SKULLGIRLS: 2ND ENCORE - Un picchiaduro decisamente atipico




La PS Vita, ormai, si può dire che abbia chiuso i battenti, ma per fortuna continuano a esserci sconti vantaggiosi da parte del PS Store, ergo ogni tanto scopro qualche nuovo gioiellino, per esempio "Skullgirls: 2nd Encore", uno dei pochi picchiaduro a cui non avevo mai giocato, finora. Poco conosciuto perché lontano dalla corrente mainstream, questo gioco si fa valere grazie alla sua particolarità.

Trama: Siamo nel regno fittizio di Canopy, luogo uscito da poco tempo da una grande guerra, grazie al sacrificio della regina Nancy, entrata in possesso di un pericoloso manufatto, lo Skullheart: tale oggetto è in grado di esaudire un desiderio, se trovato da una donna. Se il desiderio, però, è in qualche modo impuro, la donna viene trasformata in un demone, la Skullgirl, appena il desiderio viene esaudito. Anche alla regina toccò il triste destino di diventare un demone e morì.
Lo Skullheart è tornato libero. Molte persone sono alla ricerca di questa reliquia, ognuna con un proprio fine...

Sviluppato inizialmente da Reverge Labs, poi prodotto da Autumn Games e Lab Zero Games e uscito nel 2015, "Skullgirls: 2nd Encore" è un gioco picchiaduro, espansione di "Skullgirls" (2012), attuata dopo un periodo di impedimenti tecnici grazie a un crowdfunding. Oltre che per la PS Vita, il titolo è disponibile anche per PS4, XBox One e PC, mentre uno spinoff è arrivato per iOS e Android.

A differenza dei tipici picchiaduro, il cast è scarno. Nel primo "Skullgirls", le combattenti disponibili erano solo 8:
- Filia, una ragazzina che ospita un parassita di nome Samson, in grado di prendere il controllo dei suoi capelli.
- Cerebella, un'acrobata e sicaria di un mafioso. Indossa un copricapo in grado di trasformarsi in un paia di potentissime braccia.
- Peacock, una bambina mezza umana e mezza robot, sadica e volgare, aiitata da vari droni.
- Parasoul, discendente della regina Nancy e comandante dell'esercito regale.
- Ms. Fortune, una ladra metà umana e metà gatto, apparentemente immortale e in grado di staccarsi la testa per usarla come arma.
- Valentine, un'infermiera ninja che lavora in coppia con Double.
- Double, una monaca molto interessata allo Skullheart e che nasconde uno spaventoso segreto.
- Painwheel, una ragazzina sfigurata e trasformata in un mostro, con un'elica tagliente conficcata nella schiena.

A esse vengono ad aggiungersi sei nuovi personaggi:
- Robo-Fortune, una versione robotica di Ms. Fortune.
- Fukua, una variante di Filia.
- Beowulf, un wrestler che vuole riconquistare fame e gloria.
- Big Band, un poliziotto rimasto mutilato, diventato ora un gigante ricoperto di strumenti musicali.
- Squigly, uno spirito tornato dall'aldilà, aiutato dalla piccola ma potente creatura Leviathan.
- Eliza, un demone egiziano.

Bisogna dire che ogni personaggio ha una forte identità, anche quelli che sono semplici varianti. Ognuno ha un proprio stile di combattimento e un carattere ben sviluppato, così come il background personale. Non è proprio facile capire chi sia buono o cattivo, tranne in alcuni casi palesi.
Altra particolarità è che pochi di loro hanno un aspetto rassicurante: quasi tutti hanno sembianze poco umane, sia a causa di parassiti che di orribili esperimenti. Non farei giocare questo titolo a dei bambini, perché personaggi come Painwheel e Double sono raccapriccianti.
Interessante anche che quasi tutti i personaggi siano donne, anzi ragazze. Solo Beowulf e Big Band sono uomini. Finalmente un po' di aria fresca in un genere in cui il 70% e più del roster è sempre maschile.

La storia è ben strutturata: ogni combattente ha un motivo, benefico o malefico, per trovare lo Skullheart. Grazie alla modalità Storia, è possibile assistere ai vari imprevisti incontrati dai personaggi, per poi arrivare allo scontro finale. Finita la storia, si può vedere un finale specifico per ogni protagonista.
"Skullgirls" possiede una delle trame più strazianti che abbia trovato, tra i vari giochi del genere. Molte storie hanno origini o sviluppi molto dolorosi, scoprire perché Painwheel, Peacock e Big Band siano diventati così come li vediamo fa stringere il cuore. Nemmeno i finali sono totalmente positivi; morte, dolore e distruzione aleggiano senza fine. Il mainagioia raggiunge vette elevate, qui.
Tuttavia, i momenti ironici non mancano, nonostante siano molto scorretti, soprattutto nel caso di Peacock.
Nonostante lo stile cartoonesco, la violenza è forte, quindi rinnovo l'invito a non consigliare il gioco a bambini/adolescenti.

La sceneggiatura è molto interessante: ci sono molto dialoghi, grazie alla modalità Storia. Le battute coinvolgono e sanno essere argute (la mia preferita è quella che Valentine pronuncia dopo aver sconfitto Ms. Fortune: "Io e la curiosità abbiamo una cosa in comune, ora." GENIALE.) Intelligente anche la scelta dei nomi per alcuni personaggi (Parasoul ha come sorella una di nome Umbrella, i numerosi riferimenti alla storia epica del vero Beowulf...), persino dei trofei.

Il gameplay rispetta bene il canone del picchiaduro: bisogna sconfiggere l'avversario riducendo la sua barra della salute a zero. Cio è possibile effettuando serie di combo formate da calci e pugni. Ci sono vari modi per effettuare le combinazioni, usando tre tipi di pugni (debole, medio e forte) e calci (debole, medio e forte). È possibile effettuare parate, prese e attacchi speciali. Ogni personaggio ne ha diversi, di variabile potenza. Attaccando e subendo colpi, si riempie una barra denominata "Tensione Drammatica"; è possibile accumulare fino a cinque barre. Grazie a esse, è possibile attuare una supermossa chiamata "Blockbuster". Ovviamente, più è potente l'attacco, più barre servono.
Devo dire che il gameplay non è tosto, in poco tempo ho preso la mano con tutti i personaggi. Ovviamente le combo migliori sono infernali, solo quelli bravi riuscirebbero a farle senza battere ciglio, ma anche i neofiti possono menare come fabbri.

Le modalità di gioco sono numerose.
Oltre alla già citata Storia, ci sono anche le modalità Arcade (in cui bisogna affrontare una serie di avversari fino al boss finale), Sopravvivenza, Scontro Online, Palestra, Tutorial, Sfide (in cui vengono affrontati avversari con regole precise), Prova (bisogna effettuare le combo corrette) e Galleria.
Eccetto per la Storia, si possono affrontare le battaglie con una squadra di massimo tre combattenti.

La grafica è ben fatta: ogni personaggio ha una sua identità, vengono alternati colori scuri e chiara negli scenari, contribuendo a dare quell'atmosfera di squilibrio. Gli effetti speciali sono belli. Qui ci allontaniamo dalla grafica 3D ad alta risoluzione a favore di un ritorno al 2D, in maniera squisitamente cartoon. Quello che ho apprezzato di più e lo stile del gioco: il regno di Canopy, il menù, gli annunci pre e post lotta, i nomi delle combo ricordano il cinema degli anni '40. Questo tocco vintage rende il titolo ancora più unico.
Stesso discorso per la colonna sonora: le tracce alternano suoni horror e jazz. La sigla di apertura, nonché motivo prevalente in tutto il gioco, è orecchiabile e ti rimane nella testa.

"Skullgirls: 2nd Encore" è un giochino molto piacevole, in grado di distinguersi in mezzo ai tanti titoli più conosciuti/sponsorizzati. Sono molto contento di averci giocato e spero possa uscire un prossimo capitolo, con più personaggi e una storia ancora più grande. Se serve un crowdfunding, parteciperò volentieri!

RedNerd Andrea

Personaggi Preferiti: Fukua (molto meglio della sua controparte principale), Eliza (l'elemento egiziano mi conquista facilmente), Big Band, Beowulf e Peacock.

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