JAPAN GALAXY: NORAGAMI (1° STAGIONE) - Yato degozaimaaaaaaasssuu!




Mesi fa, dei miei amici mi consigliarono ripetutamente di iniziare l'anime "Noragami" (ancora li ringrazio per ciò). Il caso volle che in quello stesso periodo uscisse il manga tramite Panini Comics/Planet Manga: io ovviamente preferii cominciare dalla versione cartacea, visto che con lo streaming vado ancora poco d'accordo. L'ho trovata un'opera molto carina, ma verso il 4o numero ho smesso di leggerla a causa dello studio (sono comunque abbonato alla serie, quindi sto accumulando numero su numero, in attesa di una maratona di lettura).
Il caso volle ancora una volta che, tra i tanti anime meritevoli di essere rilasciati, Netflix scegliesse proprio "Noragami". Inutile dire che l'ho subito messo sulla mia lista e l'ho terminato in meno tempo del previsto. Oltre ad aver apprezzato l'opera ancora di più, posso dire che sia entrata fortemente nel mio cuore: ho divorato 4 episodi prima di fare una presentazione di filologia giapponese e penso mi abbia portato fortuna. Lo scoprirò al momento di ricevere il voto finale.
Comunque...torniamo all'argomento principale. "Noragami" è davvero intrigante sotto molti aspetti, merita di essere conosciuto di più.

Trama: Hiyori Iki è una studentessa delle scuole medie. Un giorno, in un momento di folle altruismo, salva un ragazzo dall'essere investito da un camion, venendo colpita al suo posto. La ragazza, per fortuna, sopravvive, ma diventa un mezzo Spettro: quando la sua anima si stacca dal corpo, ella può interagire con gli dei e con altri spettri/morti. "Grazie" alla sua nuova condizione, Hiyori ha modo di rivedere il ragazzo che ha salvato, il dio Yato...

Diretta da Kotaro Tamura e prodotta dallo studio di animazione Bones, la prima stagione di "Noragami" (letteralmente "Divinità randagia") è stata trasmessa in Giappone nel 2014 ma è da poco approdata sul nostro Netflix. La stagione è composta da 12 episodi, più due aggiuntivi ancora non arrivati (almeno su Netflix).

I protagonisti della storia sono Hiyori Iki e il dio Yato: come accoppiata è forte, visto che lui è una divinità e lei un essere umano appena diventato mezzo spettro, peraltro per "colpa sua". Anche caratterialmente sono agli antipodi. Hiyori è una ragazza carina, gentile e disponibile con tutti, con l'hobby particolare del combattimento; infatti guarda di continuo, all'insaputa dei suoi apprensivi genitori, incontri di wrestling, imparando di conseguenza a picchiare come un fabbro. Il fan dei picchiaduro che è in me la adora.
Yato, invece, è scemo, pigro, materialista e incapace di farsi un nome importante in modo da spiccare tra le altre divinità. In realtà è molto conosciuto nel "club", ma per motivi più negativi che positivi. Il suo carattere, tuttavia, è pieno di sfumature: oltre a essere un combattente letale, Yato si affeziona molto ai suoi amici ed è disposto a proteggerli, anche a suo discapito. Un suo aspetto che amo alla follia è il suo modo di presentarsi: preparatevi a sorridere a ogni suo "Yato degozaimaaaaasssuuuuu!" ("Sono Yato!")
Altri personaggi importanti sono:
- Yukine, lo Strumento Divino (o "Shinki") di Yato, ovvero un anima ancora pura in grado di poter distruggere gli spettri malvagi, trasformandosi in arma. Il suo è uno dei caratteri più particolari della storia; lo adorerete, lo odierete e probabilmente lo adorerete di nuovo (almeno è quello che ho provato io nei suoi confronti, nel corso dei 12 episodi).
- Kōfuku, apparentemente la dea della fortuna. Grande amica di Yato (e sua risorsa monetaria), è adorabile, pucciosa, la tipica ragazzina moe e kawaii. Non sottovalutela, però. Tra noi amici, è affettuosamente soprannominata "Kufufufu" (cit. Mareval94, misteriosamente sparito dalla sezione commenti) e devo dire che è un nomignolo fantastico e portatore di allegria.
- Daikoku, lo Shinki di Kufufufu. È l'omone del gruppo, forzuto, irascibile ma anch'esso dotato di un grande cuore. Appare poco ma si fa amare. E poi la sua voce giapponese è mitica.
- Tenjin, dio della saggezza. L'unico a restare calmo in ogni situazione, persino nei casi disperati. È circondato da Shinki vestiti a mo di miko (sacerdotesse); una delle quali è un ex strumento di Yato (personaggio da non sottovalutare).
- Bishamonten, la dea della guerra. In grado di ammaliare (*coff coff* tette *coff coff*) e anche di terrorizzare, è uno dei personaggi più temuti. Odia Yato per motivi più che giusti (per ora). Anche lei è circondata da Shinki, il più importante è Kazuma, che, a differenza della sua padrona, rispetta Yato.
- Nora, uno Shinki randagio. Preparatevi a odiarla, visto che è l'antagonista ricorrente della storia. Non c'è un suo aspetto che si salvi. Il classico personaggio (anche se dalla storia non banale) di cui attenderete con ansia la dipartita.
In pratica, ogni personaggio di "Noragami" è ben caratterizzato e provvisto di una storia fatta bene. Decisamente un grosso punto a favore.

La storia tratta di Yato alle prese con i lavoretti (anche umilanti) con cui guadagnare abbastanza soldi da ottenere un santuario tutto suo. Nel frattempo Hiyori cerca di abituarsi alla sua nuova vita da mezzo Spettro, aiutando Yato e Yukine e cercando di trovare un modo per ritornare pienamente umana.
I primi episodi trattano storie autoconclusive, ma piene di sottotrame pronte a raggiungere l'apice nella seconda parte della stagione, dando vita ad avvenimenti molto intensi e imprevedibili. Ogni evento è strutturato bene, ci sono momenti esilaranti e altri molto drammatici e in grado di incollarti allo schermo. Ovviamente non mancano nemmeno le scene di combattimento e sono davvero adrenaliniche.
La personalità di Yato, nonché la sua storia, è uno dei fulcri dell'intera stagione: in ogni episodio scopriamo nuovi aspetti di questo ragazzo e non tutti si riveleranno rassicuranti.
Mi è piaciuto anche il modo, in stile "Noragami", di trattare argomenti delicati e ancora attuali come il bullismo e l'accettazione della propria persona.

Sceneggiatura meravigliosa. Proprio come la storia, è in grado di regalarci dialoghi imprevedibili, comici e pieni di tensione e pathos per nulla esagerato. Per chi studia giapponese, è un ottimo allenamento! (Non è ancora stato doppiato in italiano...e per ora è meglio così.) Come già detto, lo sviluppo dei vari personaggi è gestito davvero bene.

La grafica è molto colorata, bellissimi i contrasti tra le scene più illuminate e quelle buie e piene di pericoli. I personaggi sono fatti bene e c'è una simpatica alternanza di visi belli e dettagliati e versioni più chibi e caricaturiali. La cosa più bella è come colorano Yato, ogni volta che viene blastato da Hiyori e Yukine.
La colonna sonora è strepitosa: ogni traccia rispecchia bene l'atmosfera della scena, soprattutto quando avviene un combattimento. Molto orecchiabili la opening ("Goya no Machiawase" degli Hello Sleepwalkers), bella coinvolgente, e la ending ("Heart Realize" di Supercell e Tia), più morbida e adatta come canzone finale.

La prima stagione di "Noragami" ha confermato quello che pensavo mentre leggevo il manga: storia particolare e intrigante, personaggi fantastici e atmosfera molto folkloristica. Vedere ogni personaggio in movimento e dotato di voce ha reso il tutto ancora più bello.
È già stata tramessa una seconda stagione, "Noragami Aragoto". Spero di vederla il prima possibile. E intanto cercherò anche di continuare il manga (qui in Italia, siamo al numero 8, mentre in Giappone sono arrivati al 18 ed è ancora in corso).

RedNerd Andrea

Personaggio preferito: Scelta ardua. Hiyori e Yato sono formidabili, sia in coppia che singolarmente. Però ho adorato anche Kufufufu, Daikoku e Yukine.

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