HORROR WORLD: LA SERIE DI RESIDENT EVIL FINO A "RETRIBUTION"




Qualunque fan dei videogiochi e delle storie zombie conosce la saga di "Resident Evil": sin dalla metà degli anni '90, la Capcom ci ha deliziato con la guerra dei fratelli Redfield, Jill Valentine, Leon S. Kennedy & co. contro la Umbrella Corporation. Nel bene e nel male, è tra le migliori saghe horror di sempre, soprattutto grazie alla qualità dei primi capitoli. Ricordo ancora i traumi del primo gioco, tra la prima apparizione dello zombie e il serpente gigante. Anche ora, me la farei sotto.

Era questione di tempo, prima che qualcuno decidesse di trasporre questa grande saga sul grande schermo. Lo avevano già fatto con Super Mario e Street Fighter, con "grandi" risultati. Quindi immagino la paura dei fan di Resident Evil all'annuncio del primo film.
A differenza delle pellicole sopracitate, questo film ha ottenuto dei buoni risultati, nonostante la critica non ne sia rimasta entusiasta. Ciò ha portato alla realizzazione di numerosi sequel, fino ad arrivare al sesto e ultimo capitolo, uscito quest'anno. La saga cinematografica di "Resident Evil" è la più longeva di sempre e, nonostante alcuni punti bassi, si è rilevata una saga capace di intrattenere.
In attesa di vedere l'ultimo capitolo, parlerò dei 5 film precedenti.
Quali saranno i miei preferiti?
Attenzione: ci sarà qualche spoiler.


Partiamo con il film che ha dato inizio a tutto, "Resident Evil", uscito nel 2002 e diretto e scritto da Paul W.S. Anderson. I fan del mondo videoludico lo conosceranno anche per aver diretto il primo adattamento di "Mortal Kombat", che io ho apprezzato.
Se qualcuno sperava di vedere una resa live action degli orribili eventi avvenuti nella villa sulle montagne Arklay, sarà rimasto deluso. La storia è inedita, così come i personaggi. L'unica cosa in comune con il videogioco è il titolo, gli zombie, la presenza della Umbrella Corporation e la presenza del Licker, una delle creature più spaventose e pericolose della saga.
La protagonista di questa nuova storia è Alice, una ragazza di cui inizialmente non sappiamo nulla...e nemmeno per il resto della saga sapremo molto di lei, fino all'ultimo film. La ragazza, insieme a una squadra della Umbrella, è costretta a scendere in un enorme laboratorio sotterraneo, chiamato l'Alveare, per fermare una potenziale diffusione batteriologica. Inutile dire che il nostro gruppo incontrerà tanti zombie desiderosi di abbracciare e mordere qualcuno che sia dotato di vita e tanta gente morirà male.
Alice è interpretata da Milla Jovovich ("Giovanna d'Arco" e "Il Quinto Elemento), affiancata da Michelle Rodriguez (la mitica Letty nella serie di "Fast and Furious") nei panni di Rain, Eric Mabius ("Ugly Betty") in quelli di Matt e James Purefoy (bravissimo in "The Following") in quelli di Spence, l'altro amnesiaco del gruppo.
Nonostante sia tutto diverso dal gioco, la storia è interessante e alla fine ho tifato per la sopravvivenza di alcuni personaggi, nonostante fossero stupidi. La Jovovich non sarà la migliore attrice del mondo, ma ha carisma ed è dotata di grande energia e dinamicità.
Anche la sceneggiatura non è malaccio e la violenza soddisfa le aspettative, non ci sono censure o tentativi di addolcire i toni per gli adolescenti: la gente viene morsa e fatta a pezzi e c'è tanto sangue. Io lo vidi probabilmente quando andavo alle medie e sono rimasto impressionato. Anche sulle scene di azione non si sono risparmiati e ne sono grato, infatti il film scorre in modo frenetico, fino ad arrivare al finale pieno di ansia.
Era impossibile pensare che la storia sarebbe finita con un unico film e gli ultimi minuti lo confermano, succede letteralmente l'apocalisse...


Eccoci al secondo capitolo, "Apocalypse", uscito nel 2004 e diretto da Alexander Vitt con la sceneggiatura di Anderson.
Da fan dei videogiochi, ho apprezzato questo seguito molto più del suo predecessore, grazie alla presenza di molti riferimenti al gioco, a partire dall'ambientazione, Raccoon City.
Alice, scappata da un laboratorio, scopre che è l'intera Raccoon City è stata colpita dal contagio del T-Virus. In pratica, ci sono più morti che vivi. La ragazza, insieme a un gruppo di sopravvissuti, dovrà trovare un modo per lasciare la città prima che la Umbrella distrugga tutto, ma dovrà fare i conti con una creatura pericolosa di nome Nemesis...
Milla Jovovich torna nei panni della misteriosa Alice ed è affiancata da un nuovo cast, tra cui Sienna Guillory ("Eragon") nei panni della mitica Jill Valentine, Oded Fehr (i primi due film de "La Mummia") in quelli di un altro personaggio dei videogiochi, Carlos Olivera, e Jared Harris ("Sherlock Holmes: Gioco di Ombre") in quelli del dottore Charles Ashford.
La storia, anche se con molti elementi inediti, si avvicina a quella del secondo gioco. Possiamo notare riferimenti a diversi capitoli della saga: l'ambientazione ricorda il secondo è il terzo gioco, la presenza di Jill (e del suo outfit iconico) e Carlos (Fehr bravo, anche se non ci azzeccava con l'originale), così come di Nemesis rimanda di nuovo al terzo capitolo, mentre la famiglia Ashford è un omaggio a "Code Veronica", anche se i personaggi del film e del gioco sono completamente diversi.
La storia mi è piaciuta molto di più che nel film precedente e sono rimasto sorpreso anche da alcuni colpi di scena. Vedere Jill, Carlos e il Nemesis (reso abbastanza bene, tra l'altro) mi ha reso davvero felice. La Jovovich riesce sempre a fare una bella figura (molto brava nelle scene di azione) Ho apprezzato anche la continuità, visto che riprende esattamente da dove è finito il primo film. Anche qui la violenza e le scene di azione non mancano e sono di buon livello.
A distanza di anni, continua a rimanere uno dei miei film preferiti della saga.
Anche stavolta, il finale lascia presupporre un continuo... (caratteristica che sarà presente in tutti film)


Passiamo dall'atmosfera urbana di Raccoon City a quella sabbiosa, deserta e silenziosa del Nevada e dello Utah.
"Extinction" diretto da Russell Mulcahy, è ambientato 3 anni dopo gli eventi del predecessore: ormai il T-Virus si è diffuso in tutto il mondo e i pochi sopravvissuti sono costretti a vagare di città in città per sfuggire ai non morti e per racimolare provviste. Alice, alla ricerca di un rifugio in Alaska, cerca di portare in salvo un convoglio formato da nuovi arrivi e volti familiari, ma l'Umbrella è alla costante ricerca della ragazza...
Il cambio radicale dell'ambientazione è interessante, ma mi ha lasciato perplesso la mancanza di informazioni sugli eventi avvenuti nei tre anni trascorsi tra i due film. Molte domande senza risposta. Qui ci sono veramente pochi riferimenti al videogioco, tranne la presenza del mostro Tyrant (più o meno) e quella di Claire Redfield, interpretata da Ali Larter  ("Final Destination" e "Heroes"). Claire mi è piaciuta tanto, da grande fan del personaggio videoludico ho apprezzato la sua resa sul grande schermo, complice anche la Larter che mi ha fatto una buona impressione sin da "Final Destination". Anche il ritorno di alcuni personaggi mi è piaciuto, così come alcune aggiunte, come il dottor Isaacs (Iain Glen, altrimenti noto come Jorah "Mr. Friendzone" Mormont in "Game of Thrones"), il villain del film.
Gli zombie, non so perché, ma sono più brutti del solito, in questo film, mi hanno davvero fatto ribrezzo. Non parliamo poi del Tyrant...se non lo avessi letto su Wikipedia, anni fa, non avrei mai pensato che potesse essere lo stesso mostro che ha terrorizzato le ultime scene del primo videogioco. Mamma mia che brutto. Inoltre non capisco perché nel deserto compaia la Torre Eiffel...vabbè, sono licenze artistiche. La trama non è una delle migliori, soprattutto per colpa dei buchi di sceneggiatura. In generale, il film non regge il confronto con i predecessori, ha molti difetti e cose fatte male (hanno persino reso Wesker un tizio pacioccone incollato sulla sua scrivania...ma perché??). Grazie al cielo, alcuni rimandi al primo film, la Jovovich e l'interessante aggiunta di Ali Larter e Iain Glen hanno salvato un pochettino il film.


Dopo la cocente delusione del terzo film, ho sperato davvero in un miglioramento nel prossimo capitolo. "Afterlife" si può dire che ha esaudito le mie preghiere. Uscito nel 2010, scritto e diretto dal buono e caro W.S. Anderson, il quarto capitolo è l'unico film della saga che sia riuscito a vedere al cinema, per motivi di tempistiche, e devo dire che è stata un'esperienza molto divertente.
Anche questa volta il film è ambientato anni dopo il predecessore, per la precisione 4 anni. Alice ha radunato un esercito di cloni per condurre un attacco alla sempre presente Umbrella Corporation (sembra un titolo di Star Wars). Mesi dopo, Alice va alla ricerca dell'Arcadia, il rifugio in cui aveva mandato i superstiti di "Extinction"...
Anche stavolta non ci vengono date spiegazioni su cosa sia successo nel lasso temporale tra i due film. E vabbè, me ne farò una ragione. Facciamo che l'unica cosa che abbia fatto Alice sia stata addestrare i suoi cloni. La storia però è buona, scorre bene con un paio di colpi di scena prevedibili e un finale molto coinvolgente. Solo una cosa continua a lasciarmi perplesso: come ha fatto Claire a sopravvivere 4 anni in quelle condizioni, da sola? E vabbè.
Anche stavolta, nuovo cast, a parte Alice, Claire e K-Mart (Spencer Locke). Per mia somma felicità, Albert Wesker viene interpretato da un nuovo attore, Shawn Roberts e il risultato è decisamente migliore, il biondo infame è tosto, combattivo e dinamico. Ci sono anche personaggi originali, come Luther West, interpretato da Boris Kodjoe, e Bennett (Kim Coates). Ma l'aggiunta che mi ha reso strafelice è stata lui: Chris Redfield. Il mio personaggio preferito, insieme a Claire, è approdato nella saga cinematografica! A interpretarlo è un volto noto, Wentworth Miller, amato in "Prison Break". Ammetto che non sarebbe stata la mia prima scelta per Chris, ma se l'è cavata molto bene. Quindi questo film ha già un punto a suo favore: i fratelli Redfield.
Un'altra new entry proviene dal mondo non morto ed è un bell'omaggio al quinto videogioco: il boia Majini, dotato di un'ascia gigantesca. Il combattimento contro di lui l'ho trovato fighissimo.
Le scene di azione sono tante e sono fatte molto bene. Anderson non sarà un regista e soprattutto sceneggiatore da Oscar, ma ci regala sempre grandi scene dinamiche e combattimenti coinvolgenti. "Afterlife", inoltre, è il primo film della saga ad essere stato girato in 3D, quindi il pubblico viene catapultato in prima persona nel pieno dell'azione.
L'ambientazione non è più il deserto, grazie al cielo. Si passa dal Giappone alle grandi città abbandonate. Mi è piaciuto il cambio da luoghi troppo ampi come il deserto a scene buie e claustrofobiche.
La colonna sonora mi è piaciuta molto, ancora più che nei film precedenti.
Per la prima volta sembra che il film finisca bene...peccato che l'ultimo minuto rovina l'atmosfera positiva. Apprezzerete però un cameo.


Eccoci all'ultimo film (per ora), "Retribution", uscito nel 2012 e sempre diretto da Anderson. Non se so definirlo un vero e proprio film, sembra più un videogioco preparatorio all'ultimo capitolo.
Stavolta la storia non è ambientata anni dopo, ma poco dopo il finale di "Afterlife": Alice viene catturata dalla Umbrella e torturata da Jill, ora corrotta dall'organizzazione. Per fortuna la ragazza riesce a liberarsi, ma deve trovare una via di fuga dall'impianto sotterraneo in cui è rinchiusa, tra cloni, trappole e ovviamente tanti zombie. Nel frattempo, anche Wesker (!) ha mandato una squadra di soccorso per Alice...
Del film precedente rivediamo Alice, Wesker e Luther, oltre a Jill (il cameo nel finale). Chris, Claire e K-Mart che fine hanno fatto? Non ci è dato saperlo. Wesker, da cattivone, è improvvisamente diventato buono e appare davvero poco, qui la villain è Jill e mi è piaciuta, anche perché omaggia il suo personaggio in "Resident Evil 5". Ci sono new entry, come la piccola Becky (Aryana Engineer) e tre vecchie glorie della serie videoludica: Leon S. Kennedy (Johann Urb), il personaggio più insipido del cast (della serie "come rovinare un personaggio iconico"), Barry Burton (Kevin Durand), che mi è piaciuto molto, e infine la grande Ada Wong  (Li Bingbing), resa abbastanza fedelmente, soprattutto nell'aspetto fisico. Ci sono anche dei ritorni a sorpresa: Rain e One dal primo film e Carlos dal secondo e terzo. Com'è possibile, se sono morti da anni? Semplice, sono cloni. Il fine di riportare One continuo a non capirlo, visto che è apparso poco, ha detto una frase e si è rivelato utile quanto un rotolo vuoto di carta igienica. Rain e Carlos per fortuna sono stati omaggiati abbastanza bene, soprattutto la prima: ok che Michelle Rodriguez è epica in sé, ma vederla interpretate due cloni, uno buono e uno cattivo (stessa cosa per Fehr e i suoi due Carlos), mi ha divertito molto. A livello di personaggi, posso dire di essere rimasto soddisfatto (Leon a parte, mi ha fatto davvero schifo la sua mosceria).
Lo stesso non si può dire della storia: è come se non ci fosse. Alice viene catturata, l'Arcadia viene con grande probabilità distrutta, Chris, Claire e K-Mart spariscono nel nulla, Alice si risveglia in una struttura sotterranea e cerca di scappare, con alcuni aiuti. Davvero, mi pare di stare davanti a un videogioco, solo che non posso controllare Alice. Trama davvero banale, con colpo di scena finale stupido e prevedibile. Però ci sono rimasto male per alcune morti. Un'altra cosa che mi ha lasciato perplesso è la mancanza di informazioni su Jill: sta povera anima, che cavolo ha combinato tra la fine di "Afterlife" e "Retribution"? Sono passati tanti anni, sarebbe stato bello vedere qualche flashback. Non ci credo sia stata subito catturata dalla Umbrella e tenuta ibernata per anni, per poi liberarla alla prima occasione.
La sceneggiatura è come la trama, quasi non esiste per quanto è banale.
Il film viene salvato principalmente da aspetti tecnici: gli aspetti speciali sono molto belli, gli zombie pure mi sono piaciuti, lontani dalla bruttezza del terzo film, ma la cosa migliore sono state le scene di azione: gran bei combattimenti, soprattutto nelle ultime scene. Anche la colonna sonora era discreta.
Anderson ci ha fatto capire, per l'ennesima volta, che le scene di azione sono il suo forte. Allora, bello de casa, lascia il compito della sceneggiatura e della regia generale a qualcun'altro, grazie. :) Anche perché ci hai fatto aspettare quasi 5 anni per il sesto film, potevi fare di meglio piuttosto che presentarci qualcosa di incompleto. Non è stato il peggior film (il terzo rimane imbattuto), ma sono state sprecate molte potenzialità.

Nonostante i pochi elementi in comune con la storia originale e molti punti bassi, la serie cinematografica di "Resident Evil" è comunque un buon omaggio ai videogiochi. Milla Jovovich è un'eroina carimastica e dinamica, i combattimenti sono belli e gli zombie fanno impressione.
Non vedo l'ora di vedere "The Final Chapter", spero sia un degno finale.
Ho letto anche sono già al lavoro per un reboot della serie. Spero stavolta esplori la storia dei videogiochi, a cominciare dalla villa sulle montagne Arklay, e che soprattutto rendano giustizia ai personaggi.
Un consiglio: cercate di non vederlo in lingua originale, soprattutto per la voce di Milla. Sarà una bellissima energica donna, ma non si può sentire. Sembra abbia fumato un pacchetto intero di sigarette prima di andare in scena. Tanti complimenti a Francesca Fiorentini, la sua doppiatrice italiana, per aver reso Alice molto più credibile da punto di vista vocale.

RedNerd Andrea

Commenti

  1. La saga potrebbe prendere il titolo di "Giovanna d'Arco e il suo amico procione a spasso per WeskerOS: l'attacco dei cloni". Colonna sonora a cura dei Pooh. Vediamone subito i motivi

    Cosa si utilizza per combattere le api? Il fumo! Coincidenze che l'attrice sia proprio Giovanna d'Arco, ovvero la donna più "caliente" di Francia? Io non credo.

    Nel secondo film c'è una attrice che compare anche in Eragon. E che personaggio fa? Arya Drottningu (drottningu sta per principessa, anche se non c'è un corrispettivo preciso nella tua lingua... Accontentati dell'Antica Lingua. Si, sono un fan accanitissimo di Eragon e so che ci va la dieresi sulla o, ma la tastiera non mi collabora). D'altronde, quando c'è troppo fumo, è opportuno cambiare arya.

    Il secondo, inoltre è ambientato a Proccionopoli. Serve altro per giustificare la presenza degli amici lavatori?

    Terzo film: Torre eiffel nel deserto. Licenza poetica o miraggio? Scopritelo solo su rieducational channel!

    Quarto Film: c'è l'uomo che dà il nome al sistema operativo di casa lannister: dopo il successo di iOS, WeskerOS!

    Quinto film: star Wars se sei tu, credevi nel progetto, oppure hai avuto un ritorno economico? E perché sono bastati proprio 7 miliardi?

    Sesto film: già nel titolo si capisce che hanno dato i soldi a star wars. Il tema principale poi è un capolavoro dei Pooh: piccola Becky viene ancora cantata...


    Mareval94



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