THE DISASTER ARTIST - Come rendere The Room un capolavoro


Avete potuto leggere le mie impressioni su "The Room". L'ho trovato mistico, pieno di assurdità e con uno dei protagonisti più strambi di sempre. In realtà ho detto cose peggiori, ma preferisco contenermi, stavolta.
Tuttavia, il film è diventato un cult e si è guadagnato tantissimi film, tra cui un certo James Franco. Il caro James ha deciso di fare un film ispirato a "The Room", interpretando proprio colui che si cimentò nella regia e nell'interpretazione del protagonista, Tommy Wiseau.

Se "The Room" è l'apice della bruttezza e del trash, "The Disaster Artist" è magnifico e racconta i dietro le quinte di uno dei film peggiori di sempre in maniera fantastica ed esilarante.

Trama: Greg Sestero è un giovane attore che cerca di sfondare nel mondo dello spettacolo. L'incontro con il misterioso Tommy Wiseau cambierà tutto...

Diretto da James Franco e uscito negli USA nel 2017, "The Disaster Artist" è un film comico e biografico ed è tratto dall'omonimo romanzo di Greg Sestero e Tom Bissell.

L'iconico e stranissimo regista è interpretato proprio da James Franco, quasi come se volesse omaggiare il lavoro "attore e insieme regista" che ha tentato Wiseau. Il suo fratellino Dave è Greg Sestero, colui che interpreta il famosissimo Mark nel film ("Oh hi Mark!").

Ci sono moltissimi attori di supporto, soprattutto Seth Rogen (il supervisore del copione), Paul Scheer (il direttore della fotografia), Alison Brie (Amber, fidanzata di Greg), Ari Greynor (Juliette, ovvero Lisa nel film), June Diane Raphael (Robyn, ovvero Michelle nel film) e Josh Hutcherson (Philip, l'interprete di Denny nel film).
Inoltre ci sono tantissimi cameo, come Sharon Stone, Megan Mullally, Zac Efron e il mitico Bryan Cranston.

Direi di partire subito con il personaggio chiave del film: Wiseau.
Nessuno ha ancora capito le sue origini, quanto soldi abbia e se ci faccia o ci sia e basta. L'unica cosa sicura è che quei capelli neri e lunghi mettono ansia.
James Franco lo rende ancora più particolare e divertente, con tutti i suoi pregi (?) e i (tantissimi) difetti. È riuscito a replicare perfettamente anche l'accento strano, da tipo dell'est Europa, e la sua risata fintissima.
Che dire poi delle scene di "The Room". Vedendo sia i gesti che ascoltando anche la sua voce, si potrebbe fare difficoltà a distinguere Franco da Wiseau, anche se il primo è contraddistinto da molta figaggine, cosa che manca totalmente al secondo. Una performance memorabile, io gli avrei dato seduta stante il Premio Oscar.

Passiamo al vero protagonista, Greg Sestero, colui che "narra" il film. Il tipico bel viso ma talento un po' meh, ma questo backstage ci rivela (almeno secondo il suo personale punto di vista) un ragazzo insicuro, buono con tutti, anche con il folle Tommy, e pieno di sogni.
Quando tutti cominciano a stufarsi delle direttive assurde di Wiseau, lui è l'unico che cerca sempre la diplomazia.
Dave Franco riesce nel suo intento di rendere Sestero un personaggio adorabile. 
Bellissimo vedere i fratelli Franco recitare insieme, soprattutto perché i loro personaggi sono uno l'opposto dell'altro, sia caratterialmente che fisicamente.

Il cast di supporto aiuta il film a funzionare. Il duo Rogen-Scheer sembra interpretare il gruppo di antagonisti, ma alla fine sembrano gli unici intelligenti dall'inizio alla fine.
Fenomenale la Graynor, è uguale alla Lisa originale. Vedere Hutcherson, soprattutto dopo la trilogia di "Hunger Games", interpretare l'inquietante Denny mi ha fatto sbellicare.
Anche i cameo sono meravigliosi. 

Alla fine ogni personaggio, anche nel caso di quelli meno rilevanti, è ben delineato e contribuisce a formare un cast corale meraviglioso. 

La storia è praticamente un dietro le quinte di "The Room", con informazioni sulla vita di Sestero e Wiseau prima di realizzare il film. In realtà ci vengono dette più cose su Greg, mentre la maggior parte delle informazioni sull'eccentrico regista rimangono nel mistero.
Dopo aver visto i due combattere per ottenere ruoli in tv o al cinema, Wiseau ha il colpo di "genio" e decide di produrre IL film. Vediamo, quindi, vari giorni di ripresa sul set, in cui possiamo vedere la difficoltà di girare alcune scene ostiche e i vari attriti tra lo staff. Vedere il duro lavoro di ogni poveraccio assunto da Wiseau fa un po' deprimere.
Alla fine avviene la premiere del film. Sì, Wiseau è riuscito a organizzarne una. Sperava di venire candidato all'Oscar. L'importante è crederci, Tommasì.
Il tono del film è comico, anche surreale, in alcuni momenti. Alcune scene però sanno toccare. Alla fine, uno dei temi principali del film è l'amicizia tra Wiseau e Sestero: nonostante siano fisicamente opposti e abbiamo molte divergenze riguardo la vita e il modo di lavorare, i due rimangono comunque molto legati.
Le scene finali sono l'apice del divertimento, in cui il pubblico della premiere rappresenta alla perfezione qualunque poveretto sia capitato a vedere "The Room".

La sceneggiatura è ottima. I dialoghi funzionano alla grande, soprattutto le battute assurde di Wiseau. I personaggi sono ben realizzati e la storia scorre molto bene, senza annoiare.

Il set del film padroneggia la seconda metà dell'opera. Un inutile green screen con cui girare le scene esterne e altre stanze. Invece di sfruttare i dintorni, Wiseau fece di testa sua e fece montare set a parte. Assurdo. L'ambientazione che esce fuori è poco accogliente. Altri luoghi sono le case enormi del regista. Come fa a permettersele? Ovviamente a nessuno (nemmeno Sestero stesso) è dato sapere.
La colonna sonora è molto azzeccata. Ho trovato il doppiaggio ben fatto, spero di vedere presto la versione originale per intero.

"The Disaster Artist" riesce a far sembrare il mondo di "The Room" un capolavoro, grazie a un'interpretazione esilarante di James Franco.
Ora però, spero di non vedere per un po' Tommy Wiseau in tutte le sue incarnazioni, mi mette ansia la sua faccia.

RedNerd Andrea

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