DISINCANTO (1a PARTE) - Ho difficoltà a inquadrarlo


Se si nomina Matt Groening, si pensa subito alle sue geniali creazioni, "The Simpsons" e "Futurama", due cartoni geniali e dissacranti che hanno rivoluzionato il mondo dell'animazione (il primo non accenna minimamente a finire, nonostante siano passati più di 20 anni dal suo inizio).
Dopo tanto tempo, Groening ci ha presentato un mondo totalmente nuovo, meno moderno e più difficile da comprendere: "Disincanto".
Nonostante l'ambientazione meravigliosa e dei personaggi simpatici, ho ancora difficoltà, nonostante abbia finito i 10 episodi, a saperla identificare bene. Neanche so il perché.

Trama: Bean è la principessa di Dreamland, un regno governato dal tirannico Zog. A causa di vecchi traumi, la ragazza, invece di crescere come una graziosa erede al trono, è diventata un maschiaccio casinista e ubriacone. Un giorno, Bean incontra un elfo e un demone e la sua vita cambia radicalmente.

Sviluppato da Matt Groening e uscito quest'anno, "Disincanto" (in originale "Disenchantment") è un cartone animato fantasy e black comedy.

La protagonista della storia è la principessa Tiabeanie. Ad affiancarla Elfo, un elfo; Luci, un demone; suo padre, il re Zog, e la sua matrigna, la regina Oona. Altri personaggi sono Odva, il primo ministro di Dreamland, e Sorcerio, lo stregone del regno.

I personaggi sono molto simpatici. Bean è lontana dall'essere una principessa perfetta: alcolizzata, manesca, iellata e combinaguai, la ragazza è fonte di molte risate e momenti imbarazzanti
Elfo è piccolo, tenero e coccoloso, anche se sotto sotto ha un animo da bad boy. Ogni tanto finisce per essere irritante. 
Luci è una sagoma: in teoria dovrebbe essere un demone pericoloso e cattivo, ma fisicamente sembra un gattino, quindi risulta tenerissimo. Le sue battute sono oro.
Gli altri personaggi sono piacevoli, mentre Zog è insopportabile, lontano dall'essere un re affidabile e amato dal suo popolo.
Dulcis in fundo, Oona. Anche lei è un personaggio atipico: fisicamente sembra un rettile e parla un curioso accento dell'est. Nonostante non venga approfondita molto nella maggior parte del film, ha un potenziale comico davvero alto, tanto da essere protagonista di una delle poche scene, a mio modesto parere, che mi hanno fatto ridere di gusto.

La storia prende lentamente il turbo: tutto inizia con Bean che combina guai a destra e manca, facendo infuriare il padre. La presenza di Elfo e Luci non migliora affatto la situazione soprattutto perché il piccolo demonietto è intenzionato a portare il caso per Dreamland, motivo per cui si è avvicinato alla principessa. Nel mentre Zog pensa solo a ottenere un elisir di lunga vita e cerca di fare terribili esperimenti sul povero elfo.
Ogni episodio sembra quasi autoconcludersi, in quanto presenta un evento principale diverso dagli altri. 
Tuttavia, superata la metà della stagione, cominciano ad accadere fatti più ampi e i colpi di scena finalmente arrivano. Gli ultimi tre episodi si possono definire l'unica fonte di vera dinamicità della serie. Sinceramente, i primi sono stati un po' noiosetti, nonostante i personaggi peperini e un paio di scene meravigliose.
Poiché su Netflix è arrivata soltanto la prima parte, la storia si interrompe bruscamente e un sacco di domande rimangono senza risposta. Quella che mi preme di più e, rispetto alle altre, non è molto spoiler è: che senso hanno gli stregoni amici di Luci che guardano gli eventi con la sfera di cristallo e commentano? Hanno la stessa funzione di Tina Cipollari e Gianni Sperti a "Uomini e Donne" o sono destinati ad avere un ruolo più attivo in futuro? Spero vivamente la seconda opzione.
Nonostante ci sia stata presentata come serie dissacrante e irriverente, "Disincanto" non mi ha fatto ridere tantissimo, rispetto a Homer e famiglia. Sì, le citazioni alla cultura popolare sono carine e alcuni momenti mi hanno fatto rotolare dal ridere, ma sono momenti singoli che contano pochissimo, in materia di tempo, rispetto al totale di minuti composto da tutti gli episodi. Mi aspettavo scene più esilaranti, ma molte cosee ho trovate banali o con poco mordente.
Gli ultimi episodi, però, li ho apprezzati, soprattutto l'ultimo.

La sceneggiatura è formata da dialoghi dinamici e alcune battute simpatiche, ma gli episodi scorrono troppo lentamente per durare poco meno di mezz'ora. Alcune scene finiscono per risultare lente e noiose.
I personaggi però sanno essere divertenti, soprattutto quelli principali.

L'ambientazione è tipicamente fantasy: abbiamo un regno governato da un monarca, castelli, segrete, forche e boschi pieni di pericoli. L'atmosfera è molto carina.
I personaggi sono graficamente carini, anche se lo stile è uguale ai Simpson. Avrei apprezzato qualche tecnica più originale o innovativa. 
Colonna sonora azzeccata, molte tracce stile celtico (credo sia quello il genere). La sigla principale è simpatica, ma troppo breve.

I colpi di scena del finale di stagione hanno creato curiosità in me, ma se non fosse accaduto nulla di simile, sarei rimasto piuttosto indifferente davanti a questa serie. Le premesse ci sono e sono pure simpatiche, grazie ai personaggi folli e colorati, ma la storia non mi ha fatto impazzire. Nonostante alcune scene divertenti, non sono riuscito a cogliere molto l'ironia generale e la storia non può cominciare ad avere mordente solo alla fine.
Spero che la seconda parte regali più energia e che l'elemento comico sia davvero irriverente e originale.

Rednerd Andrea 

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