piatto di Arlena, oppure Arlena stessa e Daphne mentre si tirano i capelli in perfetto stile catfight...per non parlare della rissa tra il cornuto Kenneth e il gigolò Patrick), ma avrebbero rovinato il tono leggero e classico del film.

Quanto sono belle le ambientazioni. 
Nonostante ami la montagna, non disdegnerei una villeggiatura di qualche giorno nella bellissima isola di Daphne, soprattutto se circondato da personaggi trash e rancorosi. Magari gradirei non diventare la vittima del delitto. I dintorni dell'hotel, consistenti in scogliere, spiagge e mare splendido, rendono la villeggiatura ancora più appetibile. 
Gli anni '40 in cui è ambientata la storia si vedono benissimo grazie a vestiti, acconciature e decorazioni. L' atmosfera classica è sempre più visibile.
Anche la colonna sonora contribuisce a questa amabile classicità. Musiche molto coinvolgenti, ma di classe, ma la musica dei titoli di testa è mille spanne sopra le altre.

"Delitto Sotto il Sole" è un film che rappresenta benissimo l'estate, grazie all'ambientazione marittima e al sole cocente.
Ormai sarò alla ventesima visione, da quando me lo sono gustato da piccolo per la prima volta, ma questo film è davvero divertente, grazie anche agli attori bravissimi.
Ogni tanto un film "vecchiotto" ci vuole.
Dopo il successo del remake di "Assassinio sull'Orient Express", le probabilità di vedere una nuova trasposizione di questo romanzo/film sono diventate molto alte. Spero che gli diano abbastanza giustizia.

RedNerd Andrea

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