SERIE TV: STRANGER THINGS 2 - Di nuovo a Hawkins




"Stranger Things" è stata una delle serie rivelazione dello scorso anno. Ha praticamente conquistato più o meno tutti. Io sono tra quelli conquistati, cosa che si può evincere leggendo l'articolo sulla prima stagione (recuperatelo prima di andare avanti con questa lettura).
Aspettare la seconda è stata una vera e propria tortura, soprattutto in questo ultimo mese, visto che ho deciso di non guardare trailer promozionali fino al rilascio ufficiale su Netflix. Sì, sono una persona masochista, ma mi sono assicurato una visione all'oscuro di tutto (più o meno).
Le mie aspettative ovviamente erano alte e il timore che il sequel non fosse all'altezza del primo capitolo c'era assai.
Poi il gran giorno è arrivato e sono partite le maratone (primi quattro episodi, poi altri due e infine gli ultimi tre).
Conclusione: aspettative non deluse. Un'ottima stagione, forse anche più interessante della prima sotto alcuni aspetti.

Trama: Un anno dopo gli eventi della prima stagione, gli abitanti di Hawkins cercano di andare avanti, nonostante le difficoltà. Tra nuovi arrivi e ritorni inaspettati, i protagonisti si ritroveranno ad affrontare una minaccia ben più grande del previsto...

Rilasciata a fine ottobre e creata dai fratelli Duffer, la seconda stagione di "Stranger Things" (denominata "Stranger Things 2", a mo di sequel) mantiene il genere del primo capitolo, ovvero sci-fi con elementi horror e comici.

Rivediamo il cast della prima stagione, con Winona Ryder nei panni di Joyce Byers e David Harbour in quelli dello sceriffo Hopper, affiancati da giovanissimi attori, tra cui Gaten Matarazzo, Finn Wolfhard, Caleb McLoughlin e Noah Schnapp (Dustin, Mike, Lucas e Will).
A grande richiesta torna anche la bravissima Millie Bobby Brown, ovvero Undici (o Eleven). Chi ha visto la prima stagione si chiederà come sia possibile. Tranquilli, la vostra curiosità verrà soddisfatta a tempo debito.
Inoltre, facciamo la conoscenza di alcune new entry: Sadie Sink nei panni della scontrosa Max (da me soprannominata "Sansa Stark quando le gira male", fisicamente è uguale); Dacre Montgomery in quelli di Billy, il fratello un pochino instabile di Max, mentre Linnea Berthelsen interpreta la misteriosa Kali.
Le altre due new entry sono molto conosciute, soprattutto dal pubblico nerd: Sean Astin (il grande Samwise del "Signore degli Anelli") interpreta Bob, il nuovo compagno di Joyce, mentre Paul Reiser ("Aliens") è lo scienziato Sam Owens.

I personaggi già noti sono fantastici come sempre, soprattutto i bambini. Dustin è il migliore, anche se combina un sacco di guai, mentre Mike si rivela complesso e pieno di grandi momenti. Lo ammetto, ho sopportato persino quei pallosi di Lucas e Will. Undici, inutile dirlo, spacca, così come Hopper. Joyce è sempre isterica e portatrice di ansia.
La vera rivelazione, tuttavia, è Steve (Joe Keery), fidanzato di Nancy (Natalia Dyer) e rivale di Jonathan (Charlie Heaton): se nella prima stagione non lo sopportavo, ora lo adoro, ha avuto un cambiamento in positivo ed è diventato un alleato cazzutissimo.
Anche le new entry mi sono piaciute: ognuna di loro ha un carattere diverso ed è stato molto facile amarli o odiarli. Max e Bob mi hanno conquistato.
Una sola cosa, sul cast, mi ha lasciato perplesso: Cara Buono, il volto di Karen, la madre di Mike e Nancy. Per carità, mi sta simpatica, ma il suo scopo? Nonostante faccia parte del cast principale, è apparsa 1 volta sì e 3 no e le sue scene sono sempre state meh, poco importanti. Porella, sfruttatela bene, nella terza stagione!

La storia è un sequel alla prima stagione (non a caso, la stagione è chiamata "Stranger Things 2") ed è ambientata un anno dopo. Nuovi misteri e altre minacce attendono i nostri protagonisti. Ormai Hawkins è diventata una calamita per le sventure. Inoltre alcuni personaggi non hanno ancora superato i traumi del Sottosopra, soprattutto Will: il ragazzino darà un sacco di problemi alla madre e agli amici.
Ovviamente non è finita: ci sono anche i problemi di cuore, soprattutto tra i giovanissimi, e quelli familiari, rappresentati, in maniera prevalente, dalla coppia Max-Billy.
La trama scorre bene attraverso i nove episodi e c'è un'ottima unione di momenti comici, drammatici e sci-fi/horror. Anche i colpi di scena ci sono e funzionano molto bene, soprattutto quelli traumatici.

*** ALLERTA SPOILER ***





Micio. E ho detto tutto. Il mio cuore gattaro ancora piange.





*** FINE SPOILER ***

Il finale mi ha coinvolto alla grande e tutto fa pensare che ci sarà una terza stagione. Già non vedo l'ora.
Menzione speciale per un certo episodio: a molti non è piaciuto perché non c'entra molto con la trama principale. Io, invece, l'ho apprezzato molto, ha mostrato lo sviluppo di un certo personaggio e ha anche creato le basi per una nuova sottotrama da usare nella prossima stagione.

Ottima sceneggiatura. Battute esilaranti (Dustin one love) e intriganti. La trama viene svolta bene, senza buchi, e i vari misteri vengono spiegati bene. I personaggi sono, ancora una volta, sono ben caratterizzati, con nuovi approfondimenti sul loro background personale. Una bella sorpresa è lo sviluppo di relazioni tra alcuni personaggi che nella prima stagione, per vari motivi, non si erano calcolati a vicenda.
Immancabili le citazioni a film degli anni '80, come "Halloween", "Mad Max", "Ghostbusters", e anche ai videogiochi, grazie alla presenza della fighissima sala giochi.
Anche stavolta, ho amato i titoli dei singoli episodi: ognuno di essi può essere una storia a sé.

L'elemento horror è stato gestito molto bene: le scene di suspense funzionano (preparatevi a eventuali jump scares), c'è tanta ansia e i nemici sono spaventosi e letali. Il mostro principale, nonostante non sia fortemente dettagliato (è solo una gigantesca ombra nera con molte braccia), è stupendo e ha un grande impatto.

Le ambientazioni sono belle, in pratica sono le stesse del primo capitolo, con alcune aggiunte molto carine (la città di Pittsburgh, meno solare e tranquilla e più moderna, e la sala giochi di Hawkins). Impressionanti le scene girate al buio, molto suggestive (come la sera di Halloween). Effetti speciali grandiosi, mostri inquietanti e fatti bene.
Da amante della musica anni '80, adoro la colonna sonora di questa serie: tracce create col sintetizzatore, abbinate perfettamente all'atmosfera, e canzoni iconiche dell'epoca (qualcuno ha nominato "Should I Stay or Should I Go?").

Pensandoci bene, ho divorato questa seconda stagione più in fretta, rispetto alla prima. Secondo me, hanno osato superare il potenziale del primo capitolo, con una storia più ampia e un maggior numero di domande a cui rispondere. Il risultato è notevole, sarei capace di rivedermi tutta la stagione, se avessi tempo. La storia bella, tante citazioni, un po' di horror e personaggi amabili hanno reso questa serie una delle mie preferite su Netflix, per quanto riguarda i prodotti americani.
Odio pensare di dover aspettare un altro anno per la terza stagione (hanno già cominciato a lavorarci, per nostra somma gioia), ma ci sono cose molto più importanti a cui pensare, sicuramente il tempo volerà.
Comunque, una gran bella stagione.

RedNerd Andrea

Personaggi preferiti: Dustin e Undici, per gli stessi motivi della prima stagione: lui è una sagoma ed è impossibile non volergli bene, nonostante a volte sia un vero impiastro; la dolce Undi, invece, è complessa e piena di sfaccettature, soprattutto ora che scopriamo la sua parte più umana. A loro si aggiungono Steve e Hopper, due eroi inaspettati con una grande evoluzione.
Dei new entry ho apprezzato molto Max (grande personalità) e Bob (simpatico e adorabile...e poi dai, è Samwise, già questo basta a renderlo un grande).

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