CINEMA: ROGUE ONE: A STAR WARS STORY - Si ritorna in una galassia lontana lontana


Star Wars non è solo la trilogia di Anakin e quella di Luke Skywalker. Come dimostrato da serie TV animate e videogiochi, l'universo di George Lucas comprende molto più storie. "Rogue One" è una di queste.
Attenzione: io sono ignorante, ho solo visto le trilogie e questo film, quindi ho una conoscenza limitata. Mi baso sulle mie impressioni soggettive. Perdonatemi, grandi fan di "Star Wars".

Trama: La giovane Jyn Erso viene reclutata dai ribelli per trovare suo padre Galen, ricercatore in possesso di informazioni sulla Morte Nera, un'arma micidiale controllata dall'Impero in grado di distruggere un intero pianeta con un solo colpo...

Diretto da Gareth Edwards, prodotto dalla LucasFilm e distribuito lo scorso anno, "Rogue One" è collegato fortemente alla storia principale della saga e lo testimoniano la presenza della Morte Nera, del Governatore Moff Tarkin e di tante altre belle cose che non posso pronunciare, altrimenti faccio dei tremendi spoiler.

Il cast comprende dei personaggi inediti: la protagonista, dallo sguardo perennemente incavolato, Jyn è interpretata da Felicity Jones ("La teoria del tutto"), affiancata da altri personaggi come Cassian Andor, interpretato da Diego Luna (colui che su internet è stato ribattezzato come "Sosia straniero di Ricky Memphis"...e in effetti è uguale); il simpatico droide K-2SO, interpretato da Alan Tudyk ("Funeral Party") e l'estremista Saw Gerrera, che ha il volto del premio Oscar Forest Whitaker ("L'ultimo re di Scozia"). Piacevole trovare Mads Mikkelsen ("Hannibal" e "Doctor Strange") in un ruolo, finalmente, positivo (il padre di Jyn).
I personaggi sono tutti interessanti, ognuno con una propria specialità e soprattutto con caratteri diversi. Certo, non sono iconici come un Darth Vader, un Han Solo o una Leia Organa, ma sono comunque fatti bene. Solo una cosa non mi fa impazzire: i loro nomi. Alcuni di essi sono impossibili da memorizzare e mi urta dire alle persone "Il combattente cieco era simpatico, pure l'amico suo che spara non era male!"

La trama è difficile da spiegare senza incorrere nello spoiler, ma è senza dubbio piacevole per i fan della saga, in quanto è in grado di spiegare alcuni eventi della storia principale. Inoltre trovo sia anche un ottimo titolo in grado di indirizzare i neofiti, grazie ai suoi collegamenti.
La sceneggiatura sa districarsi tra scene ironiche e quelle più drammatiche e tese. Devo dire che ho notato delle tinte più dark in questo capitolo, come ne ho notate in "Il Risveglio della Forza".

Le ambientazioni sono, come sempre, stupende. La saga di Lucas è sempre stata in grado di regalarci grandi panorami, che siano elementi più naturali e impervi che città moderne e al'avanguardia. Per non parlare dei pianeti e dello spazio...
Colonna sonora azzeccata, con tracce che ricordano l'atmosfera dei vecchi film. Fate attenzione verso la fine, sentirete una melodia familiare. ;)


Se devo essere sincero, dalle prime notizie non sapevo cosa aspettarmi da "Rogue One". Invece ne sono rimasto piacevolmente colpito. Storia bella e piena di rimandi alla saga principale. Impossibile dire altro, preferisco costringervi a vedere il film piuttosto che spoilerarvelo!

RedNerd Andrea

Personaggio preferito: K-2SO. Ho adorato fin dall'inizio quel droide senza peli sulla lingua e non l'ho trovato per niente una copia di C-3PO. Anche il combattente cieco Chirrut Imwe mi ha colpito molto.

Commenti

  1. Ah che bello, questo l'ho visto. Questo film, finalmente, colma un buco di trama enorme: nelle 2 trilogie "classiche" i ribelli trovano i piani della morte nera. Come? Chissenefrega, li trovano. E guarda caso, hanno dentro un bottone di autodistruzione rosso, grosso e lucente. Fortunatamente gli sceneggiatori di rogue one sono riusciti a risolvere uno dei più grandi misteri del mondo di Star Wars: gli ingegneri dell'impero (e affini) sembrano lavorare per la resistenza: i mezzi corazzati sono, molto opportunamente, quadrupedi o bipedi dalle zampe lunghe e, quindi, vanno giù con una semplice corda. L'arma definitiva ha un condotto con su scritto "pregasi sparare qui per autodistruzione". Come hanno fatto? GLI INGEGNERI LAVORANO PER LA RESISTENZA! Dio c'è e mi vuole bene.

    Ottimo, dopo questa piccola manifestazione di giubilo, devo scagliarmi contro una scelta quantomeno fastidiosa: rendere in computer grafica i volti dei personaggi noti e invecchiati/morti nel frattempo. Fatemeli vedere di spalle, ma così sono inquietanti.

    Nel complesso un gran bel film, scorrevole e piacevolissimo.

    SPOILER: Attendetevi una succosa novità su questo blog a breve: Alfonso Signorini non potrà fare a meno di dedicare le prime pagine di tutto l'anno a questo evento, paragonabile solo alle ventisettesime nozze (e conseguente divorzio) di alba Parietti con il presidente dell'uzbekistan, con testimoni Costantino Vitaliano e Dodò dell'albero azzurro.

    PS. Meno mirto domani, ho delle visioni inquietanti.

    Mareval94

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