CINEMA: LOGAN - L'unico, vero eroe




Si sa, purtroppo le cose belle prima o poi devono finire.
Ero un bambino, quando vidi il primo film dedicato agli X-Men, icone del mondo fumettistico Marvel. Inutile dire quanto rimasi affascinato da quel mondo così diverso dal nostro: se nel film i mutanti venivano odiati, nel mondo reale sono tra i supereroi preferiti dai nerd. Tempesta, Magneto, Xavier, Ciclope...sono davvero tanti i personaggi che abbiamo conosciuto, attraverso i fumetti e le pellicole. Uno di loro, però, ha conquistato il pubblico in maniera più forte, tanto da diventare l'X-Man per eccellenza: James "Logan" Howlett, per gli amici Wolverine.

Intrepretato in ogni film dall'australiano Hugh Jackman, il mutante munito di artigli di adamantio, nonostante non fosse estremamente fedele alla controparte cartacea, ha fatto breccia nei cuori di tutti, grazie alla sua storia (sebbene sia ancora più tragica nel fumetto), alla sua straordinaria bravura, ma soprattutto al suo caratterino. Nessuno viene risparmiato dal suo cinismo, nemmeno persone che ama come il professor X e Jean Grey. L'unico capace di far sorridere anche in situazioni drammatiche. (Ricorderò per sempre la scena in cui presenta a Bestia, nel terzo film: il mutante blu e peloso gli dice "Dicono che tu sia una vera bestia", Logan gli risponde "Senti chi parla...")

E niente, Jackman e il suo carismatico Logan hanno popolato la saga cinematografica degli X-Men per 17 intensi anni, tra apparizioni di grande peso e camei brevi ma esilaranti.
Nel 2017, tuttavia, l'attore ha deciso che era ora di smettere: avrebbe interpretato Logan solo per un'ultima volta. Fu così che pochi mesi fa uscì "Logan", l'ultimo capitolo della saga di Wolverine. Un film diverso dagli standard del genere, ma molto bello e profondo.

Trama: Siamo nel 2029. Logan è invecchiato e, artigli a parte, il suo potere mutante si è fortemente indebolito. Inoltre si prende cura del professor Xavier, affetto da una grave malattia mentale. L'arrivo di una bambina farà tornare Logan alla sua vecchia vita frenetica.

Scritto e diretto da James Mangold (regista già del precedente film su Wolverine e di altre pellicole come "Identity", "Ragazze Interrotte" e "Innocenti Bugie") e prodotto dalla Marvel, "Logan - The Wolverine" è un film action, appartenente al filone dei supereroi, ispirato alla serie "Old Man Logan" di Mark Millar e Steve McNiven. Attualmente è il 10° film dedicato agli X-Men e il terzo (e probabilmente ultimo) su Wolverine.

Jackman torna ancora una volta a interpretare Wolverine, così come Patrick Stewart nei panni del professor X. Insieme a loro appaiono, Stephen Merchant (Caliban, un mutante in grado di rintracciare i suoi simili), Richard E. Grant (lo scienziato della Transigen, Zander Rice), Boyd Holbrook (Donald Pierce, capo della sicurezza di Transigen) e la piccola Dafne Keen (Laura, una misteriosa bambina di cui Logan dovrà prendersi cura)

Hugh Jackman È Wolverine. Lo penso dal primo "X-Men". Ha un carisma pazzesco e sono contento si sia fatto valere anche in altri generi come il thriller ("Prisoners" e "The Prestige") e il musical ("Les Miserables"). Non è solo fisico muscoloso e fascino, ci sa fare...sennò il suo Logan ci avrebbe fatto schifo sin da subito.
In questo film attore e personaggio si superano e ci regalano una performance unica e intensa: rispetto al passato, vediamo un Logan stanco, sia caratterialmente che nel fisico. Non è in grado di rigenerarsi con la stessa efficacia, sembra malato e cerca di sopravvivere facendo l'autista. Un Wolverine estremamente umile e malconcio, ma sempre affidabile e provvisto, anche più del solito, di humor, cinismo e parolacce. Un supereroe fragile, praticamente, ma allo stesso tempo molto intrigante, perché lo vediamo più umano che mutante. Questa svolta caratteriale mi è piaciuta davvero tanto.
Poi vabbè, fisicamente è uguale a Joel di "The Last of Us", quindi per me è impossibile non adorarlo.


Anche Stewart e il suo Xavier sorprendono: siamo abituati a un Professor X calmo, pacato e saggio. Ora sembra che abbia perso tutto queste qualità. Oltre a essere invecchiato (è un novantenne), la malattia mentale lo ha reso violento, stremato, anche un po' assilante. La saggezza, per fortuna, non l'ha del tutto persa. Vedere X caduto così in basso, e soprattutto pericoloso, è stato un colpo al cuore, ma l'affetto nei suoi confronti non è sparito nemmeno per un secondo. Grandissima performance da parte di Stewart e la chimica con Jackman è sempre di alto livello.

Anche gli altri personaggi sono sviluppati e interpretati bene: Caliban è un mutante molto interessante, Rice e Pierce sono villain che si fanno odiare (il secondo ha anche una personalità particolare). La giovane Laura è la rivelazione del film: così piccola, così potente. Un carattere pieno di sfumature e provvisto di un background davvero intenso. Perché la sua strada si è dovuta incrociare con quella di Logan? I fan della Marvel apprezzeranno tantissimo il suo personaggio.

La storia è lontana dai canoni X-Men: inizialmente vediamo Logan alle prese con la sua vita, più ordinaria del solito. Appena arriva la piccola Laura, l'avventura comincia: inseguimenti, sparatorie, gente dilaniata dagli artigli di adamantio e via dicendo. Ci sono dei colpi di scena e funzionano. Il finale è telefonato, lo abbiamo sempre saputo, sin dal giorno dell'annuncio del film, ma ciò non impedisce di rimanere incollati allo schermo per tutto il tempo e di commuoverci durante le ultime scene. Il film scorre davvero bene.
A differenza delle altre pellicole Marvel, "Logan" ha un tono cupo: sì, ci sono momenti comici, ma solo tramite le parolacce di Logan e le sue battute comiche sparate con ottimo tempismo. Per il resto è un film drammatico, che mostra le relazioni umane (come le varie dinamiche tra Logan, Xavier e Laura, un trio di compagni d'avventura bellissimo) in maniera molto realistica.
Oltre alla datazione futura, mi ha intrigato molto la scarsa presenza di X-Men: ciò non ha intaccato per niente la qualità della storia, anzi l'ha migliorata.

La sceneggiatura è ben fatta: dialoghi semplici ma significativi, ottimo uso del sarcasmo di Logan e delle frasi tipicamente complesse di Xavier. I personaggi sono ben caratterizzati e la storia è strutturata bene, senza esagerazioni. Non è affatto facile fare un film sui supereroi ma in maniera realistica. Complimenti al regista/sceneggiatore.

Le sequenze action non mancano, ogni tre per due ci sta una sparatoria/scazzotata/massacro. La violenza, per la prima volta nella serie, è alta: vediamo molto sangue, persone dilaniate, decapitazioni, ma sempre senza esagerazioni alla splatter.

Le ambientazioni sono molto interessanti: le città metropolitane le vediamo di sfuggita, tranne che nella parte in Oklahoma. Invece incontriamo spesso lande desolate, piccole città, fattorie. Luoghi molto umili, poco frequentati. Quest'aspetto ha contribuito a dare al film un tocco diverso, alternativo (in senso positivo). Molto belle le inquadrature e l'uso della luce.
Colonna sonora semplice ma di grande effetto.

Sarò sincero: ultimamente i film sugli X-Men non mi hanno fatto impazzire ("Apocalypse" non mi ha entusiasmato, il primo Wolverine manco a parlarne, il secondo bello più che altro per l'impronta giapponese). Quindi sono davvero rimasto impressionato da "Logan". Oltre ad allontanarsi dalle caratteristiche tipiche del genere, ci regala un protagonista inedito, più umano e intrigante, con tanto di storia adrenalinica ma molto profonda.
Non so come ne risentirà l'universo X-Men...io sicuramente sentirò tanto la mancanza del lupo solitario, ma Hugh Jackman e il suo Logan hanno scelto il modo migliore per uscire di scena: attraverso un film davvero bello.

RedNerd Andrea

Personaggi Preferiti: Ovviamente il trio Logan-X-Laura. Hanno retto praticamente il film da soli.

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