HORROR WORLD: TRAIN TO BUSAN - Zombie con gli occhi a mandorla!!




Mi sono avvicinato solo da poco tempo alla cultura coreana: ogni tanto mi piace spararmi qualche pezzo coatto e adrenalico di band come le Kara, gli Shinee o i B.A.P. Però non avevo mai visto un film o una serie tv coreana: essi vengono trasmessi molto meno rispetto a prodotti giapponesi o cinesi (ed è tutto dire). Solo Netflix, per ora, ha deciso di mettere disponibili molte opere coreane, ma sinceramente non mi attirano molto, sono tutti drama.
Solo in questi giorni è avvenuta la rottura del ghiaccio, grazie a Rai4 che ha trasmesso in prima serata (complimenti per il coraggio) "Train to Busan", zombie movie proveniente dalla Corea del Sud. Dopo averne sentito parlare bene da molte parti, ho deciso di dargli una possibilità (mai negare una chance a un film horror fatto bene) e mi ha coinvolto per ogni singolo secondo, fino alla fine. Un'opera davvero ben fatta sotto molti aspetti.

Trama: Seok-Woo è un gran lavoratore, forse anche troppo, visto che trascura ripetutamente la figlioletta Soo-An. Quando, per il suo compleanno, la bambina chiede di andare a Busan per passare la giornata con la madre, Seok-Woo la accompagna sul treno con forte riluttanza. Durante il viaggio, avviene l'impensabile: un'epidemia sta colpendo le città coreane e in qualche modo violenza e morte raggiungono il treno...

Diretto da Yeon Sang-Ho e distribuito nel 2016, "Train to Busan" (in originale "Busanhaeng") è un film horror zombie con elementi action e drammatici.
Il protagonista, Seok-Woo, è interpretato da Gong Yoo, mentre sua figlia da Kim Su-An. Altri personaggi (e passeggeri del treno) sono la coppia formata dal wrestler Sang-Wha (Ma Dong-Seok) e dalla consorte incinta Seong-Kyeong (Jung Yu-Mi); il giovane giocatore di baseball Yong-Guk (Choi Woo-Shik) e la sua amica Jin-Hee (Ahn So-Hee); Yon-Suk, un pezzo grosso - e aggiungerei di m***a - (Kim Eui-Sung); un misterioso vagabondo (Choi Gwi-Hwa) e due adorabili sorelle molto unite, In-Gil e Jong-Gil (Ye Soo-Jung e Park Myung-Sin).
Sappiate che io, per la difficoltà nel memorizzare i nomi coreani (sono oggettivamente ardui da ricordare e soprattutto pronunciare), ho usato dei nomignoli per tenere a mente i vari passeggeri. I nomi li ho dovuti cercare da wikipedia, sennò non ci sarei mai arrivato.

I personaggi sono davvero ben sviluppati, sia quelli protagonisti che quelli di supporto: ognuno di loro si sa far amare e odiare. Soprattutto Seok-Woo si rivela un grande protagonista: inizialmente si rende solo antipatico, con il suo carattere da lavoratore che guarda tutti dall'alto e pensa solo a sé stesso, ma più avanziamo nel film, più scopriamo il suo lato eroico e umano e si finisce per tifare con tutto il cuore per lui. La figlioletta è adorabile e non passa tutto il tempo a piangere capricciosa e a rompere le scatole. Già questo la posiziona sul podio dei migliori bambini presenti in un horror (moccioso di "Babadook", impara da lei.) La coppia wrestler-donna incinta è bellissima, coraggiosa e piena di carattere. Il pezzo grosso lo odierete davvero di cuore. Impossibile provare altri sentimenti nei suoi confronti. Anche il ragazzetto che gioca a baseball, il vagabondo e la sua amichetta, all'apparenza superficiali e stereotipati, si sanno rendere interessanti.
Ogni performance è emozionante, soprattutto la relazione padre-figlia di Seok-Woo e Soo-An.

La storia è una versione Trenitalia di un semplice zombie movie: il treno parte, un infetto si infiltra senza essere notato e quando viene trovato, è troppo tardi: orrore, sangue e morte si propagano nel mezzo di trasporto. Chi sopravvive cerca di arrivare alla prima stazione priva di pericolo, cercando di nascondersi nei pochi posti sicuri rimasti nel treno. Ovviamente gli imprevisti saltano fuori come funghi, le vittime aumentano e sia i personaggi che noi spettatori finiscono per piangere alcuni caduti che meritavano di arrivare alla fine del film. Ci sono alcune scelte discutibili da parte di qualche personaggio, ma la pellicola fila liscio e senza particolari buchi di trama.
Il finale è bellissimo ma è una forte presa a male.
Le scene drammatiche sono gestite bene, c'era poca soap opera e se ce n'era, era probabilmente giustificata. Colpi di scena notevoli e strazianti.

Sceneggiatura buona, con battute non banali e anche frasi divertenti (unicamente dette dal wrestler Sang-Wha). Ogni personaggio è stato sviluppato bene, soprattutto il rapporto tra padre e figlia, partito con freddezza da entrambe le parti e cresciuto gradualmente in forte fiducia e affetto. Servono per forza gli zombie per ricostruire i rapporti familiari? Bah...

La quantità di violenza non è per niente esagerata, anzi è moderata e fatta bene, per essere un film zombie del 2016: morsi a volontà, resi molto realistici. C'è molta azione, i sopravvissuti scappano a destra e a manca, arrivando a fare a botte con gli zombie per evitare di essere divorati. Funziona tutto.
Gli zombie sono davvero inquietanti: si muovono a scatti, anche se hanno degli arti discolati, e corrono abbastanza veloci. Chi viene infettato diventa in poco tempo uno di loro, chi viene ucciso neanche un minuto e si rianima. Forse questa velocità di trasformazione è esagerata (negli altri film prima di rianimarsi ci vuole più tempo), ma rende il ritmo del film più serrato e tachicardico.

L'ambientazione è innovativa: già è rarissimo trovare un film sugli zombie girato in Corea del Sud, figurarsi ambientato in un treno. Viene data molta importanza a carrozze e bagni del mezzo (capirete perché menziono i bagni) e l'alternanza tra scene buie e luminose svolge un ruolo funzionale, così come i momenti più stretti e angusti nel treno e quelli più spaziosi nelle aree esterne.
Musica non presente in maniera preponderante, ma tracce azzeccate per ogni scena.

"Train to Busan" ha ottenuto grande successo di pubblico (è stato uno dei film più visti in Corea del Sud, nel 2016) e critica. Poco tempo dopo è stato rilasciato un prequel animato, "Seoul Station".

Senza dubbio, uno dei film horror e soprattutto zombie più interessante che abbia visto negli ultimi anni: dopo le tante americanate alla "Resident Evil" e pellicole trash nel senso brutto della parola, ci voleva un film che sapesse dare del pathos umano, adrenalina e tanta ansia, che io ho genuinamente provato fino all'ultimo minuto della pellicola.
Ho scoperto che è già uscito in DVD, qui in Italia. Bene. Sarà molto presto mio.

RedNerd Andrea

Personaggi preferiti: Il wrestler Sang-Wha e sua moglie, senza dubbio. Bei caratteri e tanta cazzutaggine. Inoltre, da non sottovalutare minimanente Seok-Woo e la piccola Soo-An.

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