KILLJOY - Tiene fede al suo nome




Continua il mio viaggio nel mondo horror...di serie b e gradi più bassi. 
Stavolta ho scelto di vedermi "Killjoy", primo film horror ad avere un cast quasi interamente afroamericano.
Non si sarebbe dovuto chiamare "Killjoy", ma "Killed My Joy" perché mi ha annoiato fino alla fine.

Trama: Michael è innamorato della sua amica Jada. Tuttavia la ragazza è fidanzata con il bullo-criminale Lorenzo. Quest'ultimo uccide accidentalmente Michael in uno scherzo finito male. Un anno dopo, chiunque è stato coinvolto nella morte di Michael viene preso di mira dal clown Killjoy...

Diretto da Craig Ross e uscito nel 2000, "Killjoy" è un film horror slasher.

Il cast è composto da attori molto poco conosciuti.
Da una parte abbiamo il povero Michael (Jamal Grimes), Jada (Vera Yell), Monique (D Austin), la migliore amica di Jada, e Jamal (Lee Marks), il nuovo fidanzato di Jada.
Dall'altra abbiamo il trio dei delinquenti: Lorenzo (William L. Thompson) e i suoi due scagnozzi stupidi, T-Bone (Corey Hawkins) e Baby Boy (Rani Goulant).
Killjoy, il malvagio clown del film, è interpretato da Angel Vargas. Inoltre, in varie scene aleggia un misterioso senzatetto (Arthur Burghardt).

I personaggi sono stereotipatissimi, soprattutto nel caso dei delinquenti, che recitano continuamente con mosse come "yo yo, come butta? Io ti spacco la faccia". Io apprezzo molto l'idea del cast afroamericano, ma potevano sforzarsi a rendere i personaggi in maniera più interessante, invece di mostrare le solite caricature che vediamo in film e serie tv. Inoltre ognuno di loro, compreso Michael, è moscio, noioso, alla fine non ti importa niente di loro. Anche Jada, l'eroina, sembra solo lagnosa, tranne nell'ultima parte, in cui riesce a trovare un po' di carattere. Mi sono divertito a ricredermi su Monique: inizialmente sembra la tipica amica inutile e antipatica, poi si è resa leggermente simpatica.
Per quanto Lorenzo fosse disgustoso, mi sarebbe piaciuto vedere più scene dei suoi sgherri, avevano un paio di spunti interessanti. 
Ancora mi chiedo il senso del senzatetto. In realtà ha il suo scopo, ma non sono riuscito a inquadrarlo.
I personaggi non sono per niente sviluppati. 

La storia è molto banale: Michael vuole conquistare Jada, nonostante sappia che Lorenzo lo ucciderebbe a sangue freddo. Ma lui fregacavoli, persiste e cerca anche l'aiuto della magia nera, facendo un rituale per evocare il clown Killjoy. Io mi sono posto subito due domande.
Michael, ma sei così disperato? Addirittura la magia nera (altro elemento stereotipato)? Ma poi, da chi l'hai imparata, da Marie Laveau di "American Horror Story: Coven"? Facevi prima a cambiare obiettivo o cambiare direttamente vita.
Poi, scherziamo? Un clown? La magia nera permette di evocare le entità più inquietante e mortali di sempre e tu cosa vuoi evocare? Un clown?
Torniamo alla storia, che è meglio.
In seguito Michael muore per colpa di uno scherzo andato male. Passa un anno, Jada si rifà una vita, così come Lorenzo. Tuttavia, il pagliaccio Killjoy entra in azione e le morti cominciano ad avvenire.
In generale, il film pare un mash-up di "IT" , "Nightmare" e "Wishmaster", senza alcuno spunto originale e interessante.
Il film è noioso, ci sono pochi personaggi, quindi poche morti per rendere il film un vero e proprio slasher.
Il finale è idiota e noioso...e dovrebbe trattarsi di uno scontro finale con Killjoy. Sembra una di quelle battaglie con i boss finali dei GDR, strutturate in diverse fasi. Solo che almeno i combattimenti videoludici sono belli e ogni fase è ben differenziata, mentre il combattimento contro Killjoy non vedevo l'ora che finisse dopo già 4-5 minuti.
Il disagio raggiunge un picco imbarazzante durante gli ultimi minuti, con soliti jump-scares che servono solo a indicare possibili sequel.

La sceneggiatura fa ridere: dialoghi banalissimi e noiosi, così come i vari personaggi del film. I nomi dei gangster sono esilaranti. 

Come già detto, il film unisce in maniera brutta elementi di vari film. 
Ci sono scene di violenza e sangue, ma sono davvero fatte male che fanno ridere. 
Killjoy è solo la brutta copia di "IT", anche se devo ammettere che come personaggio in generale è uscito meglio degli altri. A differenza del buon Pennywise, che incute timore, Killjoy è solo ripugnante, non trasmette paura. 

Sono rimasto sconvolto dal formato video: innanzitutto su Amazon lo schermo è strettissimo, a differenza di altri film. Non capisco se sia il formato vero e proprio del film, ma è confusionario. I tagli della regia e la qualità video fanno sembrare il film uno di quei videoclip molto indie degli anni '90 che venivano mandati in onda su MTV, ma dalla durata di un'ora e mezza. Gli effetti speciali sono bruttissimi.
Nemmeno le ambientazioni sono affascinanti, ricordano un episodio di Piccoli Brividi, ma diretto in modo amatoriale. 
Il comparto sonoro è incredibile: alcune attrici urlano per davvero, una invece no. I suoi urli sono palesemente ridoppiati con altri che si sentono in tantissimi horror e stonano pure con il labiale dell'attrice. Ma come hanno fatto a non accorgersene, in sala montaggio?
Nemmeno il doppiaggio italiano è decente: di solito riesce a salvare i film pessimi, ma stavolta no, peggiora il risultato.

Ecco i motivi per cui Killjoy, l'ammazzagioie, ha completamente massacrato le mie energie.
Se volete farvi del male oppure ridere un po', andatelo a vedere. Sennò ci sta decisamente di meglio.
Ora torno a chiedermi come questo film abbia fatto a dare inizio a una saga. Sì, "Killjoy" ha vari seguiti...e io sarei capace di vedermeli tutti.
Evviva il masochismo. 

RedNerd Andrea

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