GLOW (1a STAGIONE) - Il wrestler è femmina


Lo ammetto, qui in Giappone volevo darmi quasi esclusivamente alla visione di film e serie tv giapponesi. Peccato che sia tutto disponibile solo con sub jap. Forse comincerò dopo aver migliorato ancora di più le mie conoscenze linguistiche. 

Quindi sono tornato ad adocchiare qualunque cosa avesse sub eng o ita o direttamente doppiato nella mia lingua. Così ho scelto "GLOW".
In due giorni ho finito la prima stagione e ancora mi chiedo perché non l'abbia cominciata un anno fa, quando fu resa disponibile.
Questa fantastica serie tv si può riassumere in poche parole: gnocche, wrestling, carisma e anni '80.

Trama: Ruth è un'attrice che ha difficoltà a trovare ruoli che la valorizzino a dovere. La sua agente le consiglia di presentarsi a un provino per un progetto sperimentale. Quando la ragazza si presenta all'appuntamento, scopre che il progetto consiste in un programma di wrestling tutto al femminile...

Creata da Liz Flahive e Carly Mensch e uscita su Netflix come suo prodotto originale un anno fa, "GLOW" è una serie dramedy incentrata sul wrestling.

Ruth, la protagonista, è interpretata da Alison Brie ("Community"). La sua amica/rivale Debbie è Betty Gilpin. Oltre a loro ci sono molte altre lottatrici improbabili, tra cui Rhonda (Kate Nash), Sheila (Gayle Rankin), Cherry (Sydelle Noel), Carmen (Britney Young) e Melanie (Jackie Tohn). A dirigere, o almeno ci prova, questo gruppo di donne imprevedibili è il regista Sam Sylvia interpretato da Marc Maron, aiutato dal produttore pieno di soldi Bash (Chris Lowell).

Ruth è una protagonista atipica: ci viene presentata come squattrinata, sfigata nel lavoro e anche molto disperata sotto molti aspetti. Un personaggio che fa pena piuttosto che tenerezza. Col passare degli episodi, vedremo questa ragazza carina e magrolina troppo concentrata sul suo essere attrice diventare un portento di idee, anche folli, e un punto di forza del gruppo di lottatrici. Ci regalerà un sacco di risate e anche molti momenti imbarazzanti in cui vorreste legarla e imbavagliarla prima che si auto-umili troppo.
Betty è l'antitesi della castana Ruth: bionda, prosperosa, realizzata (attrice famosa e madre fiera di un bambino) e apprezzata da tutti. Sa rendersi un personaggio carino, poi odioso, poi di nuovo carino e infine epico. Il rapporto tra lei e Ruth rappresenta il cardine di questa serie. 
Le altre aspiranti lottatrici sono molto interessanti e variopinto. Rhonda è la rossa sexy inglese, Melanie la figlia di papà menefreghista, Carmen la ragazzona poca intelligente ma con un gran cuore, mentre Sheila è la solitaria. Sono tutti stereotipi (anche se Sheila porta il personaggio del lupo solitario a livelli successivi), ma ottengono nel corso della serie molte sfaccettature che rendono queste disadattate delle grandi simpaticone. Menzione speciale a Cherry, quella con più potenziale anche se non spremuto fino a fondo.
Passiamo allo scarso lato maschile della storia, rappresentato da Sam e Bash (il marito di Debbie non conta, è un pappamolle fallito). Il primo è uno dei personaggi più interessanti della serie: nonostante sia prevalentemente negativo (almeno nei primi episodi) e anche poco professionale, ha un grande sviluppo e molte battute divertenti. Inoltre riesce a costruire legami di diverso tipo con le ragazze. Nash, invece, è un ragazzetto riccone, piuttosto infantile e pieno di idee folli. Trash puro, anche se a volte lo si vorrebbe prendere a pugni.

La storia l'ho trovata molto originale: Ruth è un'attrice che fatica a trovare ingaggi, soprattutto perché non riesce a ottenere provini per ruoli che non siano stupidi e stereotipati. La sua agente prova pena per lei, quindi le consiglia di partecipare a un provino per un progetto sperimentale che si rivelerà essere "GLOW" ("Gorgeous Ladies of Wrestling", in italiano "Grandiose Lottatrici del Wrestling"). Ruth inizialmente avrà difficoltà ad abituarsi al nuovo lavoro e, soprattutto, ad andare d'accordo con lo scontroso Sam, ma passo dopo passo, il gruppo tutto femminile, tra imprevisti e colpi di genio, prende forma.
È molto bello vedere come nasce questo folle programma, con i casting, gli allenamenti, i confronti di idee tra regista, produttore e attrici, per poi arrivare alle prime ed emozionanti messe in onda. 
Non tutto va per il verso giusto, ovviamente, ma le ragazze non demordono e coinvolgono gli spettatori nella loro avventura. 
Ci sono molti momenti divertenti, anche assurdi, con scene drammatiche ma senza scadere nel melodramma. Quasi tutti i personaggi hanno la loro occasione per farsi conoscere bene agli spettatori. 
Le scene di lotta sono fighe, si inseriscono molto bene nella struttura narrativa. Poiché ci vengono illustrate durante la preparazione delle ragazze, sappiamo già come vanno a finire, ma le sorprese sono sempre in agguato. 
La puntata finale è epica, con tanto di trollata finale, totalmente inaspettata. 
Vedere il wrestling dal punto di vista maggiormente femminile è una cosa molto innovativa, soprattutto attraverso i colori sgargianti degli anni '80.

La sceneggiatura è molto simpatica. I dialoghi non annoiano, sanno essere divertenti, anche scadendo nella volgarità. Bisogna dire che sa alternare molto bene comicità sobria con quella trash, proprio come in un prodotto degli anni '80.
La storia scorre molto bene (gli episodi durano mezz'ora ciascuno, ma alcuni di essi sembrano durare solo la metà) e i personaggi vengono resi in maniera molto interessante.
Il contenuto può risultare poco adatto ai ragazzini e ai suscettibili a causa di molte parolacce e allusioni sessuali (alcune molto esplicite), oltre che per la violenza (simulata, sia dal cast vero che dai personaggi) delle mosse di combattimento.

Le ambientazioni trasudano degrado, con la palestra per gli allenamenti e il motel di basso rango in cui alloggiano le ragazze, ma il tutto viene contrastato dalla villona di Bash, piena di ogni lusso immaginabile. L'atmosfera degli anni '80 viene resa molto bene grazie a lustrini, abbigliamento eccentrico e capelli super cotonati e acconciati in maniera improbabile.
La colonna sonora ci immerge a pieno nell'epoca, soprattutto grazie a molte canzoni famosissime, in grado di gasare il pubblico, soprattutto durante i combattimenti.

"GLOW", per me, sembrava una trashata. In realtà lo è, ma ci dà anche una storia nuova, personaggi simpatici (anche se con tutti i loro difetti), botte da orbi e un decennio stravagante ma leggendario.
Sono davvero contento che sia appena uscita la seconda stagione. Spero di divorarmela in poco tempo. 

RedNerd Andrea

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