AMERICAN GODS (2°STAGIONE) - Ci si può fidare di Wednesday?




Mi innamorai di molti elementi di "American Gods", quando divorai la prima stagione: vedere il mondo pieno di divinità anziane e divinità moderne è forte, soprattutto se tali divinità sono ben interpretate.
Appena finita la serie, ho comprato il libro...che ancora non ho finito di leggere, però è fighissimo, me lo voglio gustare con le mie tempistiche da bradipo. 

Appena scoperto che sarebbe uscita una seconda stagione, ho esultato: non vedevo l'ora di andare avanti con la guerra degli Dei.
Sono successe delle cose, però, che mi hanno un po' dispiaciuto: l'abbandono del progetto da parte dello showrunner Bryan Fuller (grandissimo professionista) e da Gillian Anderson, colei che interpreta la divinità moderna Media.
Peccato, due degli elementi più interessanti della serie sono out per la seconda stagione. 

Ciò non mi ha impedito di godermi il seguito della storia e ho apprezzato, ancora una volta, i personaggi e la grafica, ma la storia stavolta non l'ho proprio capita.
Speravo di vedere più azione.

Trama: Ora che la guerra tra Dei Antichi e Nuovi si è aperta, le due fazioni cominciano ad armarsi in modo da sconfiggere l'altra. I combattenti sono così agguerriti che sono pronti a tutto, pur di vincere...

Ideata (dopo l'abbandono degli originali showrunner) da Jesse Alexander e basata sull'omonimo romanzo di Neil Gaiman, "American Gods" giunge alla seconda stagione. Si tratta di una serie fantasy ed è arrivata in Italia tramite Amazon Prime Video.

Il cast principale della stagione precedente è confermato: abbiamo Shadow Moon (Ricky Whittle), ragazzo qualunque, assoldato dal misterioso Mr. Wednesday, alias il dio nordico Odino (Ian McShane) per aiutarlo nella lotta contro gli Dei Nuovi, capitanati da Mr. World (Crispin Glover) e da Technical Boy (Bruce Langley), che rappresentano la globalizzazione e la tecnologia. Altre divinità importanti sono Bilquis (Yetide Badaki), dea dell'amore; Mr. Ibis, alias il dio egiziano Thoth (Demore Barnes); Mr. Nancy, ovvero il dio Anansi (Orlando Jones); Nuova Media (Kahyun Lee), potente dea moderna e alleata di Mr. World.
Altri personaggi il cui percorso si incrocia con quello di Shadow e Wedsneday sono Laura (Emily Browning), la moglie non morta di Shadow; il Jinn (Mousa Kraish), demone del fuoco, accompagnato da Salim (Omid Abtahi), un comune mortale, e Mad Sweeney (Pablo Schreiber), un leprecauno estremamente jellato.

Oltre a essi ci sono personaggi minori già visti, come gli dei antichi Zorya (Cloris Leachman) e Czernobog (Peter Stormare), ma anche alcune new entry, come Mama-Ji (Salina Jaffrey), conosciuta da tutti come la temibile dea Kali, è Mr. Xie (Andrew Koji), giovane genio e amico di Technical Boy.

Il cast è davvero figo. I personaggi sono molto interessanti, soprattutto le divinità. 
Shadow è ognuno di noi comuni mortali che si trova invischiato in una vicenda troppo complessa per lui, come la guerra tra gli dei. Tra l'altro, trovo il suo nome completo stupendo (complimenti a Neil Gaiman per la creatività).
Wednesday lo ami o lo odi, ma nel dubbio è meglio non fidarsi di lui. Ian McShane, però, è un mattatore, si vede proprio che tra tutti è il più esperto. Il rapporto tra lui e Shadow è davvero enigmatico e verrà approfondito durante questa stagione. 
Gli dei antichi alleati (anche se con riluttanza) con Wednesday sono particolari nella loro decadenza e nella loro troppa calma, soprattutto Ibis (forse quello con meno mordente). Nancy, con le sue storie, intrattiene che è una meraviglia e Bilquis è stupenda.
Ecco, un'altra persona di cui non si sa se fidarsi o no è proprio la sensuale Bilquis. Difficile capire da che parte stia.
I cattivoni sono inquietanti, insopportabili, ma con grande presenza scenica. A Mr. World basta fare uno dei suoi sorrisetti psicopatici e anche il più coraggioso se la fa sotto, per poi svenire. Technical Boy è tosto, anche se irritante. Nuova Media è un'incognita, ha molti assi nella manica e si esprime in maniera divertente. Ho trovato molto azzeccato il casting della nuova attrice per Media: essendo la divinità dei social, quindi dei contenuti globali, una ragazza coreana dal vestiario molto pop è simbolicamente perfetta.
Tornando ai buoni...Laura pare una vagabonda: sta sempre a girovagare senza meta, alla ricerca di un modo per tornare umana. Il vero motivo per cui voglia liberarsi da mosche, putrefazione e puzza non si sa, però. Mad Sweeney è un altro grande mattatore dalla presenza scenica smisurata (è un bestione). È quello che fa ridere di più, grazie alla sua sfortuna e al suo caratteraccio. Interessante il legame che si crea tra Laura e lui.
Il Jinn e Salim non sono stati usati alla perfezione, secondo me. Avrei voluto vedere qualche scena personale in più. Sono troppo carini insieme. 

I pochi personaggi nuovi apparsi in questa stagione sono tutti interessanti e utili alla trama. 
Mama-Ji meritava più spazio, è la più cazzuta di tutte (vista la sua vera identità, non mi sorprende). Magari darà il meglio di sé nella prossima stagione.
Mr. Xie è molto enigmatico, soprattutto per un fatto: ci viene fatta vedere la sua storia e nel 1977 è un ragazzino. Nel 2019 sembra un trentenne, massimo quarantenne che li dimostra meravigliosamente bene. È stato reso immortale o eternamente giovane?

La trama è la parte che più mi ha lasciato perplesso. È più lenta che nella stagione precedente ed è molto statica. 

Il punto principale è ormai più che chiaro: è in atto una guerra tra dei antichi e nuovi. Evento epico.
La domanda è: quando avverrà per bene questa attesissima guerra?
Boh. Se gli episodi sono così lenti e distesi, ci vorrà almeno un'altra stagione.
In pratica, questo secondo capitolo consiste nei personaggi che si preparano all'imminente scontro, cercando di recuperare più armi e alleati possibili. Nel mentre, i legami tra i personaggi vengono spiegati e approfonditi, così come il passato di qualcuno. Tenendo molto al fattore personaggi, questa attenzione su di essi mi è piaciuta, ma avrei preferito anche un po' più di azione e un avanzamento più forte nella storia.
Nel mezzo di questa quest moderna, ci sono molti imprevisti e colpi di scena. Almeno in quei momenti si ottiene un po' di adrenalina.
Insieme alla trama principale, ci sono delle sottotrame ricorrenti, la più importante delle quali è presente sotto forma di dilemma: Ci si può fidare di Mr. Wednesday? Non c'è un personaggio che non dubiti di lui, alla fine, e questa malafede si riflette molto su Shadow, l'unico che segue il Dio incondizionatamente (anche se non capisce perché). 
Ci sono molte critiche ironiche a livello sociale, soprattutto da parte degli dei antichi.

Se non fosse per la trama troppo statica, direi che la sceneggiatura è fantastica. I dialoghi sono incalzanti e coinvolgenti, ci sono molti racconti affascinanti e i riferimenti ai vari folklore sono sempre ben accetti. Anche i personaggi, principali e minori, sono molto interessanti, anche se alcuni avrebbero meritato più attenzione. 

La qualità estetica della serie è sempre di buon livello. Ci sono molte scene oniriche che hanno un loro perché e le ambientazioni sono degne di attenzione. Anche le scene di violenza vengono rappresentate in modo particolare ma crudo (chi non regge molto la vista del sangue potrebbe avere qualche problemino).
Anche la colonna sonora è di gran livello, ci sono molte canzoni provenienti da diversi decenni passati. 
La sigla è sempre il fiore all'occhiello di questa serie: è un mix di grafica accattivante e musica bellissima e orecchiabile.

"American Gods" ha bisogno di una spinta: ora che abbiamo capito la storia principale, vogliamo l'azione, la guerra. Io sono troppo in ansia di sapere chi vincerà questa guerra. Dei Antichi o Dei Nuovi? Cosa succederà ai vari personaggi?
Tante domande di cui si vuole conoscere la risposta. 
Speriamo che la prossima stagione sia più dinamica e non si soffermi di nuovo su strategie o viaggi lunghi un'intera puntata. Non sono elementi inutili, per carità, ma alla lunga annoiano.

RedNerd Andrea 

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