SANTA CLARITA DIET (3a stagione) - Viva gli Hammond



Nella storia delle serie tv, abbiamo avuto modo di conoscere tantissime famiglie iconiche: i White di "Breaking Bad", il trio Pritchett-Dunphy-Tucker di "Modern Family", gli odiosi Camden di "Settimo Cielo", i Cunningham di "Happy Days"...per non parlare dei Simpson e dei Flinstones!
La lista potrebbe durare all'infinito.
Ai tanti nuclei familiari fittizi si sono aggiunti, da tre anni, gli Hammond, una famiglia all'apparenza normale, con i soliti grattacapi.
Solo che hanno un problemino: la mamma è una non-morta e mangia le persone.
Questa è la premessa generale di "Santa Clarita Diet", una serie comica diversa dallo standard, piena di risate e sangue.
Siamo arrivati, inaspettatamente, alla terza stagione e lo smalto delle prime puntate non si è ancora perso per strada. Come "Grace & Frankie", trovo che questa serie stia diventando sempre più interessante.
È sanguinosa? Sti cavoli.
È leggermente scorretta? Sti cavoli.
A volte sembra essere senza senso? STI CAVOLI. Fa morire dal ridere (che simpatico che sono) e la famiglia Hammond è adorabile, fresca (soprattutto Sheila) e divertente come non mai.

Trama: La famiglia Hammond è alle prese con i soliti problemi: Sheila è una non-morta e può solo mangiare carne umana, Joel si trova a coprire ogni "malefatta" della moglie, mentre Abby è alle prese con un guaio che ha combinato insieme al vicino/amico Eric. Tutto nella norma...più o meno. Ma si tratta solo dell'inizio. Tra amici esageratamente religiosi e pazzi, FBI, cavalieri e membri di un misterioso consolato serbo, i tre non riescono a trovare un momento di serenità...

Creata da Victor Fresco (cognome perfetto per la serie), "Santa Clarita Diet" è una serie tv originale Netflix di genere commedia e horror, arrivata alla terza stagione.

I coniugi Hammond, Sheila e Joel, sono ancora una volta interpretati da Drew Barrymore e Timothy Olyphant. Liv Hewson veste i panni della figlia Abby, mentre Skyler Gisondo è Eric, vicino di casa degli Hammond e interesse amoroso di Abby (anche se lei non lo ammetterà mai).
I personaggi ricorrenti sono molti: tra i volti già familiari vi è Lisa (Mary Elizabeth Ellis), la provocante madre di Eric, Gary (ora interpretato da Alan Tudyk al posto di Nathan Fillion), collaboratore degli Hammond; Anne (Natalie Morales), fidanzata di Lisa, poliziotta e fervente religiosa; Ramona (Ramona Young), monotona non-morta; Ron (Jonathan Slavin), amico di Joel conosciuto al manicomio; Chris e Christa (Joel McHale e Maggie Lawson), nemici di Sheila e Joel, e Winter (Sydney Park), compagna di classe di Eric e Abby. Ultimo, ma non meno importante, è Mister Palla Zampa, il "ragnetto" domestico degli Hammond (in realtà è una palla di carne provvista di zampe). Ci sono anche delle simpatiche new entry: Tommy (Ethan Suplee), un cavaliere di Serbia; Jean (Linda Lavin), anziana di cui Sheila comincia a prendersi cura; Poplovic (Goran Visnjic), enigmatico pezzo grosso del consolato serbo, assistito dagli scagnozzi Janko (Stephen Full) e Radul (Dominic Burgess).

Lo ripeto per l'ennesima volta: quanto voglio bene agli Hammond. A livello di personaggio e di recitazione, sono tutti e tre fantastici. Se esistessero davvero, vorrei essere loro parenti. Mi immagino le risate a tavola, anche se probabilmente non reggerei la vista del pasto di Sheila...a meno che non sia IO il pasto.
Sheila è una forza, Drew Barrymore è allo stesso tempo adorabile e sopra le righe. Sono passati molti anni da "E.T." e "Charlie's Angels", ma la cara Drew è sempre una grande, soprattutto ora che ha qualche ruga e qualche chilo in più. Joel continua a essere la rivelazione comica del cast: ogni volta che ha un attacco isterico muoio dal ridere. Rimane sempre composto e cerca di stare tranquillo, ma le sue espressioni facciali lo tradiscono. Complimenti alla mimica di Olyphant. Abby ha tante qualità: redhead, tosta, piena di risorse. La adoro. Anche lei, però, ha le sue rogne, tra guai e cotte che non vuole ammettere, quindi potremo vedere anche dei momenti più fragili. Eric è un tenerissimo idiota, caratterialmente opposto a Abby ma esilarante a ogni sua uscita. Se esistesse un premio per il ragazzo più imbranato e inopportuno, andrebbe a Eric. Complimenti per la bellissima chimica che si è sviluppata tra gli attori, soprattutto nel caso del duo Barrymore-Olyphant, sono davvero carini insieme.

Anche i personaggi secondari sono molto buffi, uno più strambo dell'altro. Anne, in un modo o nell'altro, porta sempre guai, ma mi ispira troppa dolcezza. Lisa merita più spazio, è una sagoma. Riesce a essere più inopportuna del figlio. Chris e Christa sono diversamente simpatici, è dura sopportarli anche a piccole dosi. Ron, rispetto alla stagione precedente, acquista più importanza, ma rischia di diventare indigesto. Ramona, con la sua monotonia, fa spanciare.
È un peccato che Fillion non interpreti più Gary, ma Tudyk è un ottimo sostituto in quanto grande comico (la sua presenza vale quasi tutto il film "Funeral Party"), anche se il trucco lo ha reso irriconoscibile: è abbastanza orripilante da vedere. Devo ammettere che non avrei pensato di ritrovare Gary ancora nella storia, però ci sta. Ogni famiglia horror ha bisogno di una mascotte inquietante: se gli Addams hanno Mano, gli Hammond salgono di 100 livelli, grazie a una testa mozzata parlante in decomposizione e a un ragno davvero ripugnante.
Riguardo le new entry, sono abbastanza stereotipate, ma molto apprezzabili. Tommy è il classico gigante dall'apparenza minacciosa, ma dal cuore tenero (attenti a non farlo arrabbiare, è un ottimo cecchino); Jean è un'anziana dal bel caratterino, in grado di tenere testa alla fumantina Sheila, mentre Poplovic è un villain adatto all'atmosfera della storia: esagerato, odioso e cattivo. I suoi due intelligentissimi sgherri completano il meraviglioso quadro. Tra l'altro, ci ho messo un pochino a riconoscere Poplovic: anni fa, era nel cast di "E.R."!

La storia riprende da subito dopo il finale della stagione precedente, quindi chi non è ancora arrivato alla stagione corrente o sopporta gli spoiler oppure torna in futuro.
Sembra che per Sheila e Joel sia finita, visto che Anne ha scoperto tutto, ma la poliziotta, grazie a degli improbabili segnali divini (leggasi "Abby e Eric che fanno esplodere un sito di fracking"), comincia a vedere Sheila come il messaggero di Dio e approva le sue uccisioni (senza realizzare, però, che la donna agisce solo per calmare i brontolii dello stomaco).
Gli Hammond, al momento, sono salvi, ma i guai sembrano non avere fine: l'ossessiva devozione di Anne è solo una delle tante rogne. Anche Eric e Abby incontreranno varie difficoltà, soprattutto nel nascondere il loro coinvolgimento nell'esplosione. Dulcis in fundo, una misteriosa organizzazione è alla ricerca di Sheila in quanto non-morta. Gli Hammond non si fanno mancare nulla, hanno una vita perfetta, ma soprattutto tranquilla!
Oltre a questi eventi, vediamo i nostri protagonisti alla prese anche con questioni più personali. Abby ha difficoltà a capire ciò che prova per Eric (il ragazzo, invece, lo ha capito benissimo), mentre Joel ha sempre più problemi a inquadrare il suo rapporto con Sheila: ok, sono bellissimi e hanno una grande complicità, ma lei è comunque una non-morta, mentre lui è ancora umano. La loro storia è destinata a diventare sempre più complicata.
Le stagioni precedenti davano più importanza alla ricerca delle origini del virus che ha trasformato Sheila. Visto che la questione è stata apparentemente risolta, si passa a una trama diversa: adesso la questione importante è sopravvivere e impedire una potenziale epidemia. Questo cambio tematico mi è piaciuto molto.
In poche parole, ogni episodio è un tripudio di rogne, peggioramenti, soluzioni apparenti e altri disastri in arrivo, tutti rappresentati con la tipica ironia e leggerezza della serie. Le gag sono tante, mi sono trovato a ridere anche per cose piccole e stupide (sarò cafone e ignorante, ma quando scappa un ruttino a Sheila, dopo un lauto pasto, mi sbrago per terra). Ogni tanto ci sono anche dei momenti più intensi, rappresentati sempre in chiave semplice e leggera, ma comunque in grado di sciogliere (in primis i momenti in cui gli Hammond riescono a sostenere un dialogo serio, senza imprevisti). Anche i colpi di scena sono molti.
Io adoro il clima non-sense di questa serie. Uno dei suoi più grandi pregi è il non prendersi troppo sul serio. Alcune scelte di trame, se fatte in un'altra serie, risulterebbero esagerate, ma l'atmosfera di "Santa Clarita Diet" è così folle e assurda che si può accettare tutto...almeno per ora.
Il finale probabilmente era inevitabile, visti alcuni riferimenti nel corso degli episodi, ma mi ha comunque colto di sorpresa. Voglio sperare che sia un elemento di partenza per una quarta stagione.

La sceneggiatura è in linea con lo stile della serie. Ci sono molti dialoghi dinamici, spiritosi e insensati. I personaggi sono ugualmente folli, ma apprezzabili, tranne qualche eccezione (tipo Chris e Christa).
La storia si complica sempre di più con l'avanzare della trama, toccando anche vette di surrealità.
Adoro il fatto che il titolo di ogni episodio sia un riferimento a una battuta pronunciata durante la storia.

Ora arriviamo all'elemento critico della serie: la violenza. Se non ci fosse lo splatter, questa serie sarebbe adatta a tutti, anche ai non amanti del genere zombie.
Però sangue e viscere scorrono a dismisura, alcune scene risultano davvero stomachevoli. Come ho già avuto modo di dire, ho visto tanti horror, alcuni molto sanguinosi, ma non sono riuscito a reggere alcune scene di "Santa Clarita". Vi consiglio di non mangiare durante la visione, anzi...non guardate la serie con lo stomaco pieno, se siete facilmente impressionabili.
Nonostante non apprezzi molto, reputo la quota splatter comunque azzeccata per la serie. Probabilmente, se avessero reso le scene cruente in maniera più leggera o censurandole, avrebbero abbassato il livello di qualità del prodotto e lo avrebbero anche reso meno originale.

Santa Clarita è una zona molto carina, con le sue casette accoglienti e i giardini. Se non avessi paura di venir preso di mira da una non-morta cannibale, ci farei un pensierino per un'ipotetica villeggiatura. Continuo ad apprezzare la scelta di ambientare la maggior parte delle scene di giorno. Mai visto un horror così allegro e luminoso!
Anche le musiche sono azzeccate con la serie, il titolo di coda di ogni episodio presenta una canzone diversa. 

Sarà sanguinosa quanto un film di Tarantino e indigesta come "Cannibal Holocaust" di Ruggero Deodato, ma "Santa Clarita Diet" mi mette sempre di buon umore. Ci sono tanti momenti surreali, trame assurde e personaggi adorabilmente sopra le righe. Sarebbe davvero bello se fosse più "accessibile" al pubblico, perché merita di essere visto da tutti.
Purtroppo il sogno di vedere la serie finire in maniera definitiva non si avverrà (per ora): Netflix ha deciso, inaspettatamente, di cancellare "Santa Clarita Diet", lasciando la serie senza una degna conclusione.
Netflix, che cazzo mi combini? A sto giro hai toppato. 

Rednerd Andrea 

Commenti