WHO KILLED DAIGORO TOKUYAMA? - Misteri e troll


Anche Amazon Prime, per la mia gioia, si è dato allo streaming di serie tv giapponesi.
"Who Killed Daigoro Tokuyama" è un giallo davvero particolare: ci sono tanti, troppi sospetti, non si capisce dove vuole andare a parare, ma ti prende continuamente in giro. Ecco perché l'ho adorato.

Trama: Le ragazze della classe 3-B del liceo privato Keyakizaka trovano il cadavere del loro insegnante seduto su un banco della loro aula. Spaventate, decidono di nascondere il corpo, per poi improvvisarsi giovani detective. Chi ha ucciso Daigoro Tokuyama?

"Who Killed Daigoro Tokuyama" (in originale "Tokuyama Daigoro wo Dare ga Koroshitaka?") è una serie tv che mescola commedia e giallo, il tutto sotto una prospettiva adolescenziale. Diretta da Keisuke Toyoshima, Tomoyuki Furumaya e Kota Yoshida, è stata trasmessa in Giappone nel 2016 su TV Tokyo.

Il cast è a dir poco nutrito: le protagoniste sono 21 graziose ragazze appartenenti al gruppo idol Keyakizaka46, lo stesso delle attrici di "Re:Mind", solo che queste ultime sono parte del sottogruppo "hiragana", mentre le prime appartengono a quello denominato "kanji". Mai vista una "band" così folta, manco fosse il coro dello Zecchino d'Oro.
Soffermiamoci sul numero delle protagoniste: 21. Voi ora vi chiederete "E mo come impariamo a distinguerle tutte, in 12 episodi?". La risposta è: non ce la farete. È praticamente impossibile riuscire a imparare ogni santo singolo nome, men che meno collegare ogni faccia a una caratteristica particolare. Al massimo io sono riuscito a identificarne bene 10, quelle più particolari, ma non grazie alle mie capacità cognitive, bensì per merito di un sito utilissimo chiamato "AsianWiki", d'ora in poi soprannominato "Mano Santa".
Quindi, tra le numerose studentesse possiamo notare:
- Manaka Shida, sta sempre con le cuffie...ed è pure un po' stronzetta.
- Berika Watanabe, la cucciola del gruppo. Ossessionata dai selfie e porta sempre con sé un tenero peluche.
- Yurina "Techi" Hirate, la protagonista col piglio da detective.
- Neru Nagahama, la strana della classe. L'unica con la felpa nera.
- Yūka Sugai, la rappresentante della classe.
- Risa Watanabe, ha gli stessi capelli di Techi ma è appiccicata a Neru.
- Nijika Ishimori, sempre musona e superamica di Risa.
- Fuyuka Saito, altra superamica di Risa, fa tanto la bulletta ma frigna quanto Rachida di Masterchef.
- Nanami Yonetani, traduce l'amica Nanako che parla un giapponese strano.
- Mizuho Habu, lunga magra, con le code ai lati e gli occhialoni. Riconoscibile pure da lontano.
Queste sono le ragazze più facili da riconoscere.
Altri attori sono Kyusaku Shimada (il professor Tokuyama, alias l'accoppato), Noriko Eguchi (la professoressa Kanzaki), Ryo Iwamatsu (il preside del liceo) e Hiroki Konno (Hashibe, il bidello).
Piccola curiosità: le protagoniste hanno lo stesso nome delle loro attrici; una trovata talmente originale che l'ho notata in 3 serie tv giapponesi in tipo 5 mesi.

Inutile dire che la caratterizzazione dei personaggi non sia proprio accurata, soprattutto perché più della metà delle protagoniste appaiono solo per fare numero. Nemmeno le alunne più importanti hanno un background soddisfacente e molte domande su di loro rimangono senza risposta. Perché Neru si assenta spesso da scuola? Perché Berika ha sempre un peluche con sé e sembra comportarsi come una bambina? Perché cavolo l'amica di Yonetani parla strano? Perché Techi ama fare la detective? Perché ci hanno buttato tanta roba con del potenziale senza svilupparla? La risposta a ognuna di tali domande è...boh.
Purtroppo la mancanza di approfondimento colpisce anche i personaggi più anziani: essi si comportano in maniera strana (forse per farli apparire poù sospetti), ma non ci viene spiegato il motivo.
Nel complesso, però, il cast funziona e Techi ha una notevole presenza scenica, quindi fa bene il suo dovere.

La storia è semplice: le ragazze della 3-B scoprono il cadavere di Tokuyama-sensei. Delle persone intelligenti chiamerebbero subito la polizia. Loro invece no. Anzi, fanno di peggio: lo toccano e contaminano l'arma del delitto. Ovviamente non lo fanno apposta, ma risultano un branco di deficienti. Per dare il colpo di grazia alla razionalità e al buon senso, le protagoniste decidono di nascondere il cadavere in un armadietto, per poi indagare, cercando di non dare nell'occhio, durante i giorni successivi.
La cosa è molto surreale, soprattutto perché le ragazze spruzzano continuamente della roba sul corpo per evitare che puzzi. Peccato che in sei giorni la puzza dovrebbe diventare insopportabile. E vabbè.
In quegli stessi giorni non viene nessuno appartenente alle forze dell'ordine per indagare almeno sulla sparizione del povero defunto, tranne che la moglie gelosa e un uomo misterioso. E vabbè.
Ovviamente, durante ogni episodio vengono presentati nuovi sospetti oppure le alunne stesse diventano oggetto di indagine, per poi venire momentaneamente scagionate per disparati motivi. In queste occasioni, le studentesse tirano fuori la vipera che risiede in loro e dimenticano ogni amicizia. Che belli i legami sinceri e duraturi.
I colpi di scena ci sono e, nonostante le tante incongruenze, funzionano abbastanza. La rivelazione finale non è tanto scioccante...peccato che poi arriva la vera verità, quella suprema, la soluzione definitiva...e tutto si risolve con un facepalm. Non scherzo. Però ci sta perché la serie è alla fine una commedia nera.
Infatti, a parte alcuni momenti delicati, romantici e di tensione (pure fatti decentemente), la maggior parte dell'atmosfera è comica e grottesca, con le ragazze (soprattutto Berika) che si comportano in maniera assurda. L'ultima scena della serie non è che la ciliegina sulla torta.
Avrei preferito vedere qualche scena dedicata a un personaggio specifico, in modo da conoscerlo meglio. Purtroppo tutte le scene sono ambientate nella scuola, quindi addio approfondimenti.

La sceneggiatura è normale e simpatica, anche se alcune cose peccano di originalità (tipo chiamare il liceo delle ragazze Keyakizaka...). Come già detto, la caratterizzazione dei personaggi latita un po'.

L'ambientazione è fissa, ogni scena è ambientata nell'aula delle protagoniste e nel corridoio adiacente.
In alcuni momenti le ragazze commentano gli eventi nella chat del gruppo e le singole battute dei personaggi vengono mostrati con simpatici fumetti e adesivi.
La musica è azzeccata per l'atmosfera pazzerellona, con melodie orecchiabili ma anche inquietanti. La opening, "Sekai ni wa Ai shika nai", cantata dalle protagoniste, è stupenda: ti rimane nel cuore già dal primo ascolto e accompagnata dal video della sigla è ancora più bella.

Nonostante sia un giallo con poca logica, "Who Killed Daigoro Tokuyama" si divora che è un piacere ed è divertente da vedere.
Visto il finale idiota, potrebbe esserci una seconda stagione. Se così sarà, ho paura...cos'altro potrebbero combinare quelle disgraziate?

RedNerd Andrea

Personaggi Preferiti: Techi (protagonista coinvolgente), Berika (mi ha fatto una tenerezza infinita), la rappresentante Yūka e la musona Nijika.

Commenti