BORIS (3°STAGIONE) - Ancora una volta a c***o di cane.


Ce l'ho fatta. Pochissimi giorni prima della rimozione da Netflix, sono riuscito a finire "Boris". Lo ammetto, alla fine ho sofferto. Speravo tanto che ci sarebbe stata una quarta stagione, ma niente. Finisce con la terza.
Il terzo capitolo delle disastrate avventure di René Ferretti ha mantenuto la grande qualità della serie, aggiungendo roba nuova, portando la trama a un livello successivo e facendoci ancora una volta ridere e riflettere.

La storia riprende subito dalla seconda stagione: a René è stata affidata la direzione della misteriosa serie "Machiavelli", ma allo stesso tempo, per guadagnare qualche spicciolo in più, si trova a Milano a dirigere un'orribile serie comica che non fa ridere, interpretata da attori che non fanno ridere. Per fortuna, la dea multimediale ha altro in mente per lo sfortunato regista...

Trasmessa nel 2010, la terza stagione di "Boris" ci ripresenta tutti i nostri amati e odiati protagonisti (sì, pure quella maledetta di Corinna, in un modo e nell'altro), con una sola novità: Fabiana (interpretata da Angelica Leo), una bravissima ragazza (finalmente) legata in modo stretto a René. Devo dire che il suo personaggio l'ho trovato molto piacevole e fatto bene. Se fosse comparsa di più, ne sarei stato più felice. Altre new entry interessanti, anche se non molto longeve, sono Valentina Lodovini, Filippo Timi, Laura Morante e soprattutto Marco Giallini.
Finalmente, dopo due stagioni, i tre cretini sceneggiatori (interpretati da Valerio Aprea, Massimo de Lorenzo e Andrea Sartoretti) hanno un ruolo molto più ampio, anche se principalmente combineranno sempre casini.
Stanis continua a farsi odiare/sopportare a targhe alterne, Lorenzo e Alessandro hanno più spazio ma diventano sempre più stupidi. Arianna e Biascica sempre i migliori.
Preparatevi a odiare a morte Itala e Lopez. Il motivo non lo dico, ma li vorrete morti in maniera brutale.
Se devo tirare fuori una cosa che mi è dispiaciuta, è stato l'assenza di Corrado Guzzanti. Mi è mancata la sua folle veracità.

La storia riguarda sempre la vita dello staff di René Ferretti durante le riprese. Gli imprevisti e le rogne, così come i litigi, sono all'ordine del giorno.
Ho amato il cambio di serie: dopo "Gli Occhi del Cuore" arriva "Medical Dimension", prodotto innovativo e di grande qualità. Che sia finita l'epoca del lavoro a cazzo di cane? Per fortuna no! La follia e l'incapacità regnano sovrane e noi ci ridiamo sopra come dei dannati.
Ovviamente si ride tanto, anche nei momenti orribilmente imbarazzanti (Stanis, non ti vorrei avere come amico/collega manco sotto tortura). I colpi di scena sono fatti sempre bene, qualità rara quanto un pokémon shiny, nella televisione italiana attuale.
La storia scorre davvero bene e l'episodio finale è qualcosa di grandioso, soprattutto perché si ritorna sempre sui propri passi, nonostante i cambiamenti.

La sceneggiatura è sempre geniale: le battute sono fantastiche, piene di tormentoni, e i personaggi, nel bene o nel male, sono ben sviluppati.
Alcune battute sono scorrettissime ma piacciono proprio per questo.

Ancora una volta esprimo il mio amore per la location: gli studi in cui vengono fatte le riprese sono belli e ti fanno immergere a pieno nella storia. In un episodio assisteremo anche a delle riprese in esterna, ambientate in una villa molto bella, e saremo persino catapultati al Roma Fiction Fest!
Colonna sonora sempre sul pezzo, stesse tracce ma che non stancano mai. La sigla è sempre meravigliosa, soprattutto perché ora i personaggi che appaiono nella sigla appaiono metà umani e metà pesci. Molto trash ma anche geniale.

Che tristezza. Ancora non ci voglio crede che questa serie sia finita. Sì, devo ancora vedere il film, ma poi sarà definitivamente tutto finito.
Maledetto finale aperto, voglio la quarta stagione!

RedNerd Andrea

Personaggi preferiti: Niente mi ha fatto cambiare idea. Team René, Arianna e Biascica for ever and evah.

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