LA FANTASTICA SIGNORA MAISEL - Ridere come non mai




Qual è il genere più difficile da rappresentare, secondo voi?
Io penso che sia la commedia. Ai giorni nostri, portare una storia in grado di divertire senza scendere nei cliché e nella volgarità gratuita è una vera impresa. Non c'è niente di peggio di una comedy story che non fa ridere oppure che suscita solo risatine di imbarazzo. 
"La Fantastica Signora Maisel" è una vera sorpresa: è originale (una donna degli anni '50 che tenta la strada della stand-up comedy), gli attori sono grandiosi e fa ridere moltissimo.

Trama: Miriam Maisel sembra la donna perfetta, con una famiglia perfetta: un marito che la ama, due adorabili bambini e dei genitori molto seri. Un giorno, però, la sua amata perfezione si sfascia e finisce per entrare in un mondo totalmente nuovo...

Creata da Amy Sherman-Palladino (la mente dietro "Una Mamma per Amica", serie tv di cui probabilmente tutti quelli della mia generazione hanno visto almeno una puntata, ma preferiscono non ammetterlo), "La Fantastica Signora Maisel" (in originale "The Marvelous Mrs. Maisel") è una serie televisiva di genere prevalentemente comico, uscita su Amazon Video come prodotto originale.

La protagonista, Miriam "Midge" Maisel, è interpretata da Rachel Brosnahan. Il resto del cast principale è composto da Susie Myerson (Alex Borstein), una donna che lavora al Gaslight, luogo gettonato da aspiranti comici, e che scopre il talento di Miriam; Joel (Michael Zegen), marito di Miriam; Abe e Rose (Tony Shalhoub e Marin Hinkle), i genitori di Miriam.
Altri personaggi ricorrenti sono Lenny Bruce, un comico irriverente (tra l'altro esistito realmente), interpretato da Luke Kirby; Imogene (Bailey de Young), la migliore amica di Miriam; Moishe (Kevin Pollak), il padre di Joel, e Penny (Holly Curran), una segretaria diversamente intelligente.
I fan di "Glee" saranno felici di vedere Jane Lynch (la perfida Sue Sylvester) in un ruolo divertente.

La Brosnahan è mostruosa. Potrebbe reggere tutta la serie da sola. Il suo personaggio è pieno di sfumature e possiede una grande personalità. Sa essere spassosa sia quando affronta la vita che quando sale sul palco a fare i suoi numeri. È impossibile non innamorarsi della spumeggiante Miriam. Se esistesse davvero e si esibisse a Roma, andrei ogni volta a sentirla. Ognuno dovrebbe affrontare la vita con la sua forza...magari, senza ubriacarsi a schifo.
Adoro follemente la sua comicità: vivace, tagliente e spontanea. 
Susie è un altro personaggio micidiale, totalmente diverso da Miriam: non è elegante, non è educata, è sempre scorbutica ma anche lei ha un carattere davvero tosto. Certe volte fa davvero morire dal ridere. Il legame sia lavorativo che di amicizia tra lei e Miriam è molto bello ed è uno dei pezzi forti della serie.
I genitori di Miriam sono a dir poco strani, non si sa mai cosa possa passare per la loro testa. Rose è molto lunatica, a volte è allegra, a volte si deprime e altre volte è acida. A prima vista, irrita, ma non so perché ma a me fa molta tenerezza. Abe è involontariamente esilarante: parla poco, ma quando parla è tremendo; quando non proferisce parola, lascia che siano i suoi sguardi a esprimere ogni suo sentimento. Chi ha già visto la serie poliziesca "Monk" saprà benissimo quanto sia bravo Tony Shalhoub. Anche in questa serie è formidabile.
Passiamo a Joel, la pecora nera del cast. Dico così perché non lo sopporto. Che faccia cose buone o cose cattive (queste ultime le fa a bizzeffe), non riesco a farmelo apprezzare. Odioso e scialbo come pochi. Tuttavia, funziona nell'insieme, non stona a livello oggettivo.
Anche i personaggi ricorrenti sono carini e molto particolare, tra commesse vivaci, amici complessati e suoceri particolari (sì, Moishe, parlo proprio con te).
A grandi linee, la recitazione è stellare. 

Nel primo episodio, la storia sembra la tipica commedia leggera americana: vediamo una famiglia perfetta, tanto amore, tanto colore e tanto sole. Poi succede lo scatafascio e farne le spese è la povera Midge, l'unica persona probabilmente sana di mente all'interno della sua cerchia. La donna, quindi, dovrà reinventare la sua vita e ci riuscirà: per puro caso, finisce a fare un numero comico improvvisato al Gaslight e fa impazzire il pubblico, soprattutto l'irascibile Susie. A quanto pare Miriam non è solo una casalinga eccezionale, ma è anche una comica di grande talento.
La vera storia della serie inizia qui: tra nuove possibilità e risvegli della sua coscienza, la meravigliosa signora Maisel inizia una nuova, ma più emozionante vita.
Nonostante alcuni momenti più impegnati, come liti e breakdown emotivi, l'atmosfera è molto allegra: si ride tantissimo, non solo durante i numeri di Miriam, ma anche nelle scene di vita quotidiana. È impossibile restare col muso durante questa serie. Ti arrabbi, ti rattristi e ridi come un matto insieme alla ragazza.
Il fatto che faccia la comica è originale, vista l'ambientazione: negli anni '50-'60, la donna americana è vista solo come casalinga. Già il fatto che faccia un lavoro fa storcere il naso, figuriamoci la comica, lavoro prevalentemente esercitato da uomini.
Miriam però possiede enormi attributi ed è inconcepibile che rimanga isolata dentro quattro mura, tranne quando va a fare la spesa o a portare fuori i bambini. Come comica, è meglio di tanti altri.
Con l'avanzare della storia, cresce sempre di più l'ansia: che succederebbe se venisse scoperta dai suoi rigidi genitori o da Joel (aspirante comico, ma ahimè provvisto di pochissimo talento)? Succederebbe di certo il finimondo.
Tra le vicende di vita quotidiana e i numeri di cabaret, la serie è in grado di intrigare fino alla fine, non ci sono momenti noiosi. Inoltre ci da modo di conoscere non solo la protagonista, ma anche i comprimari, grazie a flashback o scene dedicate interamente a loro.
Molto azzeccato il messaggio del film: le donne possono essere forti e brave anche più degli uomini, soprattutto a lavoro. Si sente molto l'impronta femminista ed è più gradevole che mai. 

La sceneggiatura è adorabile: ci sono tantissime battute semplici ma in grado di strappare una risata, i dialoghi sono pieni di vita, anche quando si tratta di uno scambio con personaggi assurdi come i coniugi Weissman (Abe e Rose). 
Alcune battute possono risultare volgari, ma nonostante l'epoca "chic", non stonano, anzi fanno morire perché impreviste. 
Ci sono moltissimi riferimenti alla cultura ebrea (quasi tutti i protagonisti sono ebrei), quindi si imparano pure delle cosette nuove e interessanti. 
I personaggi sono ben rappresentati e pieni di sfumature visibili.
La storia funziona molto.

Le ambientazioni sono davvero belle, lo stile e l'atmosfera della Manhattan degli anni '50 sono rappresentati davvero bene, tra arredi, abiti e pettinature. Da notare la prevalente presenza di scene luminose e molto colorate; anche quando è sera, la scena è ambientata in luoghi luminosi o molto frequentati. Sembra di essere immersi in una città piena di vita dal primo all'ultimo minuto.
Musiche azzeccatissime, ci sono canzoni dell'epoca molto ballabili ed energiche.
Ho visto questa serie doppiata in italiano e mi è piaciuta molto: sicuramente le battute di Miriam in originale sono ancora più spassose, ma mi sono divertito anche a sentirle in italiano.

"La Fantastica Signora Maisel" ha fatto impazzire sia pubblico che critica, tanto da vincere molti premi, tra cui il Golden Globe e il premio Emmy per la categoria "Migliore Attrice in una serie comica o musical" per Rachel Brosnahan. (assolutamente meritati).

Chi vuole farsi delle sane risate, ma anche solo vedere una storia semplice, ma piena di spunti originali, vada su Amazon Video e dia una chance a "La Fantastica Signora Maisel". Amerete la simpaticissima Miriam e quando distaccherete gli occhi dallo schermo, vi accorgerete di avere un enorme sorriso in faccia.

RedNerd Andrea

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