L'ANIME DE LI...: SWORD ART ONLINE - L’inno ai mancati controlli di sicurezza in Giappone


Dite la verità: i miei commenti mancavano, vero? Purtroppo ho avuto *inserire numero molto grande a caso* problemi e mi hanno spiegato al mercato che il tempo non si può comprare: pare che l’azienda che lo produceva si sia data al giardinaggio marino (?) e sia irreperibile. Perciò torno con “l’Anime de li mejo…”, una piccola rubrica dove io, cioè colui che mette le virgole un tanto al chilo, vi darò le mie impressioni assolutamente NON tecniche sull’unico genere audiovisivo capace di tenermi incollato allo schermo. Sì lo so, starete tutti pensando “Il trash?” Ma quello non è un genere, ma piuttosto una malattia grave che, purtroppo, non è ancora riconosciuta dal sistema sanitario nazionale. Il formato sarà un piccolo esperimento: metterò i miei commenti direttamente nel testo, tra parentesi e in corsivo (più chiaro di così…) Tornando a noi, il menù di oggi propone… rullino i tamburi… trombino le squillo (raffinatissima cit)… SWORD ART ONLINE o, come viene abbreviato nello stesso anime, “Esse – A - O”. Questo anime è tratto dall’omonima serie di light novel.

Trama, rigorosamente senza spoiler: Nel 2022 quel geniaccio del professor Kayaba inventa nientepopodimenoche il Nerve Gear, un caschetto ipertecnologico che, oltre a proteggerti dagli urti indesiderati e a farti una piega ai capelli niente male, permette di immergerti completamente in un videogioco. Esatto signori, l’avatar è il giocatore stesso: il sogno proibito di tutti i videogiocatori è realtà! Kayaba, spinto dal suo amore per il comparto videoludico e, secondo me, da un’ossessione un filo esagerata per gli Hunger Games, sviluppa un VRMMORPG (sappiate che nell’anime dicono SEMPRE “Vu Erre Emme Emme O Erre Pi Gi”. Sta cosa delle sigle gli è sfuggita di mano. Per i neofiti sta per Virtual Reality Massive Multi Player Role Play Game. E non lo dirò più) con una piccolissima pecca. Ma piccola, eh! Ma quando sviluppi, si sa devi pensare a tutto e c’è sempre quel dettaglio che sfugge e rischia di rovinare il gioco... Nel nostro caso, se muori nel gioco, schiatti pure nella vita vera. Come? Il Nerve Gear ti frigge il cervello. (Giapponesi, un controllino di sicurezza prima di venderlo no, eh? 4000 vittime circa. E meno male che voi siete quelli organizzati) L’unico modo per uscire dal gioco è finirlo, ovviamente. In sintesi: 10000 giocatori – di cui 1000 avevano già provato il gioco in anteprima per garantire quel pizzico di disuguaglianza sociale che tanto ci piace – si trovano a doversi coalizzare per superare i 100 piani del castello di Ainkrad ciascuno con il suo boss supersgraverrimo.

Qualche spoiler ora tocca farlo. Niente di rilevante, ma non dite che non vi avevo avvertito.


Vabbè, ma la storia quella vera? Il protagonista? Eccolo servito: Kazuto Kirigaya, in arte Kirito, detto anche “il più figo di quei mille che hanno provato il gioco”, vuole finire SAO e, mentre è concentratissimo a farsi beatamente i cavoli suoi per il 99.9% del tempo, fa innamorare di sé 28574 giocatrici. Alla fine si mette con una certa Asuna Yuuki (e formano l’unica coppia capace di reggere il confronto con Okabe e Kurisu di Steins;Gate: I feels quelli belli…) Vabbè alla fine finiscono il gioco e, con un colpo di scena che levete, Kirito si risveglia, ma Asuna no. E via, alla ricerca di Asuna in un altro VRMMORPG! Alfheim Online, abbreviato in “A-Elle-O” (La Elle è del tutto arbitraria, ce l’hanno messa per farci capire che le sigle sono il modo principale per torturare lo spettatore). Attenzione, si pronuncia Alvheim perché siamo in un mondo derivato dai miti norreni. Pronunciatelo bene, altrimenti Thor si incazza e sono fatti vostri. Asuna si trova in cima all’Yggdrassil dentro una gabbia (tipo Titti), tenuta prigioniera dal re delle fate in persona. Alla fine Kirito libera Asuna dalla gabbia (e Alfheim dalla piaga di Oberon) e si rivedono nel mondo reale. Love story a palla e via, verso un lieto finale di prima stagione.

Grafica: gli effetti visivi sono bellissimi, le animazioni sono fluide e le scene di combattimento sono sempre molto chiare. L’anime è promosso da questo punto di vista!

Personaggi: RedNerd ci tiene molto, perciò qualche personaggio ve lo cito… Io avrei lasciato l’alone di mistero misto a misticanza.
Kirito: protagonista dallo spirito investigativo notevole, risolve l’incidente di SAO e trova l’amore della sua vita. Beater. (E non mi sono sbagliato a scrivere. Vedete l’anime e lo scoprirete).
Asuna: non ha grandi motivi di tornare nel mondo reale (Spoiler: leggasi madre da denuncia penale, ma si scopre più in là), ma alla fine trova nel gioco stesso la motivazione per finirlo. Saetta.
Prof. Kayaba: Crea un mondo mortale, ma non si ricorda nemmeno lui il perché (giuro, non se lo ricorda). Deus ex machina.
Lisbeth: C’è un gioco con le spade (pregasi non pensare doppi sensi). Serve un’armaiola e la cara Liz è qui per questo! Nota di colore: Kirito appena la conosce gli sfascia la sua spada migliore. Jellata.
Silica: VRMMORPG significa possibilità di addomesticare degli animali: Silica ha la sua dolce Pina, un draghetto che ha l’interessante caratteristica di curarti. Spoiler: Pina muore. Spoiler 2: Pina resuscita. Mistero della vita.
Agil: barista nel gioco barista nella realtà. Grosso nel gioco, grosso nella realtà. Barista grosso.
Klein: primo tizio incontrato da Kirito e brutalmente abbandonato. Si reincontrano e si riseparano. Spoiler: diventano best friends. Inspiegabile.
Heathcliff: Capo della gilda più forte del gioco e di cui Asuna è vice, è dotato di una difesa impenetrabile. Comandante.
Yui: Non vi do dettagli oltre il nome. No, nemmeno se mi pregate. Ritrovata.
N.B.: Per qualche ignoto motivo, su Netflix cambiano le scritture dei nomi in base al traduttore, all'anno, al tasso d'umidità e a quante volte Alba Parietti è andata dalla D'Urso.

Conclusione: SAO è un anime immancabile per chi ha anche solo da lontano frequentato il mondo dei videogiochi, ma che accompagna per mano anche i completi neofiti. Uno dei rarissimi casi in cui l’anime è coinvolgente come – e a tratti anche di più – del libro. Un’esperienza che merita di essere vissuta tutta d’un fiato.

Mareval94

Personaggio preferito: Yui. So che non ve l’ho detto chi è, ma se vi dicessi tutto, poi non vedreste questa piccola perla.
Personaggi preferiti di quelli da me citati nella trama: Kirito e Asuna (Che twist! Ho citato solo loro…). Il perché è nel testo: sò fighi, nun c’è gnente da fa.

Commenti

Posta un commento