POKKEN TOURNAMENT DX - Un Tekken alternativo


Siamo stati abituati, con i giochi dei Pokémon, ad allevare creature e a farle combattere per farle crescere e poi evolvere, instaurando con loro un forte legame di amicizia (se tenute dall'inizio alla fine del gioco, soprattutto).
Vi siete mai domandati, però, cosa succederebbe se i Pokémon si prendessero a scazzottate serie e ignoranti, come in un picchiaduro qualunque?
Se non vi siete mai posti questa domanda, nessun problema perché la Namco Bandai ci ha pensato al posto vostro e ha creato "Pokkén Tournament DX": Pokémon che si menano in stile Tekken.

Sviluppato dalla Namco Bandai Studios e uscito nel 2017, "Pokkén Tournament DX" è la versione aggiornata (DX sta per Deluxe) di "Pokkén Tournament", rilasciato l'anno precedente per Wii U. Questa edizione è stata sviluppata per la Nintendo Switch.

Ovviamente è impossibile far combattere tutti e 600 e passa mostriciattoli tascabili, quindi è stato formato un roster molto ristretto e diviso in due gruppi: i combattenti e i supporter.
I combattenti sono i Pokémon che possono essere mandati a combattere attivamente, come qualsiasi lottatore di un picchiaduro. A questo gruppo appartengono:
- Darkrai, la creatura che fa cadere le sue vittime in incubi terribili (leggendario della 4a generazione)
- Blaziken, evoluzione finale di Torchic, starter fuoco della 3a generazione
- Pikachu, la mascotte eterna del brand, presente sin dalla 1a generazione, e creatura odiata dal sottoscritto
- Lucario, specialista nelle onde energetiche e creatura della 4a generazione
- Gardevoir, elegante Pokémon psico della 3a generazione 
- Pikachu Wrestler, variante Smackdown e femminile del comune topo elettrico 
- Scizor, evoluzione metallica di Scyther e uno dei più popolari della 2a generazione 
- Croagunk, rospo amante del veleno, appartenente alla 4a generazione
- Sceptile, tagliente evoluzione finale di Treecko, starter erba della 3a generazione
- Gengar, spaventoso spettro della 1a generazione
- Decidueye, ovvero Robin Hood in versione pennuto, proveniente dalla 7a generazione
- Machamp, alias Goro di "Mortal Kombat" in versione Pokémon, presente sin dai primissimi giochi
- Braixen, volpacchiotta amante delle fiamme e delle magie, proveniente dalla 6a generazione e prima evoluzione di Fennekin, starter fuoco 
- Empoleon, primo Pokémon a tentare il duo acqua/acciaio ed evoluzione finale di Piplup, starter acqua della 4a generazione
- Mewtwo, sicuramente il leggendario più famoso di sempre
- Chandelure, da non confondere con la canzone di Sia, dal titolo simile. Spettro infuocato della 5a generazione
- Suicune, uno dei Treccani leggendari della 2a generazione
- Weavile, evoluzione ancora più letale di Sneasel
- Charizard, evoluzione finale di Charmander, starter fuoco della 1a generazione
- Garchomp, drago potentissimo alla sua ultima evoluzione e Pokémon fedele a Camilla, campionessa di Sinnoh
A essi si aggiungono Blastoise e Aegislash, due combattenti usciti come DLC, e Mewtwo Nero, versione dark e più potente di Mewtwo (come se in forma base non fosse già potente), che funge anche da nemico ricorrente e boss finale.

I Pokémon di supporto possono essere evocati solo per un breve periodo e aiutano il combattente principale. Sono selezionabili a coppia e sono in tutto 36, partendo da starter come Litten, Popplio, Frogadier e passando per Pokémon più forti come Mimikyu, Espeon, Umbreon e Dragonite. Ovviamente sono presenti anche leggendari, tra cui Latios, Yveital, Jirachi, Cresselia, Mew e Reshiram.

In tutta sincerità, il roster principale non mi entusiasma tanto. Alcuni sono perfetti per il gioco, come Lucario, Blaziken, i due DLC o Mewtwo, ma alcuni boh, mi chiedo perché siano stati inclusi, per esempio Chandelure, Croagunk (presente pure tra i supporter) e soprattutto Pikachu Wrestler. Potevano mettere un combattente unico in più, invece hanno preferito mettere un secondo topo. Ok che fare contenti i fan è una cosa importante, ma certe vaccate come questa no, vi prego. 
I Pokémon di supporto sono molto più soddisfacenti.
Mewtwo Nero è un boss davvero temibile.

La storia, tecnicamente, non esiste. Interpretiamo un giovane allenatore che vuole diventare il campione dell'isola di Ferrum. Per riuscirci, ha bisogno di completare la Lega Ufficiale e sconfiggere tutti gli altri allenatori. Ad assisterlo, troviamo una donna di nome Nia. Ogni volta che si avanza nella lega, il ragazzo (o ragazza, si può scegliere il sesso) viene ostacolato da Mewtwo Nero, anch'esso controllato, a quanto pare, da una misteriosa allenatrice.
Tutto molto carino e tipico del franchise, ma avrei gradito anche una storia dedicata ai Pokémon combattenti e strutturata a mo di Tekken: per esempio, ogni lottatore sarebbe potuto entrare nel torneo di Ferrum (luogo in cui potrebbe essere possibile lasciare i Pokémon in completa libertà) per un suo motivo personale, come vincere soldi per il suo allenatore, sconfiggere il proprio rivale, oppure sgominare il villain di turno. Sarebbe stato divertente, se possibile, rendere noto l'allenatore di ogni Pokémon (per esempio, Garchomp poteva essere il protetto di Camilla, Pikachu il compagno di Ash, Gardevoir quello di Lino e altri legami conosciuti nell'anime o nei videogiochi). Almeno avrebbe dato un'identità specifica a ognuno. 

Le modalità sono numerose, ognuna di esse situata in una parte dell'isola: la Lega Ferrum funge da storia; altre modalità offline o giocatore singolo sono la lotta base, quella extra (si possono utilizzare oggetti speciali) e quella a squadre, ovvero si sceglie una squadra di 3 Pokémon, l'allenamento (con tanto di tutorial e missioni per completare mosse e combo), e la personalizzazione del proprio avatar. Inoltre sono presenti sfide giornaliere, in cui bisogna utilizzare determinati Pokémon sotto determinate condizioni. 
Il multiplayer si può giocare sia in locale, ovvero utilizzando un gioco e due controller, che online o su wireless.

Il gameplay è piuttosto complesso. 
Partiamo dal fatto che ogni Pokémon ha una sua caratteristica. Infatti i combattenti principali sono divisi in quattro tipologie: quelli standard, quelli specializzati nell'attacco, quelli veloci, e quelli più tecnici (e più difficili da utilizzare, come Darkrai).
Anche i supporter si differenziano tra loro a seconda del tipo di aiuto che forniscono: alcuni curano il combattenti attivo, altri lo potenziano, altri invece attaccano l'avversario o indeboliscono le sue statistiche.
La lotta invece è divisa in due fasi: quella iniziale è quella panoramica, dove i combattenti si possono muovere liberamente per l'arena, un po' come nei giochi di Naruto. Quando uno dei due lottatori viene colpito con una mossa particolare, si entra nella fase di duello, dove ci si può muovere solo in maniera lineare, similmente a giochi come Tekken. La cosa interessante è che alcune mosse cambiano a seconda della fase in cui ci si trova. Ci sono diversi tipi di mosse: gli attacchi a proiettile, che si possono usare anche a distanza; gli attacchi a inseguimento, che colpiscono in maniera ravvicinata ma possono partire anche da distanti; gli attacchi deboli, come semplici pugni e calci che si possono effettuare solo a distanza ravvicinata; con il pulsante A, invece, si dà vita alle mosse peculiari del Pokémon che si utilizza (per esempio, Lucario può attaccare con Palmoforza, Forzasfera e Ossoraffica). Premendo X e A contemporaneamente si può attaccare effettuando un contrattacco, un colpo potente che fa più danni se arrivi mentre l'avversario vi sta colpendo. Ci sono anche le prese, gli scatti aerei e le parete (importantissime come sempre per evitare gli attacchi ripetuti degli avversari più bastardi).
Quando l'indicatore è pieno, si può evocare il supporter. Poiché essi si possono scegliere solo a gruppi di due, a inizio round bisogna sempre decidere quale dei due far scendere in campo. Bisogna anche tenere a mente il tempo di ricarica dei supporter, in quanto alcuni ci mettono di meno rispetto ad altri. 
Un'altra barra importante è quella di risonanza, che si riempie subendo o effettuando attacchi, ma anche raccogliendo apposite sfere che appaiono per l'arena. Quando è piena, si può attivare, trasformando in combattente in una sua versione potenziata (o direttamente in quella Mega, se il Pokémon in questione la possiede). Anche in questa modalità, alcuni attacchi subiscono delle modifiche, ma la caratteristica più importante è l'attacco di risonanza, una mossa super speciale in grado di fare enormi quantità di danni. Tale mossa si può effettuare solo una volta per ogni attivazione della modalità risonanza.
Come nelle lotte Pokémon standard, è possibile subire modifiche positive o negative alle statistiche.
Importante è anche il ruolo di Nia. Essa infatti possiede un'abilità che può aiutarti a ribaltare l'esito della lotta. Ci sono diverse abilità e se ne può selezionare una nel menù personalizzazione del personaggio. 
Finita la lotta, si guadagnano dei punti esperienza. Se ne vengono raccolti abbastanza, si sale di livello e si guadagna un punto abilità, da usare per potenziare perennemente alcune statistiche, come attacco, durata della risonanza o del supporter.
A livello di personalizzazione, l'avatar dell'allenatore può essere modificato in tutto, partendo dal viso fino al vestiario. Purtroppo non è possibile renderlo più vecchio. Peccato, sarebbe stato carino poter assumere le sembianze, una volta tanto, di un personaggio più adulto.

Passiamo alla grafica. I Pokémon sono realizzati bene, usando la grafica tridimensionale piuttosto che uno stile animato dei primi giochi. Lo stile di Tekken si nota abbastanza. Anche le arene sono carine e differenziate e ognuna di esse ospita sullo sfondo numerosi Pokémon.
Colonna sonora buona, ma secondo me il risultato sarebbe stato più epico se fossero state usate tracce musicali appartenenti alla serie di giochi principale. Peccato che non abbiano pensato neppure alla possibilità di rilasciare come DLC (ci avrebbero guadagnato).
Ovviamente i Pokémon parlano in versi. Apprezzo il tentativo di ampliare il repertorio "vocale", ma alcuni Pokémon mi pare che possiedano voci troppo simili. Inoltre perché non rendere possibile la comprensione di ciò che dicono attraverso dei sottotitoli? Forse troppo complesso, in effetti... 

"Pokkén Tournament DX" è una simpatica alternativa ai giochi mainstream. La fusione tra elementi Pokémon e Tekken è simpatica e il gameplay è piuttosto complesso, soprattutto se si usano certi lottatori. Anche il livello grafico è molto buono.
Tuttavia alcune potenzialità sono state espresse in maniera non completa: alcuni Pokémon, secondo me, potevano essere evitati a favore di altri e le modalità sono le solite, niente di nuovo. Anche la possibilità di personalizzare l'avatar non è proprio il massimo.
Queste imperfezioni possono servire come spunto per un eventuale sequel. Secondo me ci sta un secondo capitolo. 

Cosa mi sarebbe piaciuto vedere: modalità extra (ammettetelo, quanto sarebbe epica e trash una partita a bowling tra Pokémon?), un museo in cui è possibile trovare informazioni utili sul mondo Pokémon, compresa la parte del jukebox in cui ascoltare le musiche del gioco (se ci fossero state le tracce dei giochi principali, sarebbe stato un sublime tocco nostalgico) e una storia più incentrata sui singoli Pokémon che sul lottatore.
Riguardo i Pokémon, sarebbe stato figo controllare almeno uno tra Hitmontop, Hitmonlee e Hitmonchan, oppure un'evoluzione di Eevee, Groudon, Dialga o Palkia. Sarei curioso di vedere come se la caverebbe Ditto.

RedNerd Andrea 

Commenti