TRAGICA NOTTE AL BOWLING - Il trash che diverte



Gli anni '80 hanno sfornato un sacco di grandi film, ma sono stati anche il periodo d'oro degli horror sublimamente trash. Per ogni pellicola ben fatta ne uscivano almeno dieci tutt'altro che belle. Tra questi film, però, alcuni hanno quel qualcosa in più che non li rende brutti e dimenticabili...ma brutti e divertenti. Molti li definiscono con il detto "So bad it's so good", così brutti da essere belli. Sono completamente d'accordo. 
Quando vedi un'opera del genere per la prima volta, ti maledici per aver sprecato due ore della tua vita, poi però ammetti di esserti divertito e tempo dopo decidi di rivederla, sentendoti di nuovo in colpa ma non senza nascondere di esserti ancora una volta divertito.
A mio parere, "Tragica notte al bowling" è brutto, super trash, ma mi ha saputo in qualche modo intrattenere.

Trama: Due ragazze vogliono entrare nella sorellanza più "in" del campus, ma la capa le costringe a entrare in un bowling per rubare un oggetto. Le ragazze, aiutate da tre studenti pervertiti, sembrano riuscire nell'impresa, ma liberano accidentalmente un demone omicida...

Diretto da David DeCoteau e uscito nel 1988, "Tragica notte al bowling" (negli USA è conosciuto con il lunghissimo titolo "Sorority Babes in the Slimeball Bowl-O-Rama") è uno Slasher statunitense, con elementi comici.

Le sfortunate iniziande sono Taffy (Brinke Stevens) e Lisa (Michelle Bauer), mentre i tre ragazzi morti di fagiana sono Calvin (Andras Jones), Keith (John Stuart Wildman) e Jimmie (Hal Havins). Altre potenziali vittime sono Spider (Linnea Quigley), una motociclista che si è intrufolata nel bowling per rubacchiare; Babs (Robin Rochelle), la leader della sorellanza in cui vogliono entrare Taffy e Lisa; Rhonda (Katie O'Brecht) e Frankie (Carla Baron), le sgherre di Babs, e il custode tontolone del bowling (George "Buck" Flower). Il cattivo del film è un demonietto chiacchierone ma perfido.

I personaggi sono dei classici: iniziande apparentemente timide, la capa della sorellanza perfida e le sue sgherre stupide, gli sfigati pervertiti e la ribelle.
Alcuni di essi sono insopportabili (Jimmie e Keith sono irritanti, mentre Rhonda e Frankie sono inutili), mentre altri regalano grandi quantità di trash, come Babs, che ama sculacciare le persone...non con le mani, però. 
Taffy e Lisa sono belle ma in maniera diversa dall'altra: una è tutta delicata e pseudo pura, l'altra è una panterona disinibita. Due eroine piuttosto atipiche, soprattutto perché si denudano spesso.
Calvin è l'unico personaggio maschile principale che riesce a risultare simpatico. È nerd, è asociale, fa battute non richieste, come si fa non trovarlo adorabile?
Spider, però, batte tutti: nonostante sia la meno femminile tra i personaggi, è molto affascinante grazie al suo caratterino.
Menzione speciale al custode del bowling, sordo e imbranato. 
Le performance sono sopra le righe, da buon film trash. Infatti non stonano per niente con l'atmosfera della storia. Da notare la presenza di tre celebri Scream queen dell'epoca, ovvero Quigley, Stevens e Bauer.

La storia è un mix tra uno slasher e un film soprannaturale: le iniziande sono costrette a portare a termine una quest per Babs, sennò non vengono ammesse nella sorellanza. Nel frattempo, i tre porcellini (Calvin, Keith e Jimmie) sbirciano le ragazze, ma vengono beccati e costretti ad accompagnare le due disgraziate al bowling.
Sembra tutto andare bene, con il piccolo dettaglio che beccano Spider mentre cerca di svaligiare la cassa. Raccolta anche la furfantella, il gruppo sembra riuscire nell'impresa, ma rilasciano accidentalmente Zio Impie, un folletto apparentemente simpatico e benevolo.
Ma questo è un film horror, quindi Zio Impie rivela subito la sua vera natura e cerca di uccidere i malcapitati, coinvolgendo anche Babs e le sue minion. 
Tra inseguimenti, magie e uccisioni, i superstiti cercano di combattere le forze oscure fino al rocambolesco finale. 

Bisogna ammettere che la svolta "fantasy" della storia sorprende: niente, dal titolo ai primi minuti del film, lascia presagire questo colpo di scena. Infatti, sembra di vedere il classico horror a sfondo adolescenziale, con gente della confraternita che si riunisce in un luogo che non dovrebbe essere visitato di notte, per poi venire perseguitata da un maniaco omicida.
E invece, no. La gente muore, sì, ma per mano di un folletto minuscolo ma sadico. Simpatica alternativa alla banalità. 
Tecnicamente, è un po' ridicolo far fuoriuscire il cattivo da un trofeo da bowling, ma il film è trash, quindi non bisogna essere troppo critici. Anche la sua origine è molto strana.

La sceneggiatura non è da Oscar, ovviamente. Le battute sono banali, ci sono molti doppisensi e battute che fanno ridere ma solo perché non hanno senso. I personaggi sono abbastanza stereotipati, ma alcuni ruoli sanno essere interessanti. Aleggia per tutto il tempo il trash dei film horror che puntano più sulle tette e sull'ambiguità che sul vero terrore. Ci sono un paio di citazioni simpatiche. 

La parte horror infatti è abbastanza leggera. Le morti sono creative e anche ironiche. Altre invece sono piuttosto brutali. Tuttavia, la violenza è piuttosto mite e alcuni delitti vengono mostrati nell'oscurità o lasciati all'immaginazione dello spettatore. Tipico degli anni '80. Anche il sangue è poco presente.

Parliamo dello zio Impie: è gnappo, brutto come la fame, spiritoso e cattivo. Ovviamente non parliamo di un film con un budget milionario e con gli effetti di Steven Spielberg, quindi si vede benissimo che il folletto è un pupazzetto animato, ma è in linea con il trash del film.

Le ambientazioni sono due: la casa della sorellanza e la sala da bowling. Quest'ultima è enorme e senza fine, dotata pure di uno spogliatoio, e soprattutto fa molta paura quando è tutto buio.
La colonna sonora è squisitamente da horror anni '80 trash, oscura e pseudo techno. La cosa migliore in assoluto è la canzone dei titoli di testa, "Here in the Darkness", di Greg Stone. Non solo incanala alla perfezione l'atmosfera del film, ma è anche molto orecchiabile. Sono giorni che non me la levo dalla testa.

"Tragica Notte al Bowling" non è di certo il migliore horror degli anni '80, ma sa essere divertente, grazie ai personaggi strambi e al demonietto killer. Anche la colonna sonora e l'ambientazione principale sono piacevoli.
Questa è la dimostrazione che anche la roba trash sa intrattenere.

RedNerd Andrea

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