JASON X - Sulla Terra erano finite le vittime?


Nel corso dei vari film di "Venerdì 13", Jason Voorhees ha ucciso di tutto e di più, passando per campeggi, per una nave da crociera e per un ospedale psichiatrico (anche se tecnicamente non era proprio lui). Stufo della banalità, in preda a sogni megalomani, ha deciso di rivolgere il suo sguardo (coperto dalla maschera da hockey) verso lo spazio. Ed eccoci arrivati a "Jason X", tecnicamente l'ultimo film originale con protagonista il massacratore immortale di Crystal Lake.

Trama: Rowan, una scienziata, rimane congelata insieme a Jason Voorhees nel tentativo di fermare la sua furia omicida. La ragazza viene risvegliata 445 anni dopo da un gruppo di studenti. La Terra ormai non è più abitata ed è stato colonizzato un nuovo pianeta. Jason, apparentemente, è morto, e il professore del gruppo decide di portarlo con loro in quanto potenziale guadagno. Purtroppo per loro, Jason torna ancora una volta in vita...

Diretto da James Isaac e uscito nel 2001, "Jason X" è un horror slasher americano e decimo titolo della saga di "Venerdì 13".

L'eroina di questa storia futuristica è Rowan (Lexa Doig), scienziata del governo incaricata di fermare una volta per tutte il killer dei campeggi.
Il resto dei personaggi consiste nel gruppo di studenti targati 2455: il professore Braithwaite Lowe (Jonathan Potts) e i giovani Tsunaron (Chuck Campbell), Janessa (Melyssa Ade), Azrael (Dov Tiefenbach), Kinsa (Melody Johnson), Waylander (Derwin Jordan), Adrienne (Kristi Angus) e Stoney (Yani Gellman), affiancati da Kay-Em (Lisa Ryder), un'androide creata da Tsunaron, e Brodski (Peter Mensah), capo dei militari.
Jason, Voorhees è interpretato da Kane Hodder.

Rowan è un'eroina niente male: bella, cazzuta, non scema. Mi è piaciuta assai.
Il gruppo di studenti è la tipica combriccola che si incontra in qualunque horror slasher: tanta gente abbastanza stereotipata e destinata a morire male, ma tanto tanto male. Janessa è simpaticissima, in realtà, con le sue battute, Tsunaron è il tipico nerd, gli altri ragazzi sono abbastanza anonimi (tranne la promiscua Kinsa e il decente Waylander). Il professore Lowe è il tipico capo interessato solo agli obiettivi materiali: solo un cretino si porterebbe sulla propria nave un serial killer a rischio risveglio solo perché in grado di portargli un po' di soldi.
Brodski e Kay-Em si rivelano i più interessanti: il primo è un vero guerriero pieno di determinazione e resistenza, mentre la seconda è un perfetto mix di adorabilità e bad ass, il tutto condito da un linguaggio scientifico e educato.
I personaggi potevano essere rappresentati peggio, ma solo pochi sanno emergere. 
Jason è sempre il buon vecchio maniaco omicida: non parla, sbuca da ogni angolo, massacra e sembra non crepare mai. Pensate se esistesse nella vita reale.
Saremmo fregati. 

La storia è sempre la stessa dal 1980, stavolta però in salsa futuristica e Sci-fi. Al posto dei campeggiatori incoscienti abbiamo un gruppo di studenti ignari del potenziale letale di Jason. Rowan, invece, è la povera terrestre di secoli prima che ha fermato Jason, rischiando anche la sua vita. Risvegliata in un mondo e in un'epoca totalmente a lei estranea, è convinta che sia tutto finito, in quanto Maschera Hockey sembra essere rimasto definitivamente morto. Peccato che se fosse realmente così, il film sarebbe durato 20 minuti, titoli di inizio e di coda compresi.
E quindi si torna ai massacri a colpi di machete, urla, gente isterica in preda al panico e decisioni idiote. Fino alla fine, Rowan e gli studenti scappano dal killer, mentre l'astronave cade sempre di più a pezzi.
Lo scontro finale sa essere abbastanza epico, complice anche l'elemento spazio.
Il ritmo del film alterna tra momenti dinamici, grazie a inseguimenti, sparatorie e omicidi, e altri un po' più inutili. Non ci sono momenti drammatici, anzi se ci sono non sembrano tali perché patetici (tipo una certa scena romantica), mentre pezzi ironici sono più numerosi.

La sceneggiatura riflette il genere del film, quindi non aspettatevi dialoghi complessi da Oscar, si tratta di un film slasher, già è tanto se sono stati elaborati dei discorsi di senso compiuto.
I personaggi sono un po' polli e non sono ben sviluppati, ma alcuni sanno rendersi piacevoli anche senza approfondimenti psicologici. I nomi mi lasciano molto perplesso, ok che siamo nel futuro, ma che senso hanno i nomi Tsunaron, Janessa, Braithwaite? 

La violenza è abbastanza alta, soprattutto le prime uccisioni. Altre, invece, non vengono fatte vedere. Essendo un film del 2000, mi aspettavo più coraggio nel mostrare sangue, arti mozzati e schifezze affini. 

Le ambientazioni sono tutte super futuristiche, anche quelle ambientate prima dell'ibernamento. Ci sono tante astronavi, circuiti super luminosi (in una cerca scena, sembrava di essere tornati alle discoteche anni '80 sparafleshose e fosforescente) e armi potenti. Il fatto che tutto si svolga all'interno di un' enorme astronave, lontana dai pianeti, riporta subito alla mente l'esperienza di "Alien", con Jason al posto dello xenomorfo.
Gli effetti speciali non sono dei capolavori, ma sono stato abituato al peggio (GRAZIE, SHARKNADO), quindi non mi lamento.
Colonna sonora molto cattiva, anche troppo. In questi film a volte troppa musica non risulta utile. Immancabile il chi chi chi ka ka ka che guida la follia di Jason, anche se ormai ha perso il suo fascino perché non più utilizzato come merita.

"Jason X" rivisita un classico in chiave futuristica. Jason ormai fa sempre le stesse cose e anche le vittime alla fine sono sempre le stesse. Cambia solo l'ambientazione, probabilmente perché le vittime sulla Terra erano finite. Se volevano proprio fare qualcosa di nuovo, potevano mettere gli extraterrestri. Chi avrebbe vinto tra la razza aliena e Jason?

RedNerd Andrea

Commenti