NOW PLAYING: GRIM FANDANGO REMASTERED - I punta e clicca di una volta




I saldi colpiscono ancora. Su PS Store ho trovato alla modica cifra di 1,50€ (praticamente du spicci) la remaster di "Grim Fandango", un gioco iconico degli anni '90. Poiché all'epoca uscì solo per Windows, ovviamente non ci giocai: sono cresciuto a pane e console, ma ho giocato, e gioco tuttora, a pochissima roba su PC. Lo so che i giochi su computer sono er mejo, ma sono cresciuto male.
"Grim Fandango" rappresenta un genere molto sottovaluto, uno dei più cervellotici di sempre: il punta e clicca. Seriamente, ho avuto più difficoltà a trovare alcune soluzioni per le quest di questo gioco che a sconfiggere le varie leghe Pokémon.

Trama: Siamo nell'ottavo aldilà, detto comunemente "Terra dei morti". Manny Calavera, agente di viaggi del Dipartimento della Morte, non riesce a trovare clienti di alto livello. Un giorno decide di giocare sporco e ruba al suo rivale un'anima che ha condotto una vita impeccabile, Mercedes. Tuttavia la donna non riesce ad avere diritto a un viaggio di lusso per il nono aldilà. Sarà solo l'inizio di una serie di rocambolesche avventure per Manny e il suo autista, Glottis.

Sviluppato dalla LucasArts e rilasciato il 1998 per i sistemi Windows, "Grim Fandango" è un gioco di avventura grafica con elementi comici e noir. Nel 2015 ne è stata fatta la versione remastered dalla Double Fine Productions, uscita per varie console, come la PS4 e la PSVita (versione che ho acquistato) e i sistemi Windows, Android e IOS: essa è provvista di grafica e colonna sonora migliorate e i commenti audio degli staff, selezionabili in certi punti del gioco.

Il protagonista della storia è Manuel "Manny" Calavera, un agente di viaggi incaricato a mandare le anime dei defunti nel nono aldilà. L'uomo è affiancato da Glottis, un demone che si trova a fargli da autista. Altri personaggi sono Domino, il rivale numero uno di Manny; Mercedes "Meche" Colomar, una donna affascinante e gentile; Hector Le Mans, un boss malavitoso che impedisce ai meritevoli di ottenere i biglietti Doppio N, necessari per arrivare al nono aldilà con i migliori confort; Salvador, capo dell'Alleanza delle Anime Perdute; Eva, la segretaria del capo di Manny e Olivia, amica di Manny. Oltre a loro, moltissimi altri personaggi appaiono nel corso del gioco, ognuno con una propria importanza.

Bisogna premettere una cosa: i personaggi sono raffigurati per la maggior parte come calaca, ovvero scheletri (per chi non lo sa, i calaca sono decorazioni raffiguranti scheletri umani, usate specialmente durante il Festival del Giorno dei Morti, in Messico -grazie Wikipedia!-).
Manny è un protagonista simpatico, anche solo a vederlo: è iellato a lavoro (gli capitano sempre le scorte), le sue battute ironiche non vengono comprese dai suoi colleghi, è mogio...e soprattutto è gnappo. La prima volta che lo vedete, vestito da tristo mietitore (come vuole il suo lavoro), è più alto, imponente, uao, che figo...poi si leva l‘abito e muore la magia. Ammetto di esserci rimasto male.
Eppure, nonostante sia così comune, il buon Manny viene coinvolto in una storia di traffichi, complotti e tradimenti. Un eroe abbastanza atipico, soprattutto perché è un defunto. Interessante il fatto che non si sa molto della sua vita pre-morte.
Glottis è un meraviglioso assistente/autista/spalla comica. L'unico "umano" a non essere raffigurato come un calaca, è un demone che si sa imporre sulla scena...soprattutto in senso letterale. La sua prima apparizione è epica.
Mercedes sa rivelarsi una donzella in pericolo ma anche provvista di un carattere intrigante e imprevedibile.
I villains (Hector e Domino) sono molto odiosi, così come sono utili e simpatici gli alleati Salvador, Olivia e Eva (quest'ultima soprattutto sa sorprendere).

La storia inizia con una semplice giornata di lavoro di Manny, costellata di imprevisti, colleghi serpenti e insuccessi, il tutto affrontato con svogliatezza. Poi arriva la svolta con Mercedes e il gioco si trasforma: nel corso di quattro anni, il nostro protagonista tutto ossa intraprende un viaggio pieno di pericoli per aiutare la bella Meche, aiutato da Glottis e altri alleati passeggeri. Il ritmo diventa dinamico, le rogne non mancano, così come i colpi di scena, mai banali fino alla fine.
La storia è cosparsa di ironia, atmosfere noir (a volte sembra di stare a vedere uno di quei film degli anni '50, con il protagonista che fa discorsi esistenziali, manco fosse ubriaco marcio, con tono affascinante ma mogio), modo originale di raffigurare il mondo dei morti.

La sceneggiatura è particolare: molti dialoghi sono molto importanti per attivare quest o ottenere oggetti importanti per avanzare nella trama, ma ci sono anche momenti surreali, comici e imbarazzanti. Ogni volta che si inizia una conversazione con un personaggio, ci sono varie frasi da scegliere, ognuna delle quali dà il via a diversi scambi di battute che possono essere più o meno seri. Alcune opzioni sono davvero assurde, ma garantiscono un genuino sghignazzo da parte del giocatore, oltre che l'acquisizione di trofei (disponibili solo scegliendo una determinata opzione di dialogo).
Questa complessa struttura dialogica permette una notevole caratterizzazione dei personaggi: più dialoghi attivi, più sfumature vengono allo scoperto.
Sono rimasto affascinanto dall'utilizzo di elementi aztechi per raffigurare l'universo ultraterreno. La presenza di intercalari e parole in spagnolo contribuisce a dare una simpatica atmosfera ispanica.

Il gameplay rappresenta al meglio il genere dei punta e clicca, categoria da non sottovalutare: non basta cliccare sulla qualunque per risolvere gli enigmi, bisogna ragionare. Fidatevi, alcune soluzioni non sono affatto banali (anche se, mi dicono, non ai livelli di "Monkey Island").
Il gioco è diviso in varie missioni, ognuna delle quali richiede l'utilizzo di oggetti recuperabili sia tramite semplice raccolta fisica sia completando mansioni per i personaggi; anche nel secondo caso, avete sempre da raccogliere oggetti. Ogni item acquisito viene custodito nella giacca di Manny (e ancora mi chiedo come faccia a tenere tutto lì dentro senza mostrare strambi rigonfiamenti esterni...che abbia acquistato capi di abbigliamento da Eta Beta?). È importante raccogliere tutto quello che vi capita a tiro perché è sicuro che vi servirà più avanti, sia per quest principali che per quelle secondarie (leggasi "trofei aggiuntivi"). Niente è inutile, soprattutto la falce usata a lavoro da Manny, l'oggetto più figo in assoluto. Pieghevole, perfettamente custodibile nella giacca...l'arma perfetta per ogni aspirante mietitore, sia vivo che morto. Il Signor Tenebra de "Le Tenebrose Avventure di Billy e Mandy" sarebbe felicissimo di fare da testimonial.
Come dicevo, il livello di difficoltà degli enigmi varia e sa essere tosto, soprattutto per "colpa" dei comandi un po' legnosi (non è facile rendere un punta e clicca su PSVita): a volte bisogna cliccare sul punto preciso per posizionare correttamente l'oggetto.
Curiosamente (anzi, ironicamente) Manny non può morire. Nemmeno nelle situazioni più pericolose c'è la triste opzione di vedere il nostro simpatico eroe passare a miglior vita (?). Perché sì, anche le anime possono morire...e nel modo più geniale possibile: diventando un cespuglio di fiori.
Una cosa che non ho apprezzato, invece, oltre a qualche glitch in grado di freezare il gioco, è l'assenza di un sistema in grado di dare suggerimenti o indizi, in caso di blocco. Non sono stati rari i casi in cui mi sono abbandonato a Gamefaqs o ai tutorial sul Tubo, anche perché non credo che sarei riuscito a trovare tutti i trofei agendo a membro di segugio.

La grafica rappresenta alla grande gli anni '90. Il gioco è in grafica 3D su sfondi statici. Durante il gioco vengono presentate varie ambientazioni tutti diverse tra loro, come la città di Manny in pieno clima di fiesta, un night club-casinò, ma anche posti più naturali come foreste e serre e addirittura città subacque. Ottimo il contrasto tra momenti di sole e di oscurità. I calaca sanno essere inquietanti, nonostante l'atmosfera ironica, ma anche gli animali demoni non scherzano.
Colonna sonora tranquilla, a volte neanche ci sta, tanto da sentire perfettamente gli effetti sonori dell'ambiente: il mio preferito è quando Manny tira fuori la falce.

Grazie alla sua particolarità stilistica, al gameplay non facile e alla trama, "Grim Fandango" ha riscosso un grande successo, tra critica e fan, ma in termini economici è inspiegabilmente risultato un flop commerciale, tanto da portare al declino della LucasArts e del genere dell'avventura grafica.
Secondo me è stata una gran mossa, presentare la remaster di questa perla: hanno permesso a molti giocatori di conoscere sia il mondo di Manny che un genere particolare e impegnativo come il punta e clicca.

RedNerd Andrea

Personaggi Preferiti: Manny e Glottis. Una coppia perfetta di amici, così diversi tra loro sia fisicamente che caratterialmente, ma in grado di affrontare tutto. Mi ricordano Stanlio e Ollio (per il fisico)

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