NOW PLAYING: THE KING OF FIGHTERS '94-'98 - Gli inizi di una grande saga


Chiunque abbia frequentato i cabinati in sala giochi sa benissimo cosa sia "The King of Fighters", abbreviato come "KOF": una grandissima serie di picchiaduro, sviluppata dalla SNK, che condivide molte cose con "Street Fighter", al punto da definirlo un suo rivale. Io ho dei bellissimi ricordi di questa serie e, crescendo, ho cercato di giocare ogni titolo saltato in passato, soprattutto quelli usciti quando non ero ancora nato e quando ero tanto piccolo da non sapere giustamente cosa fosse un joystick. Posso dire di essere riuscito nella mia missione: ho giocato a tutti i titoli fino a "KOF XIII". Purtroppo per giocare al più recente, "KOF XIV", dovrò aspettare un pochino...

Il bello di questa serie è che è divisa in saghe, ovvero ogni storia occupa un certo numero di titoli, per poi concludersi e dare il cambio a qualcosa di nuovo, ma che ha in qualche modo un elemento in comune con la saga precedente. Qui mi occuperò della saga che ha dato inizio a questo franchise memorabile, ovvero quella di Orochi e parlerò in grandi linee dei giochi usciti dal '94 al '98 (Ogni "King of Fighters", fino al 2003, contiene nel titolo il suo anno di uscita).



"The King of Fighters '94", uscito per le sale giochi e per il sistema Neo-Geo. Non tutti sanno che questa serie è nata come crossover tra altri giochi sviluppati in passato dalla SNK, come "Fatal Fury" (da cui provengono l'americano Terry, Joe - il tizio con i capelli sparati in aria e con indosso i boxer -, la bellissima e prosperosa Mai), "Art of Fighting" (gioco d'origine di Ryo, la copia bionda di Ryu di "Street Fighter", Takuma, Robert e King), "Psycho Soldier" (Athena e Kensou) e "Ikari Warriors" (Ralf e Clark), inserendo anche dei personaggi inediti, come il protagonista della storia, Kyo Kusanagi.
La storia consiste in un torneo aperto dal trafficante Rugal, un esperto combattente annoiato dall'assenza di avversari alla sua altezza.
L'innovazione di KOF è nel sistema di combattimento: per la prima volta è possibile scendere in campo con una squadra formata da 3 personaggi. Le squadre, purtroppo, sono fisse e denominate secondo uno stato (per esempio il Japan Team e l'England Team, nonostante la nazione non abbia un legame diretto con i membri del team). Le combo si possono fare creando combinazioni di pugni deboli e forti e calci deboli e forti, insieme a delle mosse speciali proprie di ogni personaggio, riempiendo una barra chiamata "Power Gauge": quando la barra è al massimo, si può raggiungere uno stato potenziato o eseguire una mossa superspeciale. Un'altra novità della serie è la presenza di animazioni speciali a seconda di quali personaggi combattono e avanzano nella storia, insieme alla possibilità di ottenere un finale specifico per ogni squadra.
Nel 2004 ne esce un remake, chiamato "The King of Fighters '94 Rebout", per PS2 ma solo in Giappone.



"The King of Fighters '95" aumenta il successo della serie grazie ad altre novità: innanzitutto il gioco viene rilasciato per più console, come il Sega Saturn e la PS1. Le squadre fisse non sono più l'unica scelta, ora si può formare una squadra con i propri personaggi preferiti anche se provenienti da team diversi. Fanno il loro ingresso altri personaggi come Saisyu, padre di Kyo, e Iori Yagami, rivale di Kyo e destinato a diventare una delle maggiori icone del franchise.
La storia prosegue dopo la sconfitta di Rugal nell'anno precedente. Egli, ora potenziato e divenuto Omega Rugal, è intenzionato a vendicarsi di Kyo, vincitore del torneo, e apre una nuova edizione del KOF. La presenza di Iori e del misterioso upgrade del villain sono i primi elementi della saga di Orochi.
A livello di gameplay, ci sono solo alcuni perfezionamenti nelle tecniche, ma le modalità di combattimento sono le stesse del '94.



Con "The King of Fighters '96" si entra nel vivo della saga. Stavolta il torneo viene aperto da Chizuru Kagura, una guerriera che ha bisogno di Kyo e Iori per fermare il demone Orochi. Tuttavia Goenitz, un potente emissario dell'antagonista, vuole fermarli a tutti i costi.
Questo titolo segna il debutto di molti personaggi importanti ai fini della storia perché legati, in un modo o nell'altro, a Orochi, come Chizuru, Goenitz, Leona e le misteriose Mature e Vice.



"The King of Fighters '97" è l'epica conclusione della saga. Con il passare degli anni, il torneo è diventato un evento commerciale di fama mondiale, portando all'arrivo di nuovi combattenti e molte organizzazioni a disputare incontri per tutto il mondo. All'insaputa di tutti, Il New Faces Team, composto da Shermie, Yashiro e Chris, ha intenzione di risvegliare una volta per tutte il loro padrone, Orochi.
Arrivano altre new entry, come Mary e Yamazaki di "Fatal Fury" (quest'ultimo legato a Orochi), i tre dell'Ave Maria (gli emissari di Orochi menzionati prima) e Shingo, il fanboy disagiato della situazione (d'altronde l'eroe Kyo ha bisogno di un allievo...). Vediamo comparire anche una variante di Shermie, Yashiro, Chris, Iori e Leona corrotti al massimo dal sangue di Orochi, e finalmente il villain stesso, difficile (come ogni altro boss precedente) da sconfiggere. 
Grandi novità a livello di gameplay: alcuni personaggi come Kyo hanno delle mosse nuove e ora è possibile utilizzare due stili di combattimento: l'"Advanced" (si possono riempire fino a 3 Power Gauge con attacchi normali e speciali) e l'"Extra" (barra unica come nei giochi precedenti). Insieme al '98 e a "KOF XII", sono gli unici titoli a uscire anche per i sistemi IOS e Android.



"The King of Fighters '98 - The Slugfest" si può definire una riunione di quasi tutti i personaggi apparsi finora per festeggiare la fine della storia. Infatti non c'è una trama, stavolta, solo incontri normali per poi finire con il ritorno, al livello finale, del simpaticissimo Rugal, sempre ostico e quasi impossibile da battere. È il primo gioco ad apparire sulla console Sega Dreamcast, oltre a quelle già menzionate, e attualmente è uscito anche per il Nintendo Switch.
Anche di questo gioco è stato fatto un remake, uscito nel 2008 sotto il nome di "The King of Fighters '98: Ultimate Match", che vede l'aggiunta dei personaggi mancati all'appello (come alcune varianti Orochi e i boss degli ultimi titoli), nuovi livelli e nuovi stili di gioco, l'"Ultimate" e il "Neo-Geo".

La SNK ha fatto centro con questa serie, anche perché grazie a essa, molti giocatori hanno riscoperto e riportato in auge vecchie glorie come "Fatal Fury" e "Art of Fighting". Gran bella mossa di marketing! 
Inoltre molti personaggi sono entrati nell'olimpo del picchiaduro grazie al loro carisma, come Kyo, Iori, Chizuru, Goenitz, Athena e Mai (di lei gli uomini apprezzano soprattutto le sue due personalità...if you know what I mean) e i simpaticissimi Chang e Choi (quest'ultimo noto come il cugino coreano e non sfigurato di Freddy Krueger). Grazie alla loro trama e al sistema di combattimento, questi giochi hanno dato vita a un'infinita quantità di lotte adrenaliche tra giocatori di tutto il mondo, complici anche delle colonne sonore di alto livello e in grado di gasare anche il più musone del gruppo. Infine, il fatto di avere un grado di difficoltà sempre più alto con l'avanzare nei tornei, per poi arrivare ai boss coriacei e letali, li rendono delle gemme a livello competitivo. 

Un'altra cosa interessante è l'utilizzo della mitologia giapponese: Orochi non è che un riferimento a Yamata No Orochi, il serpente a otto teste e otto code menzionato nel testo storico "Kojiki", mentre i simboli di Kyo, Chizuru e Iori sono un omaggio ai tre tesori imperiali giapponesi: la spada di Kusanagi, lo specchio di Yata (qui Kagura) e la giada di Yasakani  (qui Yagami)

"The King of Fighters" rappresenta a pieno il periodo d'oro delle sale giochi (che a me mancano moltissimo, per giunta...se ne può ricostruire una, per la gioia di tutti i nostalgici?). Chi non ha passato il tempo a girare come un matto la levetta sinistra e a premere i pulsanti di calcio e pugno con un ritmo più assordante dei toc toc di Sheldon a casa di Penny, con l'unico scopo di creare combo e supermosse letali? Che bei ricordi...
Ma non pensate che sia finita qui! Kyo avrà pure sconfitto Orochi, ma è in arrivo un nemico ancora più pericoloso...ma questa è un'altra saga ;)

RedNerd Andrea

Fun Fact: Come ogni picchiaduro che si rispetti, KOF è stato protagonista di crossover  (essendo la serie stessa un crossover, si può parlare di crossover di 2o livello! xD) con altre serie di grande successo, come "Street Fighter", dando vita ai due capitoli "SNK vs Capcom" e a "SVC Chaos". Vedere Kyo, Iori e Mai combattere contro Ryu, Ken e Chun-Li credo sia una delle cose più belle di sempre, a livello video ludico.  Il crossover più recente è "Neo-Geo Battle Coliseum", in cui i personaggi di KOF si scontrano con quelli di altri giochi SNK, come "Garou", "The Last Blade", "Samurai Shodown" e il mitico "Metal Slug".

Personaggio preferito (di questa saga): Tra gli eroi Kyo, Mai e Athena (la mia squadra fissa), insieme a Chang, Chizuru, Iori e Terry. Tra i boss, invece, Goenitz: originale e super carismatico, grazie anche ai suoi attacchi, una gioia per chi lo usa e una maledizione per chi lo affronta.

Commenti

  1. Il "Now Playing" sta diventando sempre di più "l'angolo del picchiaduro". Dato che detestò forrtissimamente il joypad mi sento di esclamare a gran voce "che bello."

    King of Fighters! La SNK! Questa è storia del videogame fatta veramente bene. Complimenti, anche un profano del genere come mi si inginocchia davanti a cotanti capolavori. Rimango piacevolmente sorpreso dal fatto che i picchiaduro abbiano una trama... Anche se, primache il videogioco diventasse un fenomeno popolare, sappiamo tutti che c'era già un gioco" picchiaduro". Si chiamava "Autarchia: un gioco di manganello" ed era stato creato dal famoso programmatore tal B3n1t0 Mvss0l1n1, del gruppo
    "Fasci per gioco". Chi non ricorda la grafica avanzatissima per l'epoca? Geniale la ricostruzione dei comunisti - i cattivi del gioco - che possedevano tutti un fantastico paio di baffi di staliniana memoria. E che dire della realisticità del controller che, addirittura, si macchiava di sangue ad ogni colpo? E la simulazione tipica del procurarsi con ore di anticipo in flacone di olio extravergine di ricino?

    Bei tempi quelli, dove il videogioco simulativo la faceva da padrone... Pensate, per favorire un corretto equilibrio, si giocava in appositi luoghi definiti "campi di concentramento", date le loro propedeutiche proprietà!

    E i treni arrivavano in orario, altro che ATAC.

    ATTENZIONE, OGNI RIFERIMENTO AL FASCISMO È VOLUTO ED È DA INTENDERSI IN CHIAVE ESCLUSIVAMENTE IRONICA. SONO UN CONVINTO DEMOCRATICO E, SE FOSSE ANCORA TRA NOI, VOTEREI DC.

    Perché la DC? Perché preferisco la balena bianca al capitano Achab

    - Mareval94

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