POKÉMON DETECTIVE PIKACHU - Quel RARISSIMO caso in cui apprezzo Pikachu




Io e il topo giallo elettrico abbiamo un rapporto estremamente complicato: sono anni che mi sta altamente sui cosiddetti. Non ho un motivo particolare per "odiarlo", sarà forse il suo status esageratamente mainstream a farmi innervosire: tra tutti i pokémon della prima generazione interessanti che ci sono, proprio Pikachu sono andati a sceglierlo? Ok che è il compagno eterno di Ash Ketchum, ma a lui preferisco di gran lunga gli starter, Mewtwo, i tre uccelli, persino Ditto e Jynx.

Questo mio legame di nemesi con Pikachu non mi ha impedito di vedere "Pokémon Detective Pikachu", anzi posso dire che è proprio il roditore il motivo principale che mi ha spinto a vedere il film: magari questa sarebbe stata la volta buona che mi sarebbe rimasto simpatico. Mai dire mai.

Sono andato a vedere il film con alte aspettative, visto che i trailer davano l'idea che sarebbe stato qualcosa di molto trash ma allo stesso tempo divertente.
Con mia somma gioia, sono uscito dal cinema molto soddisfatto. 
Ho apprezzato Pikachu. 
Ho apprezzato il film, tanto da reputarlo uno dei pochi adattamenti di un videogioco davvero fatti bene. 
Ma soprattutto, sono giunto a una conclusione: Ryan Reynolds ormai ha ingranato e fa roba davvero figa.

Trama: Tim, un giovane perito assicurativo, scopre della morte di suo padre e si dirige nella metropoli di Ryme City. Mentre perlustra la casa del padre per scoprire qualcosa di più sul triste evento, il ragazzo incontra il partner dell'uomo: un Pikachu...

Diretto da Rob Letterman, "Pokémon Detective Pikachu" prende spunto dal mega franchise dei Pokémon e consiste in una storia che unisce elementi comici, action e fantasy.

Il protagonista, Tim, è interpretato da Justice Smith. Altri personaggi umani importanti sono Lucy (Kathryn Newton), una stagista con il pallino del giornalismo; Howard Clifford (Bill Nighy, ovvero Davy Jones nella saga dei Pirati dei Caraibi), fondatore dell'azienda più importante della città, affiancato dallo scorbutico figlio Roger (Chris Geere); il detective Yoshida (Ken Watanabe), poliziotto amico del padre di Tim; Ms. Norman (Suki Waterhouse), una tizia misteriosa che pedina spesso Tim e Pikachu. Curioso cameo della popstar Rita Ora nei panni di una dottoressa.
Passiamo ai Pokémon. 
Ovviamente Pikachu è la creaturina più importante del film ed è doppiato da Ryan Reynolds (quando fa solo "pika pika", invece, è doppiato da Ikue Otani, la doppiatrice giapponese storica del pokémon di Ash). Oltre a Pikachu, però, appaiono tantissimi altri mostriciattoli, chi in ruoli più importanti, chi in semplici cameo: per esempio, Lucy è accompagnata da Psyduck, Yoshida da Snubbull. Avrete modo anche di vedere mooooolto da vicino anche Aipom, Ludicolo, Flareon, Greninja, Treecko, Charizard e Torterra, ma sono solo i nomi più di spessore.
Molto peso avrà anche un pokémon leggendario (era il minimo che ce ne fosse uno). Chi ha visto i trailer, saprà benissimo chi sia.

Devo essere sincero. Ero convinto che Tim fosse un adolescente di massimo 18 anni. Poi dice di fare il perito assicurativo e si scopre che ha 21 anni. Continuo a reputare la cosa abbastanza improbabile, ma ok. Come personaggio è un po' irritante, almeno all'inizio, poi però si risveglia la parte detective ereditata dal fu padre e diventa un protagonista interessante.
Pikachu, a differenza di Tim, mi è rimasto simpatico da subito: simpatico, dalla battuta pronta, provocatore e anche un filino scorretto, regala tantissime risate. In pratica, è diventato il mio personaggio preferito del film. EVENTO RARISSIMO: Pikachu che diventa il mio preferito. Forse è per questo che ancora fa freddo, nonostante siamo a metà maggio.
Bellissimo anche il legame che si instaura tra lui e Tim, rappresenta uno dei punti cardini del film, tra gioie e drammi. 
Lucy è molto simpatica, impicciona al punto giusto. 
Padre e figlio Clifford sono la classica coppia di personaggi di spicco della città, uno gentile e uno odioso, che hanno moltissima importanza nella trama. Vedere un attore quasi sempre serio come Bill Nighy in un film del genere mi ha fatto molto piacere.
Stesso discorso per Watanabe: avendo visto mille volte "L'ultimo Samurai", sono affezionato all'attore giapponese ed è stato divertente vederlo in questo film. Ci voleva almeno un personaggio nipponico, visto che il film si basa su un franchise nipponico. Avrei, però, preferito vederlo di più in azione.
La tizia che pedina Tim e Pikachu non l'ho capita, però verso la fine diventa interessante.

Ho gradito moltissimi pokémon che sono apparsi durante il film. 


Lo Psyduck di Lucy è troppo adorabile. Lo avrei voluto troppo prendere in braccio per un'ora.


Gli Aipom, invece, meritano tutto un altro discorso. Dopo questo film, non li vedrò più con gli stessi occhi. Sarebbero perfetti per il prossimo film horror con protagoniste le scimmie assassine contagiate dal virus della rabbia. Di certo, non lo andrei a vedere.
Che paura. 

Altri Pokémon, come Ludicolo, Jigglypuff, Mr. Mime e Lickitung, mi hanno fatto morire dal ridere. 
Il Pokémon leggendario non ha deluso le mie aspettative: epico come solo lui sa essere.
Avrei apprezzato, però, qualche leggendario in più come presenza attiva: gli spunti c'erano.

La storia è bella intrigante: tutto comincia con una scena comica tra Tim e un pokémon. Ridere già durante i primi minuti è un buon segno.
Poi arriva la batosta: il padre di Tim è morto.
Il ragazzo corre a Ryme City e si rende conto che qualcosa non va, soprattutto dopo il primo incontro prima con Lucy e poi con Pikachu, il pokémon partner del padre. Interessante il fatto che solo Tim sia in grado di capire il linguaggio del roditore giallo.
Nonostante i tanti dubbi, Tim e Pikachu si alleano e cominciano a indagare, seguendo una serie di piste. Ovviamente più si avanza nel film, più la faccenda si fa pericolosa e complessa. Il finale è super avvincente e pieno di colpi di scena, con tanto di finale molto bello. 
Innanzitutto, hanno fatto bene a creare una storia che non sia legata all'anime o ai videogames. Non hanno rischiato di fare infuriare i fan puristi del franchise. 
Tra scene comiche, gag con i Pokémon, inseguimenti e combattimenti, il film riesce a essere coinvolgente dall'inizio alla fine. Il tempo è volato peggio di un Extrarapido di Rayquaza. Sembrava di essere stato al cinema solo per una decina di minuti. Era da molto che non provavo questa sensazione.
Alcuni colpi di scena erano abbastanza telefonati, bisogna ammetterlo, ma non hanno impedito al film di essere godibile. Anzi, alla fine, nonostante le battute tremende di Pikachu, il film si è rivelato meno trash del previsto. Grandissima sorpresa. 

Sceneggiatura buona: i dialoghi non sono niente di complesso, anzi sono abbastanza prevedibili, ma quando parla Pikachu, la risata è assicurata. Quasi ogni sua battuta è oro, soprattutto quando prende in giro il povero Psyduck, emblema supremo della parte stressata dell'universo.
I personaggi non sono particolarmente approfonditi, a eccezione di Tim, Lucy e Pikachu, ma sono azzeccati per la storia. 
Come già detto, la trama è semplice ma coinvolge molto bene.
I riferimenti al mondo pokémon e ai videogiochi sono stati ben graditi. 

Io ho apprezzato al 100% la resa realistica dei Pokémon. Chi doveva risultare coccoloso, era coccoloso, chi doveva incutere timore, incuteva molto timore. A mio parere, alcuni sono stati resi anche più carini che nei videogame, come Pikachu e Bulbasaur. Aipom, ovviamente, rappresenta l'eccezione che conferma la regola. Se fosse stato per me, sarei entrato nello schermo anche solo per accarezzare Squirtle, Sneasel e Psyduck.
Ryme City è una città molto intrigante: pokémon e umani vivono insieme in totale armonia, senza una minima impressione di schiavitù (almeno spero).
Colonna sonora azzeccata, molto moderna. I titoli di coda sono stupendi: colorata, con riferimenti alle carte da gioco e accompagnata dalla musica che tutti noi conosciamo del videogame.
Spero di sentire presto il doppiaggio inglese, ma Francesco Venditti (già doppiatore di Ryan Reynolds in "Deadpool") ha fatto un ottimo lavoro. 

"Pokémon Detective Pikachu" è un film che sa essere più divertente e accattivante del previsto, nonostante la storia poco originale. Pikachu vale almeno la metà del film. Ancora non mi pare vero che lo abbia adorato. 
Secondo me, è un film in grado di farsi piacere sia dai fan di lunga data (sono andato con altri sette amici quasi coetanei e sono rimasti tutti felici) che da neofiti, soprattutto bambini. 
Secondo me, ci sono spunti per fare moltissime altre cose cinematografiche, a partire da questo film, soprattutto perché immagino che molte persone vogliano vedere anche gli altri leggendari e, perché no, anche i personaggi della saga anime.
Dopo il Marvel Cinematic Universe, sarebbe molto divertente se nascesse il Pokémon Cinematic Universe. 

RedNerd Andrea

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