SERIE TV: DARK - La domanda non è "dove"...




Non ho mai visto per bene una serie tv tedesca, con l'eccezione del "Commissario Rex" (che in realtà è austriaca) e alcuni episodi di "Squadra Speciale Cobra 11".
Poi, tramite Netflix, ho scoperto "Dark", serie molto chiacchierata e apprezzata su Internet. Visto che la premessa mi interessava (anche se mi ricordava un'altra serie da poco), ho deciso di cominciarla.
È una serie che bisogna vedere quando si è ben svegli perché ha una trama davvero complicata. Ma acchiappa da morire.

Trama: 2019. Nella pacifica cittadina di Winden, il piccolo Mikkel scompare. Le indagini porteranno alla luce i segreti di molti abitanti, alcuni legati a più di 30 anni prima. Winden è davvero un luogo perfetto?

Creata da Baran Bo Odar e Jantje Friese e rilasciata poche settimane fa come un prodotto originale Netflix, "Dark" è una serie drammatica con forti elementi crime e sci-fi.

I personaggi sono davvero tanti, ci ho messo qualche episodio per riuscire a distinguerli tutti.
Il cast giovane è composto da Louis Hofmann (Jonas, un ragazzo appena uscito da un periodo di crisi psicologica), Moritz Jahn (Magnus, figlio di un poliziotto), Lisa Vicari (Martha, sorella di Magnus), Daan Lennard Liebrenz (Mikkel, il ragazzino scomparso), Gina Stiebitz (Franziska, brava ragazza che nasconde segreti) e Paul Lux (Bartosz, migliore amico di Jonas).
Il cast più adulto comprende Maja Schöne (Hannah, madre di Jonas), Angela Winkler (Ines, nonna di Jonas), Oliver Masucci (Ulrich, padre di Magnus, Martha e Mikkel), Jördis Triebel (Katharina, preside del liceo e moglie di Ulrich), Karoline Eichhorn (Charlotte, capo della polizia e madre di Franziska), Hermann Bayer (Helge, un vecchio che soffre di demenza) e Andreas Pietschmann (uno straniero che giunge a Winden proprio nei giorni della scomparsa del bambino). Ci sono tanti altri personaggi, legati in qualche modo alla trama.
Non c'è un protagonista in particolare, viene dato spazio equo a molti personaggi; quelli che appaiono di meno risultano comunque importanti ai fini dell'intreccio. Inoltre molti sono ben dettagliati a livello psicologico, sono pieni di sfumature, anche un po' inquietanti. Infatti, non c'è un personaggio completamente positivo, anzi molti possono risultare detestabili, con il trascorrere degli episodi.
Tuttavia, ho trovato qualche elemento noioso (Jonas) o inutile (Bartosz).

La storia è davvero complicata: apparentemente tratta solo della scomparsa di un bambino. L'evento, però, è legato a tantissimi altri che spaziano tra quelli ambientati nel 2019 e quelli di 33 anni prima, nel 1986. Il motivo è difficile da spiegare e la serie cercherà di fornirci tutte le risposte possibili entro l'episodio finale, ma c'è davvero tanta roba. Infatti alcuni episodi sono davvero tosti da reggere per la quantità di informazioni, vi consiglio di arrivare svegli alla visione, sennò rischiate di crollare a metà puntata.
Importante l'alternarsi tra momenti presenti e flashback, rappresentati senza la prevalenza degli uni sugli altri.
I colpi di scena sono davvero numerosi, alcuni per niente prevedibili, e sono molto efficaci. L'episodio finale vi metterà a dura prova, psicologicamente.
Molti potrebbero trovare "Dark" simile a "Stranger Things", confrontando le premesse di entrambe le serie: in effetti ci sono alcuni elementi in comune, ma "Dark" presenta una trama molto più intensa e la sua atmosfera generale è cupa, non ci sono momenti allegri, la tensione è continuamente presente.

La sceneggiatura è ottima. Strutturare una storia del genere prendendo in considerazione un ampio lasso di tempo non è affatto facile. La caratterizzazione dei personaggi è sviluppata bene, aiutata anche dal fatto che alcuni elementi appaiono sia nel presente che nel passato. Forse gli adulti sono i veri protagonisti...

Le ambientazioni sono ridotte: vediamo solo Winden e le sue aree più peculiari, come la grotta, il liceo (in cui la gente può curiosamente entrare e uscire liberamente since 1986) e la centrale nucleare. Ogni luogo è carico di significato e svolge un ruolo molto importante. Interessante la presenza prevalente di momenti bui e di pioggia. Molto belle anche le inquadrature.
La colonna sonora è azzeccata, riesce a amplificare la sensazione di angoscia e rappresenta al meglio l'epoca in cui è ambientata ogni scena.
Menzione speciale alla sigla di apertura, molto bella graficamente e accompagnata da una canzone molto intensa.

"Dark" è un'ottima aggiunta al catalogo di Netflix. Nonostante il contenuti non molto leggeri, ti sa acchiappare fino agli ultimi minuti.
Visto il finale, sono contento che sia stata già confermata la seconda stagione, spero che molte cose vengano finalmente spiegate.

RedNerd Andrea

Personaggi Preferiti: Scelta ardua, ma se devo scegliere dico Katharina (caratteraccio a parte, l'ho trovata complessa), Charlotte (l'unica, forse, capace di essere razionale, forse anche troppo) e lo straniero.
Regina mi ha fatto tenerezza.

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