SERIE TV: BORIS (1° STAGIONE) - Professionisti che lavorano a c***o di cane




Netflix è la causa della perdita di vita sociale di molte persone, è vero, ma è anche la salvatrice di dignità come la mia: col tempo, aggiunge al catalogo serie tv famose già uscite da tempo che io non ho ancora avuto occasione di vedere.

Circa due settimane fa, Netflix Italia decide di aggiungere alcune serie tv nostrane, giustamente: ha aggiunto al catalogo addirittura serie israeliane e indiane e non ha pensato minimamente ai nostri prodotti? Vabbè, meglio tardi che mai. E quindi "Non Uccidere", "L'Ispettore Coliandro" e addirittura "Don Matteo" sono ora tutte per noi! In realtà mi interessava soprattutto una serie che desideravo recuperare da molto tempo, ovvero "Boris" (che a quanto pare fosse già presente nel catalogo da tempo, ma non l'ho mai notata fino a poco tempo fa). Sì, è disdicevole il fatto che non l'abbia ancora vista, ma errare è umano! Quindi mi sono divorato la prima stagione in pochi giorni. Ora capisco perfettamente perché sia osannata dal pubblico...e mi unisco con tutto il cuore al coro. Per ora è una grande serie tv. E nonostante sia passato qualche anno, sono riuscito a godermela senza sapere niente della storia.

Trama: Alessandro è uno stagista che viene assunto per lavorare sul set della serie tv "Gli Occhi del Cuore 2", diretta da René Ferretti. La grande voglia di fare e, soprattutto, la pazienza del ragazzo verrà messa a dura prova, in quanto lo staff della serie è formato da persone molto particolari, compreso il regista...

Trasmessa nel 2007 e ideata da Luca Manzi, la prima stagione di "Boris" porta una ventata di aria fresca nel panorama televisivo italiano. Dopo tante fiction noiose e poco originali, infatti, quest'opera si è fatta distinguere sin dalla prima puntata per il tuo tema innovativo: la preparazione di una serie tv vista da dietro le quinte. Se questa non è la versione televisiva del metateatro, non so come altro definirla!

Il cast è nutrito e consiste in molti nomi noti: Alessandro è interpretato da Alessandro Tiberi (visto in "Immaturi" e sentito come doppiatore in molte cose, come "The Faculty" e la prima serie di "Nikita"; René Ferretti è Francesco Pannofino, grandissimo doppiatore (mi basta dare solo un esempio della sua bravura: George Clooney). Altri personaggi principali sono Arianna, l'assistente alla regia Arianna (la bravissima comica e imitatrice Caterina Guzzanti), Biascica, il capo elettricista (la iena Paolo Calabresi) e gli attori protagonisti Stanis (che di cognome non fa Baratheon, per fortuna) e Corinna (Pietro Sermonti e Carolina Crescentini), nonché Boris, l'adorabile pesciolino rosso di René che possiamo definire come il suo sostegno generale e musa.
Nel corso degli episodi sono apparsi, in ruoli ospiti, altri grandi nomi come Roberto Herlitzka, Giorgio Tirabassi, Sergio Fiorentini, Luisa Ranieri e Valerio Mastandrea, quest'ultimo in un esilarante cameo.

Il cast è fantastico, sono tutti bravi, sia gli attori principali che le guest star. Ogni personaggio ha una sua caratterizzazione: alcuni, nonostante non compaiano in tutti gli episodi, riescono comunque a entrare nella memoria del telespettatore.
Il protagonista è un personaggio in cui molti possono riconoscersi, in quanto giovane di belle speranze che vuole fare il lavoro della sua vita, nonostante i tanti ostacoli. René è l'anima del gruppo, con le sue idee e i suoi scazzi imprevedibili ma esilaranti (la voce inconfondibile di Pannofino rende il tutto ancora più strepitoso). La Guzzanti dimostra il suo talento, a mio parere meno riconosciuto rispetto ai suoi (bravissimi) fratelli, oltre a esercitare grande fascino sotto una scorza scorbutica. Biascica fa sorridere anche solo a sentirlo nominare, li mortanguerieri. I due attori sono elementi difficili da sopportare, io stesso li volevo picchiare, a un certo punto: Sermonti (uno dei pochi attori a cui mi ero affezionato in "Un Medico in Famiglia"), come Stan(n)is è l'emblema dell'eccentricità e si ama o si odia, mentre la Crescentini è comunque adorabile nonostante sia la diva capricciosa. Per lei una nota di merito a parte, in quanto non è facile fingere di non saper recitare: infatti Corinna è una "ca**a maledetta" (cit.), pensiero condivisibile da tutto il pubblico, probabilmente, e la Crescentini rende l'incapacità del personaggio al meglio. Bravissimo nel rendersi odioso e anche inquietante Ninni Bruschetta, nei panni del direttore della fotografia Duccio.
Una cosa che mi è dispiaciuta è stata il poco spazio dato ad Antonio Catania (nei panni del delegato di rete Diego Lopez). Speriamo nelle prossime stagioni.

La trama, come ho già detto, è innovativa: tutto gira intorno alla produzione della fittizia serie tv "Gli Occhi del Cuore 2", fiction la cui qualità è decisamente scadente (ironia della sorte, "Boris" invece è un capolavoro). Nel corso degli episodi vediamo come si comporta il cast al lavoro, tra attori privi di talento, tecnici svogliati (Arianna e Alessandro a parte) e problemi nell'ottenere uno share dignitoso. La ciliegina sulla torta è René, che, nonostante sia un grande regista, cerca di concludere il lavoro il più velocemente possibile, anche lavorando a "c***o di cane" (altra cit.)
Il modo di rappresentare una serie attraverso il backstage con grande ironia aiuta molto ad attualizzare il mondo del cinema e della televisione: magari noi telespettatori, vedendo un'opera, bella o brutta che sia, pensiamo che cast e staff si debbano essere divertiti per tutto il tempo, durante le riprese.
...
Sì, certo...come no.
L'ansia di terminare il prima possibile e con la migliore qualità rende tutti stressati, irascibili. Considerando che non tutti sono dei pezzi di pane o persone disponibili e volenterose, ecco che i litigi sono all'ordine del giorno, proprio come in "Boris". Sono tutti degli esseri umani che voglio portarsi la pagnotta a casa, siano attori, registi o tecnici.
Un mondo davvero affascinante, dico sul serio. Tante difficoltà nel percorso, ma alla fine solo grandi soddisfazioni (di solito).

La storia della realizzazione di questa brutta fiction scorre in maniera piacevole e divertente per tutti i 14 episodi.

Sceneggiatura fantastica. Ogni personaggio possiede delle battute micidiali e i dialoghi non sono mai banali, sanno intrattenere davvero bene. Questo però riguarda i dialoghi di "Boris". "Gli Occhi del Cuore 2" fa pena pure a livello di sceneggiatura.
Ormai è raro incappare in una serie tv italiana comica a livello non cretino: "Boris" per fortuna è un'eccezione, ho riso di gusto in molte occasioni. Belli anche i riferimenti a varie opere famose.

L'ambientazione è il set di "Gli Occhi del Cuore": un enorme stabilimento pieno di camper e studi. Sembra di stare in prima persona dentro il set. Ero davvero in paradiso.
La colonna sonora è davvero simpatica. I momenti in cui vengono girate le scene della fiction sono contraddistinti da una traccia a sé.
La sigla di apertura e di chiusura merita un plauso in particolare: cantata dai geniali Elio e le Storie Tese (scelta perfetta per il genere della serie), rimane subito fissa nella mente, complice anche il simpatico video di apertura, in cui i membri del cast vengono presentati mentre cantano con il labiale la canzone.

Devo dire che, dopo aver visto questa prima stagione, mi sento più completo, a livello di cultura italiana. È stata già inserita tra le mie serie tv nostrane preferite. Ho decisamente capito il perché tutti me la consigliassero.
Non vedo l'ora di cominciare la seconda serie e di divorarla con la stessa passione con cui ho affrontato la visione della prima.

RedNerd Andrea

Personaggi preferiti: René, Arianna e Biascica. I personaggi più divertenti, a mio parere. Menzione speciale per Stanis.

Commenti