NOW PLAYING: THE HOUSE OF THE DEAD - Non entrate in quella villa


Quanti di voi, nelle sale giochi, si fermavano a guardare le postazioni con gli sparatutto? Potevano essere piccole oppure larghe con uno schermo enorme, e avevano almeno una pistola in grado di farti interagire con il gioco. Era come usare una pistola vera, ma senza munizioni, per fortuna. Erano i cabinati piu fighi da guardare. I titoli che potevano essere giocati in questo modo erano quelli delle serie "Time Crisis", "Virtua Cop", "Point Blank", "Jurassic Park" e "The House of the Dead": oggi parleremo del primo, spaventoso capitolo di quest'ultima, uscito nel 1996.

Trama: L'agente della AMS Thomas Rogan e il suo partner G si dirigono nella villa dello scienziato Roy Curien, dopo aver ricevuto una chiamata disperata da Sophie, fidanzata con Rogan. Arrivati sul posto, i due uomini scoprono che è abitata da orribili e letali creature...

Sviluppato da SEGA e rilasciato per i cabinati, per il sistema Windows e per la console Sega Saturn, "The House of the Dead" è uno sparatutto a binari in prima persona: l'unico modo per avanzare nello scenario è uccidere i nemici, non è possibile esplorare i dintorni liberamente. Lo scopo del gioco è avanzare nella villa di Curien e fermare la minaccia batterica attraverso 4 scenari, alternando momenti in cui bisogna liberarsi dei nemici e altri in cui bisogna salvare i civili in cambio di oggetti utili.

Il giocatore utilizza una pistola con un caricatore da 6 proiettili; per ricaricare è necessario puntare la pistola fuori dallo schermo. Si comincia con 3 vite, ogni volta che si viene colpiti da un nemico o si uccide un civile innocente, si perde una vita. Perse tutte le vite, o si continua o è game over. Per ottenere il punteggio migliore e il finale positivo bisogna salvare più civili possibili e raccogliere collezionabili, tra oggetti preziosi e vite extra.
Il gameplay è estremamente semplice e immediato: si tratta solo di avere una buona mira e essere veloci nel ricaricare l'arma. Niente di più. Inoltre, a seconda di certe azioni, si può cambiare percorso, quindi la rigiocabilità è discreta.

I due protagonisti sono caratterizzati poco: a parte la loro missione e il fatto che Rogan è fidanzato con Sophie, si sa poco di loro. Stessa cosa di Sophie, che appare come la tipica donzella in pericolo. Curien, il pericoloso villain della serie, in questo titolo sembra il solito scienziato pazzo e con le rotelle fuori posto. Solo nei sequel sarà possibile conoscere un po' di più le loro storie.
Il gioco non è mai stato localizzato in lingua italiana: l'unica lingua disponibile a noi era l'inglese, con tanto di doppiaggio piatto in stile "soap opera". A mio parere, però, questo contribuisce a dare al gioco una squisita atmosfera da film horror di serie B.

I nemici principali sono gli zombie. Ve li vedrete sbucare dappertutto, anche nei luoghi più improbabili. Nelle prime partite, imprecare per un mezzo infarto è cosa molto ricorrente. Inoltre sono così ripugnanti che rischiate di sognarveli la notte. Ce ne sono vari tipi, come quelli semplici, quelli che brandiscono armi come accette e motoseghe (sono i più spaventosi), quelli pieni di steroidi, sanguisughe e gli animali. Sì, perché incontrerete anche scimmie e rane contagiate dal virus. Le scimmie soprattutto sono molto coriacee e in grado di emettere versi fastidiosi, peggio di un chihuahua (non voglio immaginare come diventerebbero questi ultimi, se contagiati...). Se pensate che sia finita, vi sbagliate di grosso: i boss di fine livello sono ancora più terrificanti e tosti da uccidere. Avvertenza: chi soffre di aracnofobia, stia attento al terzo livello. Io ancora ho i brividi ogni tanto...

Le ambientazioni sono poche ma fatte bene: la villa è enorme e piena di stanze, con tanto di fogne e laboratori segreti. Graficamente i personaggi, essendo un gioco degli anni '90, sono spigolosi e poco differenziati (molti civili sono uguali tra loro), ma sono comunque fatti bene. Stesso discorso per gli zombie, ma disgustosi.
Da notare come il font usato per il titolo sia davvero inquietante, grazie al rosso sangue e alla presenza di una sagoma che, dalla posa, sembra una fusione tra un agente dell'AMS e uno zombie.
La colonna sonora sa intrigare e allo stesso tempo inquietare, con delle tracce molto movimentate.

Il grande successo ottenuto, soprattutto grazie ai guadagni arrivati dalle sale giochi, ha permesso lo sviluppo di tre sequel e di molti spin-off, non tutti della stessa qualità del capostipite.
Uwe Boll, un regista molto particolare, ha provato a dirigerne un adattamento cinematografico, ma non è andata affatto bene.

"The House of the Dead" è uno dei motivi per cui ero solito sperperare i miei gettoni in pochissimo tempo: ci misi molto tempo prima di riuscire a completare il gioco per la prima volta (con tanto di incubi post-gioco notturni) La cosa bella è che la mia voglia di giocarci, a quel punto, non diminuì affatto, anzi...ogni volta che c'era l'occasione, tentavo di completarlo ancora una volta. E lo stesso accade tuttora: quando accendo il PC, ogni tanto mi viene voglia di rigiocarci. Deve essere una caratteristica dei giochi vecchi: passa il tempo ma non la voglia di giocarci!

RedNerd Andrea

Fun Fact: Nelle versioni per console, è possibile giocare ad alcune modalità aggiuntive, come quella extra (in cui è possibile controllare altri personaggi come i civili o Sophie) e la "boss battle", in cui si possono combattere direttamente i boss del gioco.

Personaggio preferito: Magician, uno dei boss di fine livello. Non so perché, ma possiede un grande carisma, oltre a essere superforte e resistente. Vederlo incontrare il suo fato regala immensa soddisfazione.

Commenti

  1. House of the dead. Sparatutto su binari al quale si è ispirato l'ottimo Rambo, un giocone da recuperare per chiunque abbia voglia di infliggersi una autopunizione notevole.

    Benissimo, la storia è che una tizia e l'agente G - Come il punto (battutona, pregasi ridere a crepapelle. Poi usate una crema idratante che la pelle crepata non è un bello spettacolo...), va da rogan e, aprendo la villa esclama "che begli animaletti che hai! Vieni qua che ti stacco la testa!". E alla fine uccidono qualunque cosa si muova. Basta stare fermi e non ti vedono, ma gli zombi hanno tutti il parkinson: morte lenta e dolorosa per mano di una pallottola arrugginita in botte di rovere.

    Best gioco ever.

    -Mareval94

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  2. Attenzione! Un personaggio disney si è triggerato fortissimo. Riporto il suo commento:

    "Donzella in pericolo! Ercole, ricorda la Regola 518!
    - Filottete"

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