CINEMA: FOOTLOOSE - Inno alla musica



Se c'è qualcosa che mi ha sempre affascinato, sono gli anni '80. I colori sgargianti, l'atmosfera energica, la musica veramente accattivante che le hit di oggi devono solo invidiare...È un decennio in cui mi sarebbe davvero piaciuto vivere. E poi un sacco di capolavori cinematografici provengono da quegli anni, come "Aliens", "Terminator" e "Ghostbusters".
Sento che "Footloose", per quanto non sia ai livelli di altre pellicole di quell'epoca, è uno dei film in grado di rappresentare al meglio gli anni '80: inoltre, passa il tempo ma è sempre in grado di evocare energia e voglia di scatenarsi, grazie alla sua colonna sonora.

Trama: Ren McCormack lascia Chicago insieme alla madre per andare a vivere nella piccola Bomont, dai suoi zii. Abituato a una vita dinamica, piena di musica, il ragazzo sarà costretto a fare i conti con la rigidità del reverendo Moore, figura di spicca della piccola città, nonché padre della spericolata Ariel...

Diretto da Herbert Ross e uscito nel 1984, "Footloose" è un film musicale e romantico.
Il protagonista ha il volto di un giovanissimo Kevin Bacon ("The Following" e il mitico "Tremors"), la famiglia Moore è interpretata da John Lithgow (il reverendo), Lori Singer (la figlia Ariel) e Dianne Wiest (la moglie Vi). Altri personaggi importanti sono il sempliciotto Willard (Chris Penn) e l'effervescente Rusty (Sarah Jessica Parker di "Sex and The City" in uno dei suoi primissimi ruoli).

I personaggi sono caratterizzati abbastanza bene e sanno farsi amare e odiare subito. Ren è un protagonista interessante, non è il tipico nuovo arrivato timido e goffo; sa farsi rispettare, è ribelle, all'apparenza sembra un bad boy ma in realtà ha più cuore di molti degli abitanti della città di Bemont.
Ariel, d'altro canto, è insopportabile per gran parte del film: ok che vuoi ribellarti a tuo padre, ma almeno fallo senza sembrare una gallina stridula e cretina. Un'altra cosa strana è la sua tendenza involontaria a cercare il suicidio, visto che si mette a urlare in mezzo ai binari, con un treno a pochi metri e in corsa, o a saltare di macchina in macchina, mentre corrono. Avrebbe fatto faville, in un film di "Fast and Furious".
Il reverendo, pure, mamma mia...simpatia portami via. Rigido, fissato con la sua missione, ha addirittura eliminato ogni forma di svago, come il ballo e la musica rock, dalla città. Il motivo si scoprirà in seguito, ma andiamo...è un comportamento esagerato. Comprensibile la ribellione della figlia, visto l'allegrone che ha come padre.
L'unica sana di mente, nella famiglia Moore, è la madre, e infatti è adorabile.
Willard e Rusty sono due simpaticissimi personaggi, tanto che la seconda asfalta senza pietà Ariel come migliore ragazza della città.
Altri personaggi, come la mamma e gli zii di Ren e Chuck, il ragazzo violento di Ariel, si inseriscono nella storia senza però sorprendere.

La storia è molto semplice: il protagonista arriva in una nuova città, incontra varie vicissitudini e si innamora di una ragazza.

La sceneggiatura è buona, ci sono dialoghi diretti tra i ragazzi ma anche sermoni noiosi e lunghi del reverendo Moore.

Le parti più interessanti del film sono le scene di ballo. Kevin Bacon ci regala una lunga sequenza di un assolo scatenato. Non so se fosse proprio lui a ballare, ma uao, l'ho invidiato un po', visto che nelle acrobazie sono un po' impedito.
In realtà, nella prima parte del film, non ci sono molto balli; per scatenarsi insieme ai protagonisti, bisogna aspettare la mezz'ora finale del film. L'ultima scena del film merita tanto, grazie al lungo ballo corale.

L'ambientazione è bella: una città semplice e piccola in campagna. Peccato che gli abitanti rovinano tutto.
La colonna sonora è la cosa più bella del film: alcune canzoni sono stupende, come "I'm Free" e "Footloose" di Kenny Loggins (in quegli anni era definito il re delle colonne sonore) e "Holding Out for a Hero" di Bonnie Tyler. Tante musiche energiche e orecchiabili, tanto da rimanere a lungo nel cuore delle persone.

Nel 2011 ne è stato fatto un remake non malaccio, ma con le musiche stravolte. Madornale errore.

"Footloose", in sintesi, è capace di trasmettere, anche a gente non esperta (tipo me), le caratteristiche principali degli anni'80: la ribellione, l'amore per la musica energica e per il ballo. Bello da vedere anche più di una volta.

RedNerd Andrea

Personaggio preferito: Nonostante mi sia piaciuto Ren, ho preferito i secondari Willard e Rusty, una coppia molto simpatica. Menzione speciale alla zia di Ren e alla moglie del reverendo, due personaggi apparsi poco ma con belle caratteristiche.

Commenti

  1. Cioè:

    Figlia che si ribella al padre e ne combatte le opinioni

    Tizio ribelle ma con un gran cuore.

    Star wars sei tu? Se si, perché ti sei nascosto sotto lo pseudonimo di footlose?

    Aaaaah, ho capito. Chewbecca non trova più il piede di anakin, che aveva tenuto come trofeo di guerra. Lo cerca per tutte le galassie, ma l'astronave gli si rompe in un pianetino che assomiglia a una cittadina anni 80. Poi si rende conto che è una cittadina anni 80 davvero, si depila e si fa i pantaloni a zampa di elefante. Morale della favola: le zampe d'elefante possono sostituire sempre il piede perduto.


    Da qui nasce l'evocatività di footlose, un nome che si rende protagonista. Un nome che si eleva a morale universale per tutti i chewbecca disperati. C'è uno spettro che si aggira per l'impero: è chewbe!!!

    Mareval94

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