JAPAN GALAXY: BLAZING TRANSFER STUDENTS - 7 folli omonimi




Pensavo di avere assistito all'apice della follia nipponica, dopo aver visto "Bloody Muscle Bodybuilder in Hell".
Ancora una volta (e con piacere) mi sono sbagliato. Non avevo ancora visto "Blazing Transfer Students".
È la serie tv più demenziale che io abbia visto negli ultimi anni: supera in scemenza persino "Unbreakable Kimmy Schmidt" (e ce ne vuole...anzi, devo cominciare la terza stagione) e "Neo Yokio".
Ho riso come un matto, ho apprezzato ogni singola chicca trash e per di più...sono diventato fan di una boy band. Della serie "The Impossible is Possible".

Trama: 7 ragazzi vengono trasferiti dalle loro scuole nell'accademia Tanebi. Per quale motivo? C'entra qualcosa il fatto che tutti facciano Kakeru di nome?

Diretta da Toshio Lee e rilasciata questo mese su Netflix come una sua esclusiva, "Blazing Transfer Students" (in giapponese "Honō no Tenkōsei REBORN" è il sequel televisivo del manga omonimo (senza il "REBORN", però), uscito tra il 1983 e il 1985.

I sette protagonisti sono interpretati dai componenti della boyband di Osaka "Johnny's West". Insieme a loro appaiono Takeshi Kaga, nei panni del preside Takizawa, e Umika Kawashima in quelli di una delle studentesse dell'accademia (e braccio destro del preside) Hikari, insieme a guest star diverse a ogni episodio.

I Kakeru sono tutti degli stereotipi comuni nella cultura giapponese e sono contraddistinti da un colore diverso ciascuno per permetterci di non confonderli:
Kakeru Shigeoka (Daiki Shigeoka), colore rosso. Il tipico ragazzo comune che non possiede niente di speciale.
Kakeru Kiriyama (Akito Kiriyama, l'unico che riesco a distinguere dagli altri persino nei video live del gruppo), colore arancione. Samurai pazzoide che usa una katana microscopica.
Kakeru Nakama (Junta Nakama), colore giallo. Il cervellone tecnologico del gruppo, sportivo quanto Raffaello Tonon al GFVip.
Kakeru Kamiyama (Tomohiro Kamiyama), colore verde. Il bimbo fifone e piagnucolone.
Kakeru Fujii (Ryusei Fujii), colore blu. Narcisista elegante, quasi effemminato. I suoi capelli sono così biondi e swish che Lady Oscar levete...
Kakeru Hamada (Takahiro Hamada), colore viola. Il pugile tutto ligio alla dieta e alle regole (mi ricorda tanto Akihiko di "Persona 3").
Kakeru Kotaki (Nozomu Kotaki), colore rosa. Il bulletto impulsivo ma anche con un gran cuore (fisicamente mi ricorda Mondo di "Danganronpa"), in grado di allungare il suo amato ciuffo a suo piacimento (ovviamente pare una cosa molto brutta).

I protagonisti sono fantastici: ognuno ha un suo carattere particolare e fanno quasi tutti morire dal ridere, regalandoci dei puri momenti trash. Non saranno nati come attori, ma hanno un'energia pazzesca.
Se deve proprio esserci qualcosa di negativo, allora dico che Shigeoka è stato il più noioso: praticamente non ha brillato per niente per quanto era banale, ma sono sicuro fosse nel copione.
Hikari è una ragazza molto graziosa e anche cazzuta, ha rappresentato alla grande la quota rosa. Il preside è formidabile: è una action figure grandezza umana del protagonista del manga, in grado di muoversi e parlare. Una trovata davvero geniale. Chissà chi si nasconde sotto quel corpo di plastica...

La storia consiste in varie missioni che i Kakeru devono completare, in modo da scoprire chi di loro sia il vero Ragazzo Fiammeggiante in grado di ereditare l'accademia. Gli episodi sono autoconclusivi, quindi i ragazzi completano la quest entro i 26 minuti della puntata.
La struttura di ogni episodio è semplice: i guerrieri vengono mandati in un'altra scuola per risolvere dei problemi, la faccenda sembra complicarsi peggio, ma i protagonisti, grazie alla loro forza, riescono a vincere e a riportare la normalità.
I twist sono imprevedibili e simpaticissimi, al limite della follia, e vedere i Kakeru impazzire di fronte alle rogne è intrattenimento puro. Inoltre, strano ma vero, ci sono anche dei momenti teneri. Ogni episodio, quindi, scorre che è una meraviglia.
Elogi a volontà per la puntata finale: un vortice di sorprese, soprattutto gli ultimi secondi.
L'unico peccato è la breve quantità di episodi, che sono soltanto 8. Per finire la stagione non ci vuole neanche mezza giornata. Secondo me qualche episodio in più non avrebbe minimamente guastato, anzi...potevano sviluppare le poche cose meno riuscite, come Shigeoka. Però non importa, è stata comunque una bella esperienza.

La sceneggiatura è pazza: metà dei dialoghi sono puro nosense e ci sono momenti comici a volontà. Ogni Kakeru parla in modo tutto suo, chi tutto snob e raffinato (come Fujii) oppure scontroso, tipo Kotaki.
Ci sono anche momenti assurdi all'insegna del metateatro (o metatv).
Tante citazioni che prendono in giro i luoghi comuni di manga e anime, nonché altre cose, ma una in particolare ha aumentato il mio amore per questa serie.




In un episodio, Shigeoka e Kamiyama vanno a dare man forte a un altro Kakeru. I due arrivano a bordo di un go kart, con Shigeoka (rosso) con i baffi di Mario e Kamiyama (verde) con quelli di Luigi.
Puro genio. Non c'entrava un picchio con la storia, ma è stata una scena sublime.




C'è molta azione, tra combattimenti e fughe. La cosa più divertente è la mossa speciale dei Kakeru, il Pugno di Ferro delle Ferrovie: in pratica, dopo aver stimolato il braccio in maniera inequivocabilmente ambigua, i ragazzi possono sprigionare un raggio a forma di treno dal loro pugno.

Le ambientazioni consistono nell'accademia Tanebi e altre scuole in cui vengono mandati i ragazzi per risolvere i problemi: alcuni sono più particolari, come una scuola per gentiluomini o una città ambientata nel periodo Edo, altre sono tutte uguali tra loro.
Ogni volta che un personaggio fa un'azione, come dare un pugno o cadere, ciò viene reso con didascalie dinamiche, proprio come nei fumetti. Che bellezza.
La colonna sonora è coinvolgente e simpatica: la opening, ovviamente cantata dai Johnny's West, è fighissima e già dal secondo episodio l'ho cominciata a "intonare" a squarciagola con loro.
Io ho sempre odiato le boyband (parlatemi di One Direction e affini e comincio a ringhiare peggio di un chihuahua indemoniato o di uno Yungoos selvatico), ma se questi sette cantano sempre così, andrei sicuramente a un loro live.

Si sa, ho un debole per serie e film divertenti/demenziali (fino a un certo punto) che sappiano utilizzare sapientemente il trash. "Blazing Transfer Students" ha superato ogni aspettativa possibile. Me la sono vista con così tanto gusto che, finito l'ultimo episodio, mi è presa a male perché non ci stavano altri episodi da vedere.
8 episodi erano davvero pochi. Se dovessero fare una seconda stagione, ne pretendo almeno il doppio, ovviamente fatti bene come i predecessori.
Serie come questa, a mio parere, meritano di essere conosciute.

RedNerd Andrea

Fun Fact: I Johnny's West hanno cantato la prima opening dell'anime di "Ace Attorney" (che io devo assolutamente recuperare). Inutile dire che è una figata.

Personaggi Preferiti: Alla fine della fiera, ho adorato in particolare Kiriyama (samurai deficiente, nel senso buono del termine, con delle risatine irresistibili), ma mi sono piaciuti tanto anche Fujii (per la prima volta ho apprezzato il Narciso del gruppo), Hamada (da fan dei picchiaduro, apprezzo sempre il combattente, soprattutto se mi ricorda Akihiko di "P3") e Kotaki (il bullo più divertente di sempre).

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