THE CLOVERFIELD PARADOX - Il legame con gli altri?


Finalmente ho visto il terzo film dell'universo Cloverfield. Anche in questo titolo, apparentemente, non ci sono legami con il primo film, a eccezione del titolo. Ma allora, che aggiunge di nuovo sulla misteriosa creatura che sta portando distruzione negli Stati Uniti?

Trama: Ava Hamilton fa parte di un gruppo internazionale di astronauti, spedito nello spazio nel 2028 per risolvere la crisi energetica del mondo. L'unica soluzione sembra essere l'acceleratore di particelle Shepard. Dopo alcuni tentativi, sembra che l'obiettivo sia stato raggiunto, ma in realtà è solo l'inizio di un incubo...

Diretto da Julius Onah e rilasciato a sorpresa su Netflix nel febbraio di quest'anno, lo stesso giorno del trailer ufficiale, "The Cloverfield Paradox" è un horror sci-fi e terza pellicola dedicata all'universo di Cloverfield, dopo "Cloverfield" (2008) e "10 Cloverfield Lane" (2016).

La protagonista della storia è Ava (Gugu Mbatha-Raw, "Black Mirror"), un'ingegnere addetta alla comunicazione tra la stazione spaziale e la Terra. Gli altri membri dell'equipaggio sono il comandante Kiel (David Oyelowo), il fisico Schmidt (Daniel Brühl, "Rush"), il dottore Acosta (John Ortiz), gli ingegneri Mundy (Chris O'Dowd), Volkov (Aksel Hennie) e Tam (Zhang Ziyi). Altri personaggi sono Mina (Elizabeth Debicki), una donna misteriosa che incontrerà l'equipaggio, e Michael (Roger Davies), il marito di Ava.
Simpatici cameo di Simon Pegg e Donal Logue.

I personaggi non sono malaccio. La protagonista è una che alterna momenti tosti con altri in cui diventa estremamente fragile. Il resto della ciurma non è molto sviluppato, a livello caratteriale, ma sa il fatto suo, soprattutto il tedesco e la cinese. A proposito di Tam...possibile che non si è imparata un po' di inglese, prima di andare in missione, mentre gli altri hanno imparato il cinese? Bah...misteri della sceneggiatura.
Il comandante l'ho trovato un po' anonimo, per essere il pezzo grosso della missione. Hanno più carisma l'irlandese Mundy, grazie alle sue battutine, e la misteriosa Nina (alta quanto Brienne di Tarth).
Grazie a Michael, abbiamo occasione di vedere anche scene ambientate sulla Terra, molto più in crisi della sua controparte reale.

La storia è molto più sci-fi, rispetto ai film precedenti. Siamo nello spazio, nel 2028. I protagonisti sono impegnati in una missione per salvare il pianeta Terra da una crisi energetica. Ovviamente, niente fila liscio e le nostre vittime finiscono in guai molto seri. Ci sono molte scene che mi hanno ricordato "Alien".
Mentre gli astronauti sono imprigionati nelle loro rogne, Michael, in diretta dal pianeta Terra, dovrà anch'esso sopravvivere alla crisi, che raggiunge picchi di pericolo spaventosi.
Essendo un film legato a "Cloverfield", dal trailer sembra che potremmo assistere alla nascita del mostruoso Clover. Sarà davvero così? Per buona parte del film, vi chiederete "Ma il legame con gli altri due?". A un certo punto, avrete la risposta.
Da buon thriller-horror sci-fi, dei personaggi moriranno (e in maniera anche abbastanza creativa, devo dire). Alcune scene sanno essere particolarmente violente e questo mi è piaciuto. Film del genere, a mio parere, non si devono tirare indietro, quando si tratta di sangue. Ci sono dei colpi di scena, anche se prevedibili, come nel caso del vero antagonista della vicenda. Finale interessante, soprattutto gli ultimi secondi.

Sceneggiatura normale, niente di speciale. I dialoghi sono dinamici, a parte i momenti più drammatici. La storia scorre, ma alcuni personaggi sono poco sviluppati e risultano molto inutili.

Le ambientazioni sono molto belle, soprattutto nel caso della stazione Cloverfield, protagonista di gran parte del film. L'atmosfera è molto futuristica e gli effetti speciali sono buoni.
Colonna sonora azzeccata.

"The Cloverfield Paradox" punta più sull'aspetto fantascientifico, rispetto agli altri due film, e ciò va a ridosso di elementi come la caratterizzazione dei personaggi (Ava è interessante, ma nulla in confronto a Michelle di "10 Cloverfield Lane"). Visivamente è fighissimo, ma la storia non mi ha convinto a pieno.
Spero di vedere altri film dedicati a "Cloverfield", soprattutto per scoprire se ci sarà un vero finale a tutto.

RedNerd Andrea

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