JAPAN GALAXY: MIDNIGHT DINER TOKYO STORIES - Riflessioni notturne



Una cosa molto bella di Netflix è il contenere film e serie tv non solo americane/inglesi o italiane: ci sono molto prodotti spagnoli, indiani, israeliani, coreani e giapponesi difficili da trovare altrove.
Da grande fan della cultura giapponese, ho iniziato "Midnight Diner: Tokyo Stories" ("Shinya Shokudō"), una serie tv semplice e molto carina.

Trama: "Master" gestisce una tavola calda a Tokyo, aperta da mezzanotte fino alle 7 di mattina, frequentata da molte persone; ogni sera l'uomo è testimone delle interessanti storie dei clienti...

Diretta da Joji Matsuoka e Nobuhiro Yamashita e distribuita da Netflix Japan, "Midnight Diner: Tokyo Stories" in realtà è parte di un franchise: l'opera è tratta dal manga "Shinya Shokudō" di Yarō Abe. Da tale fumetto sono già state tratte tre stagioni di una serie tv live action, tra il 2009 e il 2014, e due film, nel 2015 e nel 2016, oltre ad essere stati creati dei remake cinesi e coreani.
Attualmente non ho capito se questa nuova serie può essere considerata una quarta stagione del serial tramesso in precedenza. Purtroppo le precedenti trasposizioni sono inedite in Italia, spero che la nostra sede Netflix recuperi al più presto.

"Master", il gestore della tavola calda, è interpretato da Kaoru Kobayashi; lui è l'unico ad apparire in tutti gli episodi, mentre gli altri personaggi sono clienti abituali che appaiono in qualche episodio o i protagonisti della storia del giorno (in questo caso, "notte").
Il suo è un bel personaggio: placido, gentile e saggio, offre un menù fisso ma è disponibile a preparare piatti su richiesta se ne possiede gli ingredienti. All'apparenza burbero, in realtà ha un grande cuore. Inoltre è un personaggio difficile da decifrare nel profondo, quindi alla fine si sa poco di lui, nemmeno il suo nome.
Anche i personaggi di supporto sono fatti bene, tra le comari del quartiere che vengono a spettegolare davanti a un piatto caldo e gli sfaccendati che amano scherzare con "Master": la tavola calda, ogni episodio, si popola di personaggi diversi e ben caratterizzati che donano energia e colore.

La trama cambia a ogni episodio: ci sono persone che soffrono d'amore, rivalità tra colleghi, incontri casuali e così via. Ogni storia non è mai banale, raccontata con la semplicità che i giapponesi sono soliti usare. Per fortuna ogni storia si autoconclude, per la maggior parte con un happy ending.

La sceneggiatura riflette la storia: umile ma efficace. Ogni persona rappresenta il suo ceto attraverso le parole che usa, quindi possiamo sentire a pieno la varietà dei registri linguistici giapponesi, anche perché è l'unica lingua disponibile, non c'è la versione doppiata. Meglio così, è un ottimo esercizio e le voci dei giapponesi sono davvero particolari!

La location, ovviamente, è quasi sempre la tavola calda, ma siamo anche in grado di vedere parte della vita quotidiana delle persone protagoniste dell'episodio. Il luogo di ritrovo gestito da "Master" è piccolo, semplice ma pieno di calore. Basta sedersi, ordinare e sembra di trovarsi a casa. Questa sensazione è arrivata persino a me, che guardo il tutto da uno schermo, a migliaia di km dal Giappone. Per tutto il tempo non faccio altro che dire "Quanto vorrei essere pure io lì!"
Menzione speciale per le pietanze di "Master". Sono davvero invitanti. Infatti vi consiglio di vedere questa serie fuori dall'orario dei pasti, a differenza di quanto ho fatto io. Vi verrà perennemente fame. Ogni episodio poi presenta un piatto particolare, importanti ai fini della trama. Che bontà...

80% della serie, ovviamente, è ambientata di notte, quindi vedrete la tranquillità delle stradine giapponesi al buio. L'atmosfera rilassante e silenziosa viene rafforzata dalla colonna sonora, semplice e placida.

Purtroppo questa serie è breve, solo 10 episodi da 25 minuti ciascuno, quindi si finisce in fretta. Tuttavia mi sono accorto che riguardandola, riesce a emozionare come nella prima visione.
Mi auguro davvero che Netflix riesca ad acquistare anche le stagioni e i film precedenti, voglio sapere di più su "Master" e sui suoi simpatici ospiti.

RedNerd Andrea

Personaggio preferito: Sicuramente "Master". Un grande lavoratore che si interessa ai suoi clienti senza essere invasivo, con una sua sensibilità nascosta sotto una scorza neanche tanto dura. Inoltre i suoi piatti sono troppo invitanti, andrei a dormire tardi solo per fare un salto a mangiare da lui.
Menzione affettuosa per le tre comari, simpaticamente fastidiose.

Commenti

  1. Primo commento con la nuova grafica e questo evidenzia in modo tragico il mio ritardo nei commenti

    #cistiamolavorando
    #pianpianino
    #allanagrafehannomenoarretrati
    #aldadeusaniolovers
    #ragnoportaguadagno
    #hannorottoglihashtag

    Benissimo, dopo questa frizzantina introduzione che manco Renzi in pieno fervore rottamatorio, veniamo al dunque: storie raccontate a pranzo. Di fronte al master. Che cucina. Sembrano le regole di D&D: Dimmi e Deglutisci, il nuovo gioco di ruolo nel quale mangi mentre parli e devi tirare un D20 per non morire soffocato. Inutile dire che il dado è leggermente truccato (giusto un filo di fondotinta e un po' di rossetto) e ad ogni episodio è una strage... E comunque, anche i pochi sopravvissuti al dado, non possono sopravvivere alla meravigliosa cucina che meliod... Ehm... Il master propina in continuazione. Le prime 3 stagioni non sono implementabili: è morto di blocco intestinale il traduttore. RIP (Rifatti Il Palato)

    Mareval94

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  2. Non mi hai menzionato. Scommetto che ti sei dimenticato della nostra relazione sbocciata come un fiore in un campo...

    #amnesiafloreale

    -Nontiscordardimé

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